CENTO 20/07/18 – ( LA REDAZIONE) DOPO LA RICHIESTA DI SFIDUCIA DELLE OPPOSIZIONI NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DEL CONSESSO CIVICO CENTESE MATTEO VERONESI, CORRELATA DALLA PRESENTAZIONE DI UN ORDINE DEL GIORNO E DALLA RICHIESTA DI UNA CONVOCAZIONE DI UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO ARRIVA FULMINEA LA NOTA D’APPOGGIO INCONDIZIONATA DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E DALLA SUA MAGGIORANZA AL PRESIDENTE VERONESI (LEGGIAMO) A SEGUIRE LA MOZIONE DI SFIDUCIA DELLE OPPOSIZIONI CON RELATIVO ODG E RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO STRAORDINARIO……! Il sindaco, la giunta comunale e il gruppo di maggioranza consiliare ‘Cento Civica – Idea in Comune’ anticipano, riservandosi di esprimerlo nelle opportune sedi, proprio in virtù del rispetto dovuto agli organismi istituzionali comunali, il pieno sostegno al presidente del Consiglio Comunale, Matteo Veronesi, e al suo operato. Non solo non riconoscono, e rigettano, i motivi di «gravissima e reiterata violazione dei propri obblighi statutari» a motivo di una inaccettabile mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti, di cui mancano dunque i presupposti. Ma, convintamente e a una sola voce, sostengono il suo corretto e puntuale operato in seno e a margine dell’assise a garanzia della democratica e piena vita amministrativa cittadina. Ritengono che il presidente dell’assemblea consiliare «ne tuteli la dignità e le funzioni, ne assicuri il buon andamento dei lavori», «mantenga l’ordine, assicuri l’osservanza delle leggi e dei regolamenti e garantisca la regolarità delle discussioni nonché la legittimità delle deliberazioni», che «si ispiri al criterio della imparzialità, intervenendo a tutela delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli consiglieri». Ne è testimonianza proprio la decisione di non accogliere la richiesta di convocazione della Conferenza dei capigruppo in relazione all’episodio che ha riguardato il consigliere comunale di minoranza che sulla stampa ha espresso l’ipotesi delle proprie dimissioni, intenzione peraltro mai ufficializzata. Una decisione basata sull’art. 10 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, che attesta come la Conferenza dei Capigruppo sia competente in merito alle questioni attribuite al Consiglio e/o iscritte all’Ordine del Giorno: non dunque in merito alla diatriba balzata agli onori delle cronache. Tuttavia il presidente non ha mancato, a tutela di tutte le parti, di incontrare il consigliere per gli opportuni accertamenti in merito all’”animato confronto” che avrebbe avuto con il funzionario comunale e lo stesso funzionario. Il sindaco, la giunta comunale e il gruppo di maggioranza consiliare ‘Cento Civica – Idea in Comune’ ribadiscono quindi la piena e indiscussa fiducia a Matteo Veronesi.
LE OPPOSIZIONI PROCLAMANO: Oggi non senza sofferenza e con profonda consapevolezza dell’importanza di questo gesto tutti e sei i Capigruppo delle cosiddette minoranza del Consiglio comunale di Cento hanno protocollato una richiesta di consiglio comunale straordinario ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale. Hanno inoltre presentato congiuntamente un ordine del giorni per Tutela della dignità del consiglio comunale e sue prerogative E una Mozione sfiducia al Presidente del Consiglio comunale dottor Matteo Veronesi I due corposi documenti, l’ordine del giorno e la mozione che si allegano al presente comunicato stampa rappresentano crediamo a sufficienza la gravità della situazione attuale. Recenti nuovi fatti si sono infatti uniti a prassi purtroppo oramai consolidate da oltre due anni. I sottoscritti Capigruppo Anche a nome e per conto dei rispettivi Gruppi consiliari: Diego Contri Piero Lodi Gunner Maccaferri Enrico Malucelli Marco Mattarelli Marco Petazzoni
TESTO MOZIONE DI SFIDUCIA:
Mozione sfiducia al Presidente del Consiglio comunale dottor Matteo Veronesi
Richiamando integralmente l’ordine del giorno sulla “Tutela della dignità del Consiglio comunale e sue prerogative”, ai sensi dell’Art 23 comma 6 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio comunale del comune di Cento che recita testualmente: <<Il Presidente del Consiglio ed il Vice Presidente (…) possono essere singolarmente revocati per gravissima e reiterata violazione dei propri obblighi statutari, valutata tale dal Consiglio Comunale, su mozione di sfiducia presentata da due quinti dei componenti il Consiglio (senza computare a tal fine, rispettiva mente, il Presidente o il Vice Presidente) ed approvata con voto palese della maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio stesso (senza computare a tal fine, rispettivamente, il Presidente o il Vice Presidente). >>
RICHIAMANDO IN PARTICOLARE – ravvisandovi i caratteri della prevista gravissima e reiterata violazione degli obblighi statutari – alcune circostanze e segnatamente: 1. La mancanza di convocazione dei previsti momenti di Question time 2. L’aver omesso di richiamare Sindaco e Giunta ai propri obblighi allorquando questi ultimi disertavano le sedute di Commissione 3. Aver mancato di tutelare il diritto di accesso agli atti imprescindibile strumento di trasparenza anche a fronte di solleciti scritti e protocollati in questo senso 4. E da ultimo l’aver rigettato la richiesta di conoscenza e trasparenza presentata da tutti i gruppi di minoranza di fronte ad un episodio che ha riguardato un consigliere comunale e Capogruppo nel suo rapporto di interazione con l’ente. RITENENDO CHE Il Presidente Veronesi si è arrogato il diritto di censurare e zittire il desiderio di capire se quanto occorso potesse ravvisare comportamenti lesivi della dignità, delle prerogative e dei poteri di un Consigliere comunale, impedendo di fatto ai Capigruppo richiedenti di addivenire ad un diretto momento informativo.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI
il Consiglio comunale di Cento Con profonda amarezza e nella consapevolezza della gravità della situazione DELIBERA Una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio comunale pro tempore in carica Dott Matteo Veronesi E DISPONE ai sensi del richiamato articolo 23 comma 6 che la seduta prosegua sotto la presidenza del Vice Presidente in carica. DANDO ATTO che all’ elezione del nuovo Presidente o Vice Presidente si provvede nella prima seduta utile successiva. I sottoscritti Capigruppo Anche a nome e per conto dei rispettivi Gruppi consiliari Diego Contri Piero Lodi Gunner Maccaferri Enrico Malucelli Marco Mattarelli Marco Pettazzoni
ODG: Tutela della dignità del consiglio comunale e sue prerogative
PREMESSO CHE La vita consiliare rappresenta il fulcro dell’attività politica ed amministrativa. CONSIDERATO CHE Il Consiglio comunale è il luogo naturale, deputato e preposto al confronto ed allo scambio costruttivo di contributi. Il luogo della trasparenza e del confronto democratico nell’interesse della Comunità. CONSTANDO CHE Dal suo insediamento, oramai due anni or sono, questa Amministrazione non ha mai favorito e rispettato l’attività delle Commissioni consiliari, che vengono convocate per solo rispetto formale del Regolamento e sempre a delibere già predisposte e corredate dai pareri di legge. RILEVANDO ALTRESI’ CHE sistematicamente vengono a mancare momenti di confronto “endoprocedimentali” che consentirebbero invece alle forze politiche non organiche alla maggioranza di portare proposte e contributi positivi. CHE scarsa ed episodica è la presenza della Giunta (con pochissime eccezioni) ai lavori delle Commissioni. CHE del tutto episodica è quella del sindaco. CHE per questi motivi viene a mancare qualunque interlocuzione sul piano politico. PRENDENDO AMARAMENTE ATTO CHE Tutt’altro che certa è anche la presenza della tecnostruttura alle Commissioni stesse e in diversi casi nonostante l’input di inserire in Commissione una delibera venga dall’Esecutivo, l’illustrazione è risultata incerta, approssimativa, a volte persino contraddittoria. CHE i materiali necessari per compiere serenamente le valutazioni di competenza dei Consiglieri comunali arrivano sistematicamente all’ultimo minuto. CHE gli ordini del giorno delle sedute consiliari vengono molto spesso integrati all’ultimo istante utile anche da argomenti sulla cui oggettiva urgenza si esprimono forti riserve. NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE La Conferenza dei Capigruppo è stata in questi due anni esautorata di fatto dal suo ruolo di organismo di confronto e governo condiviso anche solo sul piano delle regole. CHE in oltre due anni il Sindaco è risultato quasi sempre assente alle Conferenza Capigruppo. CONSTATANDO CHE Il Question Time, strumento previsto dal “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale” per garantire trasparenza e tempestività di risposta ai quesiti dei Consiglieri è stato convocato una sola volta in due anni anche se il suddetto Regolamento preveda che venga convocato almeno ogni 3 mesi. E CHE nel vuoto sono caduti ripetuti solleciti in tal senso. CHE le risposte ad interrogazioni e interpellanze giungono troppo spesso oltre i termini di regolamento. E non sono mancate occasioni in cui si è toccato con mano che le risposte fornite erano lacunose, imprecise e a volte persino inesatte. CHE in questi due anni svariati ordini del giorno presentati dalle minoranze sono stati ritirati dalla discussione in Aula per essere poi portati all’attenzione delle Commissioni al fine di una revisione condivisa. Ma che mai nessuna di queste materie è però stata istruita in Commissione, stante l’assoluta inerzia della Giunta ALLA LUCE DEL FATTO CHE Alcune “richieste di accesso agli atti” attendono da mesi di essere evase e a nulla sono serviti i solleciti formali rivolti al Presidente del Consiglio e al Sindaco in questo senso. Che la nuova veste grafica del sito istituzionale dell’Ente ha tolto dall’home page ogni spazio per le attività delle minoranze, relegate a parte oscura e del tutto nascosta del sito stesso. Nel vuoto sono caduti richiami in questo senso. CHE sin dall’inizio dell’attuale Consigliatura l’Amministrazione comunale ha cancellato la prassi di nominare rappresentanti delle forze politiche di minoranza con ruoli di garanzia e trasparenza all’interno degli organismi di secondo livello. Oltre a tutto ciò il Consiglio comunale RILEVA INFINE CHE Recentemente alcuni episodi di incerta definizione hanno visto un Consigliere comunale e Capogruppo lamentare una situazione spiacevole di confronto-scontro con importanti collaboratori dell’Amministrazione generata da carenza di risposte. Che Il Presidente del Consiglio comunale ha negato (nonostante una richiesta unanime di tutti i Gruppi di minoranza) una occasione a porte chiuse di informativa e trasparenza sull’episodio. CHE L’amministrazione sta procedendo a tempi serrati ad una variante urbanistica anche se il Coinvolgimento della Commissione preposta è stato sino ad ora del tutto insufficiente. TUTTO CIÒ RICHIAMATO E CONSIDERATO Il Consiglio comunale di Cento ESPRIME censura per questi atteggiamenti e per questi episodi (elencati a solo fine esemplificativo e non esaustivo) DIFFIDA Giunta e Presidente del Consiglio comunale dal tenere in futuro ulteriori comportamenti analoghi. IMPEGNA Giunta e Presidente del Consiglio a recuperare una atteggiamento di fisiologico rispetto del Consiglio stesso e delle regole di trasparenza e di partecipazione. I sottoscritti Capigruppo Anche a nome e per conto dei rispettivi Gruppi consiliari Diego Contri Piero Lodi Gunner Maccaferri Enrico Malucelli Marco Mattarelli Marco Petazzoni