Il giorno dopo la “tempesta” – Esce oggi un comunicato (puoi leggerlo qui) della Benedetto XIV con le parole di Silvio Canelli, presidente della squadra, per analizzare tutto quello che è successo dallo scorso sabato sera sino ad oggi. Il presidente ammette di aver passato giorni difficili, da mettere alla prova chiunque, ma non vuole fare drammi: “Indubbiamente siamo reduci da una settimana difficile, ma non ci facciamo certo piegare dalle difficoltà così come non facciamo drammi. Certamente non abbiamo l’ambizione di vincere questo campionato, ma neanche quella di stare sul fondo della classifica“.
Dopodiché cerca di mettere un po’ pressione a tutto lo staff tecnico e ai giocatori: “Ci aspettiamo delle risposte da parte dello staff tecnico e nella squadra, in cui abbiamo piena fiducia come dimostra la nostra scelta di non cambiare una virgola, e confidiamo in una pronta reazione da parte loro già in occasione della sfida di Sabato sera contro Cecina […]”.
Poi il presidente, passionale e tifoso come è della propria squadra, analizza la stagione, fa qualche ammissione, ma vuole tutto il calore della piazza centese per continuare il cammino: “Abbiamo sin qui pagato dazio al salto di categoria anche se dobbiamo ammettere che il calendario non ci ha dato una mano, ma la classifica è ancora corta e la sconfitta con Siena è in realtà il primo vero passo falso stagionale. […] Ben sette dei dieci giocatori a disposizione del coach sono gli stessi che hanno dominato il precedente campionato: ritengo fisiologico che la fiducia possa essere messa a dura prova nel momento in cui i risultati stentano ad arrivare, ma la squadra ha i numeri per affrontare anche le avversità e quello che manca per uscire dal tunnel in cui siamo entrati mi aspetto che sia la città a mettercelo, col calore e la passione che tradizionalmente appartengono a una piazza che merita e giustamente pretende di ricominciare a sognare“.
Una riflessione – Le parole del presidente sulla vicenda sono quasi un toccasana, anche se la vera medicina devono essere le vittorie sul campo. Noi siamo dei giornalisti e sin dal primo minuto dall’inizio di questa nostra avventura abbiamo cercato di portare a Cento il giornalismo con la g maiuscola. Il problema è che in una città come la nostra, dove ci si conosce praticamente tutti anche solo di vista, è facile scrivere una cosa e interpretarla male creando attriti. Spero non sia così, tentiamo solo di fare il nostro lavoro senza mettere zizzania o quant’altro anche perché la Benedetto XIV è la squadra che da sempre abbiamo tifato, almeno io. Chiusa la premessa.
Come si diceva nell’articolo di ieri, anche in questo comunicato manca qualche cosa. Perché Malaguti lo hanno lasciato andare via? Quali paletti così insormontabili ha messo sul tavolo? La piazza, come la si definisce nel comunicato, vuole anche sapere i cambiamenti che sta vedendo altrimenti, contando anche le sconfitte, è normale che se ne sta a casa. Sabato contro Siena si è sentito dagli spalti qualcuno che invitava coach Giuliani ad “andarsene“. Forse una maggiore chiarezza sulla vicenda aiuterebbe tutti.
di Nicolò Rabboni
bella la riflessione !Prima di tutto come appassionato di sport e di basket poi come giornalista con domande che , credo, si pongano in tanti a Cento!