CENTO. 16/09/2013 – Come annunciato nei giorni precedenti, oggi le scuole centesi hanno riaperto i battenti e alcune di queste hanno potuto beneficiare del tour istituzionale che amministrazione comunale, regione Emilia Romagna e governo hanno realizzato.
Visita nelle scuole che è iniziata verso le nove di mattina presso la scuola materna di Casumaro, continuata alle dieci presso la scuola primaria de “Il Guercino”, dove c’è stata anche la cerimonia della donazione dei lavoratori della Coop Adriatica all’istituto comprensivo n. 1, è quindi proseguita con una tappa intermedia alla scuola primaria del Penzale, e si è conclusa nella nuova scuola di Corporeno.
E’ nella scuola primaria del Penzale che si è concentrata la maggior rappresentanza delle istituzioni. Presenti il sindaco di Cento Piero Lodi, il dirigente scolastico del comprensivo 2 Annamaria Barone Freddo, l’assessore regionale all’Istruzione Patrizio Bianchi, il sottosegretario del Ministero dell’Istruzione Gian Luca Galletti, e il vice direttore generale dell’Ufficio Regionale Scolastico Stefano Versari. In sala, anche le rappresentanze del corpo dell’Arma dei Carabinieri di Cento e della Guardia di Finanza.
Tutti hanno tenuto un breve discorso. Il sindaco ha ringraziato le istituzioni perché, ha spiegato, con i danni che ha subito il comune di Cento sperare di farcela da soli sarebbe stata una follia, “è anche grazie alla filiera istituzionale che si è messa in moto tutta assieme” se riusciremo a venirne fuori.
L’assessore regionale Bianchi ha voluto ricordare il lavoro che, a suo parere, è stato ottimale sin da subito. Ha spiegato, infatti, che almeno questa volta, con questo drammatico evento, il settore pubblico ha lavorato unito, ognuno ha fatto il proprio mestiere, e fino ad ora tutto sta procedendo bene. Gli ha fatto eco il sottosegretario Galletti che ha parlato dei provvedimenti riguardanti l’edilizia pubblica scolastica, gli investimenti nel settore della ricerca e dell’istruzione contenuti nel “decreto del fare”. Galletti ha voluto ricordare anche l’esempio che l’Emilia Romagna ha dato, e sta dando, al resto d’Italia.
La redazione
Troppo semplice far vedere le cose belle al ministro,peccato che i cittadini di Cento perdano sempre occasioni importanti per far vedere in che stato si trovano le scuole, le povere Pascoli abbandonate al proprio destino per chi sa quale altra speculazione troverà vantaggio. Provo tanta amarezza vedendo l’impotenza della cittadinanza d’altro canto meritiamo ciò che raccogliamo….
Sull’ultima frase concordo, ma non ci sveglieremo mai. In Italia si vota perché nel partito c’è l’amico o perché si crede ancora che quel partito contenga l’ideale di una vita. Poi, dopo le elezioni, e questa volta a Cento è palese, ci si pente del voto dato. E’ ora di darsi una svegliata perché quando si va a votare si mettono in mezzo tutti i cittadini e il cittadino che ragiona con la testa non può sempre rimetterci perché la maggioranza vota con il di dietro. E questo è un pensiero generale, non riguardante chissà quale sindaco, ministro o quel che sia.
Caro Sig. Bottino sono consapevole che la gente da il voti più per opportunismo e non per le vere capacità che una persona può avere, ma nel contempo non si deve subire la negligenza di un’uomo che paghiamo con i nostri sacrifici e vederlo pavoneggiare credendosi padrone del destino di noi cittadini, imbrigliati da questo sistema politico che va a braccetto con la speculazioni e i facili guadagni, snobbando completamente le vere problematiche che attanagliano le famiglie.Sicuramente per il momento dormiamo….