Il fatto – Presumibilmente alcuni cittadini spinti dall’esasperazione, ormai imperante in tanti centesi, hanno appeso sulle transenne, a ridosso dell’intersezione di via Ugo Bassi e via Matteotti, un grande lenzuolo con su scritto “E’ una vergogna”. Tanti si sono chiesti a cosa si riferisse di preciso la frase, ma non hanno avuto il tempo nemmeno di porsi la domanda che il lenzuolo è sparito.
Prima le parole ora i fatti – L’ira dei cittadini, che è sempre stata tranquilla e a parole, è sfociata in una reazione plateale verso una situazione che nel centro storico raggiunge l’incredulità. La tensione è a mille.
La cosa strana è che, come si vocifera sui social network, lo striscione sia stato tolto dopo pochissimo tempo. Probabilmente è anche giustificabile in quanto quello è un luogo pubblico e nei luoghi pubblici se non si ha l’autorizzazione non si affigge qualsiasi cosa. La stranezza sta nel fatto che dopo neanche dieci minuti è stato subito tolto da non si sa chi. E’ normale che il comune cittadino arrabbiato pensa subito alla censura e si adira maggiormente, soprattutto se questo atto lo si può incanalare verso un semplice atto di disobbedienza civile, quindi nulla di violento.
Conclusioni – Sta di fatto che dalle parole i cittadini, con questo gesto, hanno iniziato ad esternare ancora di più il loro malcontento verso determinati ambiti per i quali neanche una parola è stata spesa, un progetto su carta o una idea. Su come si intende ricostruire, anche piano piano, il centro storico non si sa niente. Probabilmente è proprio questo che fa arrabbiare i cittadini del posto e non solo.
Aggiornamento: come potete vedere dalle foto qui sotto, prese da Facebook, dopo che il primo striscione è stato tolto ne è stato appeso un altro. Questa volta recita: “Lo sapete!! E’ una vergogna“. Un segnale che la protesta va avanti.
Articolo inviato da Ghigno Centese
Trovo auspicabile, non giusto, che prima o poi qualcuno cominci ad esternare … e ad averne LE SCATOLE PIENE di certi atteggiamenti che fanno pensare che fra 20 anni saremo ancora in queste inconcludenti situazioni.
Si legge che un Comune come il nostro è stato beneficiato di 20.000 euro da Tizio o alcuni bambolotti da Caio … ma cosa siamo … una succursale del Bangla Desh?
Un Comune come Cento ha bisogno delle elemosine altrui per risollevarsi e tirare DIGNITOSAMENTE avanti quando dovrebbe avere internamente le risorse per rimettersi in piedi da solo … basterebbe solo cercare di fare bene i conti in casa propria? …
Altro che onori, e chi più ne ha più ne metta, ad associazioni volontarie che nulla chiedono o tonnellate di legni per cercare di tenere in piedi dei ruderi che la prossima scossettina tira giù tutto.
Bisogna investire nel NUOVO, altro che conservazione di tarli e ragnatele con la scusa della storia passata (che in casi come questo è solo fine a se stessa) che non permettono un veloce ritorno alla normalità … ma che forse portano soldi nelle casse di furbi che hanno capito al volo che il terremoto può essere un beneficio (qualcuno ricorda colui che si inebriò alla notizia del terremoto a L’Aquila?) …
Poi … non vi è ancora nessuno CHE CONTA che ne ha LE SCATOLE PIENE e POSSA PRENDERE VERI PROVVEDIMENTI sul sistema di circolazione autoveicolare che ha ridotto un paesone di contadini con una circolazione stradale che potrebbe portare via il primato di SCHIFEZZA solo al Grande Raccordo Anulare di Roma?
Povero sindaco, si diceva che con Tuzet si era toccato il fondo ? questo è ancora peggio, lui se la ride con Brumotti a Striscia la notizia, non informa di quello che sta facendo o che ha intenzione di fare: da rottamare a 40 anni !!