CENTO (FE) 08/02/22 (NOTA STAMPA) – NELL’ ANNO DELL’ ACQUISIZIONE DI CARICENTO PER CREDEM RISULTATO STORICO: RISULTATI PRELIMINARI 2021 CON UN UTILE NETTO A 352,4 MILIONI DI EURO (+74,8%), MIGLIOR RISULTATO DELLA STORIA DEL GRUPPO!
Forte impegno su sostenibilità, innovazione e persone per favorire lo sviluppo del paese
Solidità patrimoniale ai vertici del sistema bancario italiano
Dividendo a 0,30 euro per azione, in crescita del 50% rispetto all’anno scorso.
VALORE |
● Utile netto consolidato(1) a 352,4 milioni di euro, miglior risultato della storia del Gruppo, in crescita del 74,8% rispetto all’anno scorso ed influenzato dall’apporto positivo contabile dell’acquisizione Caricento (badwill); ● la solidità patrimoniale, la qualità dell’attivo e gli ottimi risultati raggiunti, tenuto anche conto della mancata distribuzione della cedola nel 2019 a seguito delle raccomandazioni dell’Autorità di Vigilanza in relazione agli eventi pandemici, consentono di prevedere la distribuzione di un dividendo pari a 0,30 euro per azione, in crescita del 50% rispetto all’anno scorso, per un ammontare di oltre 100 milioni di euro complessivi; ● ritorno sul capitale (ROE)(2) al 10,9%; ● ROTE(3) al 12,7%; al netto degli effetti del consolidamento della Cassa di Risparmio di Cento è pari a 10,1%; ● oltre 140 mila nuovi clienti(4) anche grazie all’acquisizione Caricento, raggiungendo un totale di circa 1,3 milioni. |
AFFIDABILITA’ |
● Indicatori ai vertici del sistema in Italia e in Europa a tutela di clienti e mercato: Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario(5) al 15,3%. Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza(5) al 13,7% rispetto a 7,56% minimo assegnato da BCE(6) (SREP) con oltre 1,1 miliardi di euro di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza; ● bassa incidenza dei crediti problematici, al 2,43% dei prestiti (Gross NPL Ratio(7)) rispetto al 3,59% medio delle banche italiane(8); ● costo del credito(9) a 10 punti base. |
SOSTEGNO ALLA RIPRESA ECONOMICA |
● Prestiti alla clientela(10) a 33,2 miliardi di euro, +13,2% rispetto all’anno scorso (crescita significativamente superiore rispetto al sistema(11) in progresso dell’1,2%) di cui nuovi mutui casa per 1,9 miliardi di euro erogati da inizio dell’anno (+1,2% rispetto al 2020); ● richieste di cessione di crediti di imposta per 509 milioni di euro a supporto della transizione energetica (Ecobonus, Superbonus 110% e altri bonus fiscali edilizi)(12); ● progressivo completamento della nuova piattaforma “Digital Hub” per supportare lo sviluppo delle imprese nell’ambito della digitalizzazione; ● reti commerciali della banca(13) (530 tra filiali, centri imprese e centri dedicati alla clientela small business) in costante sviluppo: forte sostegno alle imprese con prestiti che ammontano a 13,8 miliardi di euro (+8% rispetto al 2020) e oltre 18 mila nuove aziende clienti. Struttura dei consulenti finanziari, che conta oltre 520 professionisti, in crescita del 17,7% tra prestiti e raccolta; reclutati 51 nuovi professionisti; ● leasing e factoring in costante aumento con lo stock dei crediti da locazione finanziaria che ha raggiunto i 2,6 miliardi di euro (+8% rispetto al 2020) per Credemleasing e 4,5 milioni di euro (+17%) di flussi lordi di crediti ceduti dalla clientela (turnover) per Credemfactor; ● Avvera (mutui e credito al consumo): 1,2 miliardi di euro di finanziamenti (+47,5% rispetto all’anno precedente) e 213 nuovi professionisti. Erogati prestiti finalizzati per quasi 180 milioni di euro con 27 agenti in struttura. |
CRESCITA |
● Posizionamento distintivo per la gestione dei grandi patrimoni con una struttura unica (Private Banking Credem e Banca Euromobiliare) che vanta una raccolta complessiva a 41,7 miliardi di euro (+15,8% rispetto all’anno scorso) e che risulta fortemente attrattiva (reclutati 38 nuovi professionisti); ● forte sviluppo del modello di banca assicurazione: raccolta dei clienti depositata presso l’istituto(10) +14,3% rispetto al 2020, a 90,3 miliardi di euro di cui patrimoni gestiti a 35,3 miliardi di euro +18% e prodotti assicurativi in crescita dell’11% a 8,7 miliardi di euro. |
PERSONE |
● Assunte oltre 300 persone; ● smart working utilizzato dal 92% dei dipendenti con 83 giornate in media per ogni dipendente; ● oltre 44.000 giornate di formazione in prevalenza da remoto con particolare attenzione ai temi ambientali e di inclusività; ● ottenuta per il secondo anno consecutivo la certificazione per la parità salariale e lavorativa (Equal Salary Foundation) e per il sesto anno consecutivo il riconoscimento assegnato da Top Employer alle migliori aziende italiane per le condizioni lavorative. |
SOSTENIBILITÀ |
● Creazione del Comitato di sostenibilità dell’Area Wealth Management (a cui partecipano le società del Gruppo attive nell’ambito del risparmio gestito) che, in coordinamento con il Comitato Sostenibilità di Gruppo, ha l’obiettivo di stimolare investimenti in ambito ambientale e sociale. Sottoscritti i principi per gli investimenti responsabili delle Nazioni Unite (Principle for Responsible Investments); ● a fine anno la raccolta delle società di gestione e assicurative del Gruppo su strumenti di investimento sostenibili(14) è pari a circa 4,2 miliardi di euro con un incremento del 167,5% da inizio anno; ● sostituite oltre 370 mila carte di pagamento con carte in plastica riciclata stampate con inchiostro ecologico; ● prosegue il progetto per l’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica (carbon neutrality) entro il 2025. |
INNOVAZIONE |
● Finalizzati i primi due investimenti in imprese innovative nell’ambito dell’iniziativa di Corporate Venture Capital lanciato ad aprile; ● effettuate dai clienti oltre 77,6 milioni di operazioni sui canali digitali il 91,2% del totale, circa 450 mila interazioni a distanza tramite i canali di assistenza (mail, chat e messaggi) e 40 milioni di visite al sito credem.it; ● finalizzate 37 assunzioni nel 2021 nell’ambito dei sistemi informativi, della gestione dei dati e del project management; ● avviato progetto strategico per la diffusione della metodologia “agile” di gestione dei progetti aziendali; ● proseguiti gli investimenti di Credemtel, società del Gruppo che si occupa di servizi digitali e di innovazione, con il rafforzamento degli investimenti in Blue Eye Solutions e ANDXOR, entrambe operanti nella digitalizzazione dei processi aziendali. |
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Il Consiglio di Amministrazione di Credem presieduto da Lucio Igino Zanon di Valgiurata ha approvato oggi i risultati individuali e consolidati preliminari del 2021. In un contesto economico e finanziario ancora complesso, il Gruppo ha continuato a creare valore con una forte attenzione su sostenibilità, innovazione e persone. L’utile netto consolidato(1) è pari a 352,4 milioni di euro, in crescita del 74,8% rispetto al 2020 e rappresenta il miglior risultato della storia del Gruppo. L’utile è stato influenzato positivamente dalla contabilizzazione degli effetti della fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento (badwill).
La solidità patrimoniale, la qualità dell’attivo e gli ottimi risultati raggiunti, tenuto anche conto della mancata distribuzione della cedola nel 2019 a seguito delle raccomandazioni dell’Autorità di Vigilanza in relazione agli eventi pandemici, consentono di prevedere la distribuzione di un dividendo pari a 0,30 euro per azione, in crescita del 50% rispetto all’anno scorso. Il monte dividendi complessivo ammonterebbe quindi a 102,3 milioni di euro, pari ad una cedola di oltre il 4,7% della valutazione corrente del titolo(15).
A conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP), di cui è stata data comunicazione al mercato dal Gruppo il 3 febbraio 2022, la BCE ha mantenuto per il 2022 il requisito di Pillar 2 (P2R) all’1%, collocandolo tra le migliori banche italiane vigilate direttamente e confermando la solidità del modello di business e dei presidi di gestione dei rischi del Gruppo. Conseguentemente il requisito patrimoniale complessivo per il 2022 ammonta a 7,56% per il CET 1 ratio, mentre i requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono rispettivamente fissati a 9,25% e 11,5%.
Il Gruppo registra a fine 2021 un Cet1 Ratio(4) pari a 13,70%. Tale risultato si affianca ad una continua crescita del Gruppo che ha proseguito con decisione nel sostegno a famiglie ed imprese, così da supportare la fase di ripresa, con i prestiti(10) che hanno raggiunto quota 33,2 miliardi di euro (+13,2% rispetto al 2020). I mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 1,9 miliardi di euro nel corso dell’anno (+1,2% rispetto allo scorso anno). Nell’ambito dell’emergenza Covid 19, il Gruppo ad inizio del 2020, ha attivato sin da subito tutte le possibilità previste dalle iniziative governative: a fine 2021 le moratorie ed iniziative di sostegno creditizio, anche su base volontaria o per adesione ad Accordi ABI si sono attestate ad 1 miliardo di euro a livello di gruppo (meno di 600 milioni ad inizio gennaio 2022, per effetto di ulteriori scadenze, e 3,6 miliardi di euro a dicembre 2020), a cui si aggiunge l’erogazione di un ulteriore miliardo di euro di prestiti e i finanziamenti con garanzia statale (2,2 miliardi di euro a dicembre 2020). A fine anno, inoltre, ammontano a 509 milioni di euro(12) le richieste di cessione di crediti d’imposta a supporto della transizione energetica (Ecobonus, Superbonus 110% e altri bonus fiscali edilizi).
Contestualmente, la clientela ha confermato la propria fiducia nella capacità del Gruppo di tutelare e valorizzare i propri risparmi con una raccolta complessiva da clientela(10) in progresso del 14,3% a/a a 90,3 miliardi di euro. In particolare, la raccolta gestita si attesta a 35,3 miliardi di euro (+18% a/a), mentre la raccolta assicurativa raggiunge 8,7 miliardi di euro (+11% a/a). I premi legati a garanzie di protezione vita e danni raggiungono i 67,3 milioni di euro (+4%).
I nuovi clienti(13) acquisiti nel 2021 sono stati oltre 140 mila, anche per l’acquisizione di CR Cento, raggiungendo un totale di circa 1,3 milioni.
Il Direttore Generale di Credem Nazzareno Gregori ha dichiarato: “I risultati del 2021 confermano la capacità di Credem di affrontare efficacemente la complessità del contesto economico che stiamo vivendo. Nel corso dell’anno abbiamo attuato numerose iniziative che, anche in linea con i principi fondanti del PNRR, permetteranno di supportare la crescita di famiglie e imprese. I progetti che siamo riusciti a realizzare sono stati resi possibili grazie alla capitalizzazione degli investimenti fatti in passato ed alle scelte lungimiranti che ci hanno consentito di anticipare i tempi riuscendo sempre a garantire un’efficace flessibilità del business e dell’offerta alla clientela. Ma il merito va soprattutto alle persone del Gruppo che hanno ideato e realizzato tali piani grazie all’elevato senso di responsabilità, allo spirito di squadra che ci contraddistingue e allo straordinario impegno, che hanno dimostrato e che oggi stanno profondendo per progettare le strategie di lungo periodo che ci consentiranno di continuare a portare un valore concreto alla nostra clientela anche in futuro”.
I risultati individuali e consolidati preliminari del 2021 saranno presentati alla comunità finanziaria dal Direttore Generale Nazzareno Gregori l’8 febbraio 2022 nel corso di una conference call alle ore 10 (CET) che potrà essere seguita al seguente link.
Il Gruppo nel corso del 2021 ha continuato ad investire fortemente sul modello organizzativo, sulle reti distributive, sulle fabbriche prodotto del risparmio gestito, sulle persone, sull’innovazione e la sostenibilità. In particolare:
- le reti commerciali della banca(13), costituite da 530 tra filiali, centri imprese e centri specialistici dedicati alle piccole attività (centri small business), hanno raggiunto 50,5 miliardi di euro di raccolta (+12,6% a/a) e 25,2 miliardi di euro di prestiti (+11% a/a). All’interno della struttura distributiva la rete dei consulenti finanziari (oltre 520 professionisti) ha raggiunto 8,1 miliardi di euro di raccolta (+18% a/a) e 770 milioni di euro di prestiti (+16% a/a); sono stati inoltre reclutati da inizio anno 51 professionisti. Forte sostegno a tutti i segmenti della clientela imprese (dalle piccole attività alle grandi aziende) con prestiti che ammontano a 13,8 miliardi di euro (+8% a/a) e significativa crescita dei clienti con oltre 18 mila nuove imprese raggiunte a conferma dell’efficacia della strategia di espansione commerciale;
- leasing e factoring sono in costante crescita con lo stock dei crediti da locazione finanziaria che ha raggiunto i 2,6 miliardi di euro (+8%) per Credemleasing e 4,5 milioni di euro (+17% a/a) di flussi lordi di crediti ceduti dalla clientela (turnover) per Credemfactor;
- in progressivo completamento la piattaforma digitale di gestione dei rapporti tra banca e impresa (Digital Hub) lanciata dal Gruppo a metà 2021 in partnership con Credemtel (società del Gruppo specializzata nei servizi digitali alle imprese);
- Avvera (mutui e credito al consumo) registra 1,2 miliardi di euro di finanziamenti erogati e intermediati nel corso del 2021 (+47,5% a/a) e l’ingresso di 213 nuovi professionisti che portano a 682 il totale degli agenti e collaboratori attivi, a cui si aggiunge la collaborazione di oltre 1.400 operatori convenzionati. Entrata a regime l’area dei prestiti finalizzati che ha raggiunto quasi 180 milioni di euro di finanziamenti erogati e 27 agenti in struttura;
- la struttura di Gruppo per la gestione dei grandi patrimoni (costituita dal Private Banking Credem e da Banca Euromobiliare) ha confermato il proprio posizionamento di rilievo nel panorama nazionale, con 41,7 miliardi di euro di masse a fine dicembre (+15,8% a/a) ed oltre due miliardi di euro di raccolta netta, testimoniato da una forte attrattività con il reclutamento di 38 nuovi professionisti;
- nell’Area Wealth Management prosegue il progetto strategico che ha l’obiettivo di adottare le migliori prassi internazionali in tema di sostenibilità relativamente a processi di investimento e governance (Progetto “ESG Transition”) delle società del Gruppo attive nell’ambito del risparmio gestito (Euromobiliare Asset Management SGR, Euromobiliare Advisory SIM, Credemvita, Credem Private Equity SGR e Euromobiliare Fiduciaria). In tale ambito è stato inoltre attivato un “Comitato di Sostenibilità” con l’obiettivo di rafforzare ed armonizzare il presidio del processo di transizione. Sono stati inoltre sottoscritti i principi per gli investimenti responsabili (PRI – Principle for Responsible Investments per gli operatori del settore della gestione del risparmio) introdotti dalle Nazioni Unite. A fine 2021 la raccolta delle società di gestione e assicurative del Gruppo su strumenti di investimento sostenibili(14) ammonta a circa 4,2 miliardi di euro con un incremento del 167,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
- nell’area innovazione sono stati finalizzati i primi due investimenti nell’ambito dell’iniziativa di Corporate Venture Capital (CVC) con l’obiettivo di sviluppare tecnologie e modelli innovativi per rafforzare il business del Gruppo e generare valore per la clientela migliorando la qualità di prodotti e servizi. Sono stati inoltre finalizzati importanti investimenti per incrementare costantemente il livello di servizio alla clientela, favorire la trasformazione digitale del rapporto tra banca e clienti e rafforzare la struttura dedicata con l’inserimento di 37 nuove risorse dedicate. Nel corso dell’anno i clienti hanno realizzato 77,6 milioni di operazioni sui canali digitali (91,2% del totale), sono state circa 450 mila interazioni a distanza tramite i canali di assistenza (mail, chat e messaggi) e 40 milioni le visite al sito credem.it;
- Sono proseguiti gli investimenti sulle persone: sono state realizzate oltre 300 assunzioni (+15% rispetto al 2020) a supporto della crescita organica del Gruppo. Gli ingenti investimenti in tecnologia ed innovazione realizzati negli anni scorsi hanno consentito di proseguire l’accesso allo smart working con oltre il 92% dei dipendenti con un contratto di lavoro agile attivo e un dato medio di 83 giornate di lavoro da remoto fruite nel corso dell’anno. È proseguita infine l’intensa attività di formazione anche a distanza con oltre 44 mila giornate erogate. Rinnovato inoltre per il terzo anno il progetto di solidarietà che prevede attività di volontariato svolte da dipendenti della banca presso un network di associazioni su tutto il territorio nazionale;
- nell’ambito della sostenibilità sono state sostituite oltre 370 mila carte di pagamento con carte in plastica riciclata stampate con inchiostro ecologico all’interno del progetto avviato, nel mese di aprile, che punta alla completa sostituzione di tutte le carte di pagamento entro il 2026. Sono inoltre proseguite le attività finalizzate all’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica (carbon neutrality) entro il 2025 annunciate nel corso del 2021 all’interno di un progetto che prevede un percorso pluriennale basato su un’analisi approfondita delle fonti di anidride carbonica (Carbon Assessment), sulla definizione di azioni e target specifici finalizzati alla riduzione di tale impatto ambientale (Carbon Reduction Roadmap) e la compensazione di eventuali emissioni residue (Carbon Offsetting) attraverso un progetto di afforestazione localizzato nella savana tropicale brasiliana e realizzato in aree fortemente degradate;
- il 15 luglio 2021 è stata inoltre finalizzata e completata la fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento in Credito Emiliano.
Risultati economici consolidati(16)(*)
A fine dicembre 2021 il margine di intermediazione si attesta a €1.336,7 milioni, rispetto a €1.202,2 milioni dell’anno precedente (+11,2% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario(17) è pari a €496,3 milioni rispetto a €493 milioni nel 2020 (+0,7% a/a). Il margine da servizi(18)(19) raggiunge €840,4 milioni rispetto a €709,2 milioni dell’anno precedente (+18,5% a/a). Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a €696 milioni (+20,7% a/a) di cui €470,5 milioni di commissioni da gestione ed intermediazione (+21,1% a/a) e €225,5 milioni di commissioni da servizi bancari (+19,9% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati raggiunge €54 milioni (-0,4% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a €65,3 milioni (+19,6% a/a).
I costi operativi(19) si attestano a €782,6 milioni rispetto ai €705,5 milioni nel 2020 (+10,9% a/a). Nel dettaglio, le spese amministrative ammontano a €231,9 milioni, +20,5% a/a, mentre le spese relative al personale sono pari a €550,7 milioni (+7,3% a/a). Il dato definitivo degli oneri di integrazione relativi alla fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio di Cento risulta pari a €22,5 milioni (€7,2 milioni inclusi nelle spese del personale e €15,3 milioni nelle spese amministrative).
Il cost/income(20) si attesta a 58,5% rispetto al 58,7% del 2020.
Il risultato lordo di gestione è pari a €554,1 milioni rispetto a €496,7 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+11,6%). Gli ammortamenti sono pari a €93,2 milioni rispetto ai €86,4 milioni a fine 2020 (+7,9% a/a).
Il risultato operativo si attesta a €460,9 milioni rispetto a €410,3 milioni del 2020 (+12,3% a/a).
Gli accantonamenti per rischi ed oneri(19) sono pari a €7,5 milioni rispetto a €8,7 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti(19) sono in calo del 70,4% a/a e si attestano a €31,5 milioni (rispetto a €106,3 milioni a fine 2020). Il Gruppo registra un costo del credito(9) pari a 10 bps.
Il saldo delle componenti straordinarie(19) è pari a €44,3 milioni (di segno negativo per €42,8 milioni a fine 2020) e include, tra l’altro, il contributo al Fondo di Risoluzione Unico pari a €53,9 milioni al lordo dell’effetto fiscale e l’impatto positivo della contabilizzazione degli effetti della fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento (badwill) pari a €95,6 milioni.
L’utile ante imposte si attesta a €466,2 milioni, in progresso dell’84,6% rispetto a €252,5 milioni a fine 2020, mentre le imposte sul reddito ammontano a €113,6 milioni (€50,8 milioni nel 2020, +123,6% a/a). L’utile netto consolidato si attesta a €352,4 milioni, il miglior risultato della storia del Gruppo, in crescita del 74,8% rispetto a €201,6 milioni di euro nel 2020.
Il ROTE(4) è pari a 12,7%, il ROE(3) si attesta a 10,9%. Il ROTE, al netto degli effetti del consolidamento della Cassa di Risparmio di Cento è pari a 10,1%.
Aggregati patrimoniali consolidati (10)(*)
La raccolta complessiva da clientela a fine 2021 si attesta a €90.341 milioni, +14,3% rispetto a €79.032 milioni nel 2020. La raccolta complessiva ammonta a €104.910 milioni, +14% a/a rispetto a €92.062 milioni a fine dicembre 2020. In particolare, la raccolta diretta da clientela raggiunge €34.576 milioni rispetto a €30.819 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+12,2% a/a). La raccolta diretta complessiva è pari a €37.110 milioni rispetto a €33.425 milioni a fine dicembre 2020 (+11% a/a). La raccolta assicurativa si attesta a €8.665 milioni, +11% rispetto a €7.807 milioni nel 2020. I premi legati a garanzie di protezione vita e danni sono pari a €67,3 milioni e registrano un incremento del 4% a/a. La raccolta indiretta da clientela risulta pari a €47.099 milioni rispetto a €40.406 milioni a fine dicembre 2020 (+16,6% a/a). Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a €35.336 milioni, +18% rispetto a €29.943 milioni a fine dicembre 2020. All’interno di tale aggregato le gestioni patrimoniali sono pari a €6.729 milioni (+9,1% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav ammontano a €15.003 milioni (+11% a/a), i prodotti di terzi ed altra raccolta gestita si attestano a €13.604 milioni (+32,7% a/a).
Gli impieghi a clientela sono in crescita del 13,2% a/a (rispetto al sistema(11) +1,2% nello stesso periodo) e si attestano a €33.156 milioni rispetto a €29.299 milioni nel 2020, con costante attenzione alla qualità del portafoglio. In dettaglio i mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 1.865 milioni di euro nel 2021 (+1,2% rispetto al 2020) con consistenze pari a 9.446 milioni di euro (+13,4% a/a).
Per quanto riguarda il portafoglio titoli, al 31 dicembre raggiunge €14.253 milioni e ha una durata media di 5 anni. La posizione in titoli di Stato Italiani è pari a €5,8 miliardi (circa il 40% del portafoglio), di cui il 95% nella categoria contabile HTC, riducendo quindi ulteriori rischi di volatilità derivanti dallo spread Btp-Bund.
Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 0,31% (rispetto a 0,43% a fine 2020) dato significativamente inferiore alla media di sistema(11) pari a 1,02%. Le sofferenze lorde sono pari a €397,9 milioni e la percentuale di copertura è del 74,4% (71,8% nello stesso periodo dell’anno precedente); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale(21), è pari all’86,9%. I crediti problematici totali netti sono pari a €378,9 milioni, in calo del 10% rispetto a 420,8 milioni di euro a fine 2020. I crediti problematici totali lordi ammontano invece a €819 milioni, in calo del 6,5% rispetto a €876,4 milioni nell’anno precedente. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi è del 53,7% (52% a fine dicembre 2020); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale(21), sale al 62,7%. Il rapporto tra crediti problematici totali lordi e impieghi lordi (NPL Ratio(7)) si attesta al 2,43% (2,93% a fine dicembre 2020) a fronte di una media delle banche significative italiane(8) di 3,59%, e vicino alla media UE(8) del 2,17%.
Coefficienti patrimoniali
Il CET1 ratio(5) calcolato su Credemholding è pari a 13,7%, ai massimi livelli del sistema con oltre 1,1 miliardi di euro di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza; il CET1 Ratio minimo (SREP)(6) assegnato al Gruppo per il 2022 è pari a 7,56%, tra i più bassi tra le banche italiane vigilate da BCE. Il Tier 1 capital ratio(5) è pari a 14,03% ed il Total capital ratio(5) è pari a 15,83%.
Evoluzione prevedibile della gestione
Secondo le previsioni più accreditate, il 2022 vedrà un nuovo picco di contagi nel primo trimestre dell’anno, accompagnato da moderate misure di contenimento con qualche riflesso sulla mobilità e sui comportamenti di consumo. Le condizioni monetarie dovrebbero rimanere favorevoli. Il commercio mondiale dovrebbe proseguire il percorso di ripresa e i mercati finanziari dovrebbero mantenere un’intonazione complessivamente positiva, anche se sono prevedibili periodi di volatilità. Il PIL Italiano dovrebbe espandersi, anche se ad un ritmo meno intenso rispetto al 2021, in particolare a partire dalla primavera, in concomitanza con l’atteso miglioramento del quadro sanitario. In tale contesto, il Gruppo conferma le linee guida di medio periodo della propria gestione: il mantenimento di ritmi di sviluppo commerciale di raccolta e impieghi superiori alla media mercato a sostegno dei ricavi, il progresso selettivo del credito, il rafforzamento del servizio in ottica omnicanale e digitale tramite investimenti informatici e di compliance normativa, il potenziamento distributivo e produttivo del wealth management, lo sviluppo di prodotti sostenibili (Environmental, Social, Governance – ESG), la conferma della solidità del profilo di rischio e dei livelli patrimoniali. Nel 2022 il Gruppo proseguirà nel piano di sviluppo dell’operazione Caricento, favorendo il sostegno ad un nuovo territorio, la realizzazione di sinergie di costo agevolate dall’adozione di un’unica piattaforma informatica e la diversificazione dell’offerta con benefici per tutti gli stakeholders.
Conference call
Il Direttore Generale di Credem, Nazzareno Gregori, presenterà i risultati domani alle 10 nel corso di una conference call che potrà essere seguita in modalità webcast, con avanzamento sincronizzato delle slide, collegandosi al sito www.credem.it sezione Investor Relation. In alternativa sarà possibile chiamare i seguenti numeri: +39 02 805 88 11 (dall’Italia e altri Paesi), + 44 121 281 8003 (dal Regno Unito) e +1 718 705 8794 (dagli Stati Uniti).
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Il sottoscritto Paolo Tommasini, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Credito Emiliano S.p.A., dichiara, ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del D.Lgs. 58/98 “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”, che l’informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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In allegato i prospetti di stato patrimoniale e conto economico individuali e consolidati, il conto economico consolidato riclassificato e il rendiconto finanziario consolidato relativi all’informativa volontaria sui risultati preliminari. Tale informativa non costituisce un bilancio consolidato conforme ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Infatti il Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2021 sarà approvato dal Consiglio di Amministrazione il prossimo 10 marzo e pertanto potrebbe essere soggetta a variazioni anche alla luce di eventi successivamente verificatesi. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sarà reso disponibile al pubblico quindi successivamente alla data di approvazione del 10 marzo in tempo utile per il deposito ai sensi di legge, congiuntamente alla relazione della società di revisione. Ulteriori informazioni su Credem e sulle società del Gruppo sono disponibili su credem.it; inoltre una presentazione di commento ai risultati del periodo sarà resa disponibile nella sezione “Investor Relation”.
(*) INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
Il Gruppo Credem utilizza alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) al fine di trasmettere in modo più efficace le informazioni sull’andamento economico e finanziario. Al seguente link è presente un documento che illustra contenuto e criterio di determinazione di ogni singolo IAP utilizzato, nonché una riconciliazione con le voci degli schemi di bilancio adottati e le relative note di commento.
NOTE:
(1) Tutti i dati esposti di conto economico e stato patrimoniale al 2021 comprendono l’apporto dell’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento;
(2) Roe=utile netto/[(patrimonio anno precedente + patrimonio)/2]. Patrimonio: somma algebrica di riserve da valutazione (voce 120 + voce 125), azioni rimborsabili (voce 130), riserve (voce 150), sovrapprezzi di emissione (voce 160), capitale (voce 170) – azioni proprie (voce 180), utile consolidato al netto dividendi distribuiti (o deliberati) dalla capogruppo o comunque dalla società consolidante (voce 200);
(3) Rote calcolato come utile netto/[(patrimonio tangibile anno precedente + patrimonio tangibile)/2]. Patrimonio tangibile: somma algebrica di riserve da valutazione (voce 120 + voce 125), azioni rimborsabili (voce 130), riserve (voce 150), sovrapprezzi di emissione (voce 160), capitale (voce 170) – azioni proprie (voce 180), utile consolidato al netto dividendi distribuiti (o deliberati) dalla capogruppo o comunque dalla società consolidante (voce 200) – attività immateriali (voce 100);
(4) il dato è comprensivo di retail, private banking, small business e corporate e non comprende Banca Euromobiliare. I dati dei nuovi clienti comprendono i nuovi clienti acquisiti a seguito della fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento;
(5) in base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3 e 13, paragrafo 2, del Regolamento CRR, le banche controllate da una “società di partecipazione finanziaria madre” sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal predetto regolamento sulla base della situazione consolidata della società di partecipazione finanziaria medesima. Tali disposizioni hanno pertanto reso necessaria la modifica del perimetro di consolidamento del Gruppo ai fini della vigilanza prudenziale, portando a calcolare i ratio patrimoniali a livello di Credemholding, società controllante il 77,5% di CREDEM Spa. Ai sensi dell’art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR), l’inclusione degli utili intermedi o di fine esercizio nel capitale primario di classe 1 (CET1) è assoggettata alla autorizzazione preliminare dell’autorità competente (BCE), richiedendo a tal fine che gli stessi siano stati verificati da persone indipendenti e responsabili della revisione dei conti dell’ente. Si precisa che l’Informativa Finanziaria Periodica del Gruppo Credem non è stata assoggettata a revisione contabile. Si fa presente che i prospetti contabili consolidati di Credemholding sono stati oggetto di revisione contabile limitata ai soli fini dell’inclusione del risultato di periodo nel calcolo del Capitale primario di classe 1, come previsto dal Regolamento (UE) n.575/2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, da parte della società Ernst & Young S.p.a. I dati e i ratio patrimoniali del presente comunicato stampa includono l’Utile Netto di Periodo al 31 dicembre 2021, così come approvato in data odierna dal Consiglio di Amministrazione. Senza includere l’Utile Netto di Periodo ai fini del calcolo del CET1 Capital, il CET1 Ratio sarebbe del 12,98%;
(6) vedi comunicato stampa CREDEM tra le migliori banche vigilate da BCE per solidità patrimoniale;
(7) calcolato come rapporto tra totale impieghi problematici pari a 819 milioni di euro e crediti lordi alla clientela pari a 33.684,6 milioni di euro;
(8) fonte: Supervisory Banking Statistics – Third Quarter 2021;
(9) calcolato come Rettifiche su Crediti / Impieghi a clientela (senza considerare la componente titoli);
(10) gli impieghi non comprendono i finanziamenti erogati, nella forma tecnica dei pronti contro termine attivi, alla Cassa di Compensazione e Garanzia, e a dicembre 2021 i titoli valutati al costo ammortizzato, pari a 7.033 milioni di euro. Dalla raccolta diretta complessiva sono esclusi i pronti contro termine Cassa Compensazione e Garanzia mentre è compreso l’apporto delle Società appartenenti al Gruppo bancario. Nella raccolta assicurativa sono comprese le riserve tecniche e le passività finanziarie valutate al fair value di Credemvita. Per la raccolta da clientela sono dedotti, per tutti i periodi di riferimento, i titoli di debito emessi sui mercati istituzionali e la raccolta indiretta di natura finanziaria. Nella raccolta complessiva da clientela sono ricomprese anche le riserve assicurative; infine è esclusa la contropartita alla capitalizzazione degli immobili e auto in affitto (IFRS16) per circa 135,3 milioni di euro;
(11) fonte ABI Monthly Outlook gennaio 2022; il dato delle sofferenze nette su impieghi netti di sistema è aggiornato a novembre 2021;
(12) dati riferiti alla sola capogruppo Credem;
(13) i dati a dicembre 2021 comprendono il contributo della fusione con Cassa di risparmio di Cento. Il dato degli impieghi non comprende leasing e factoring;
(14) masse rientranti nell‘Art. 8 e 9 della direttiva europea che regola gli investimenti sostenibili (SFDR);
(15) valore del titolo Credem al 04/02/2022 (chiusura);
(16) dati economici riclassificati. La riclassifica è stata effettuata considerando anche dati gestionali non desumibili direttamente dagli schemi di bilancio e dalla nota integrativa;
(17) comprende le attività detenute per incassare flussi di cassa contrattuali, valutate al fair value, e gli utili/perdite delle partecipazioni consolidate con il metodo del patrimonio netto;
(18) comprende l’intero margine d’intermediazione di Credemvita e la voce altri oneri/proventi di gestione al netto degli oneri/proventi straordinari;
(19) le spese ed il margine servizi sono stati nettati della componente di imposte indirette e tasse recuperate alla clientela (116,1 milioni di euro a dicembre 2021; 101,0 milioni di euro a dicembre 2020); sono stati stornati da spese contributi ai fondi nazionali per 51,3 milioni di euro (38,4 milioni a dicembre 2020); la componente di contributo al Fondo di Risoluzione (2,7 milioni a dicembre 2021, 2,1 milioni di euro a dicembre 2020) accantonata al Fondo per Rischi ed Oneri è ricondotta tra gli oneri straordinari; le rettifiche/riprese di valore su crediti inerenti le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato riferite a titoli (-0,8 milioni di euro a dicembre 2021; -1,1 milioni di euro a dicembre 2020) e quelle inerenti le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (+0,5 milioni di euro a dicembre 2021; +1,1 milioni di euro a dicembre 2020) sono ricondotte al margine servizi; la componente provvisoria del negative goodwill, o badwill, ammontante a 95,6 milioni di euro è ricondotta tra i proventi straordinari;
(20) calcolato come rapporto tra i costi operativi ed il margine di intermediazione;
(21) lo shortfall è calcolato come differenza tra ELBE – Expected Loss Best Estimate (rappresenta la migliore stima della perdita attesa per ciascuna esposizione, date le circostanze economiche correnti e lo status dell’esposizione stessa) e le rettifiche nette su crediti. Viene considerato ai fini della determinazione delle coperture sui crediti deteriorati sia all’interno dell’” Addendum to the ECB Guidance to banks on non performing loans”, sia alle disposizione contenute nel Regolamento UE 2019/630 e le “Aspettative di vigilanza sulla copertura degli NPE”.