Le transenne ci sono, lo striscione dell’azienda esecutrice c’è, gli annunci erano stati fatti, ma manca qualcosa: gli operai al lavoro per portare a termine il cantiere. Cosa ha fermato i lavori? Di idee ne sono venute molte ai cittadini, come ne è venuta particolare al gruppo civico Forza Cento. “Le sabbie liquefatte trovate a suo tempo – si legge nel comunicato – stanno creando problemi imprevisti. Questa sottovalutazione rischia di allungare di molto i lavori al palazzo comunale proprio in un momento in cui il centro storico, aiutato dall’estate, poteva attirare più gente e cercare di trovare nuovo slancio dopo i duri colpi inferti dalla natura e dall’uomo“. Una supposizione non provata, ma che potrebbe trovare appoggio nelle vecchie voci circolate un anno fa, le quali raccontavano di liquefazione delle sabbie sotto il comune.
“Dopo i pomposi annunci che annunciavano la fine del cantiere in novanta giorni – scrive Marco Rabboni, rappresentante della lista -, i lavori di messa in sicurezza del palazzo comunale sono fermi e da novanta si è passati a sessanta giorni. Risulta difficile pensare che nel tempo rimasto si possa terminare un lavoro complicato come rimettere in asse lo stabile […]”. Un ritardo fisiologico come per tutti i cantieri?
La redazione
In una nazione dove le scadenze sono solo “cose scritte o promesse” (e la storia parla per noi) dove tutt’ ora siamo spiati come dei vermi (vedi le notizie sui quotidiani nazionali dove sembra che fra noi e l’ America vi siano ancora rapporti tipo Guerra Fredda) … ci si vuole preoccupare del perché o per come un mese fa si è iniziato ad allestire un cantiere … che ancora non sembra partito.
Il fatto che ancora non si vede nessuno impegnato a “faticare” può essere dovuto a varie situazioni che non sempre noi, comuni mortali, riusciamo a capire.
1) vi potrebbe essere il probabile problema delle “sabbie liquefatte” che “forse” erano state sottovalutate da chi invece avrebbe dovuto sapere “il fatto suo” e che è “forse” non si ricorda nemmeno che lo stipendio lo percepisce perché noi miseri mortali paghiamo le tasse;
2) vi è poi la “vicenda nazionale” che da noi “l’ importante” è partire o dimostrare questo anche con manifestazioni pompose che facciano parlare dell’ avvenimento … che poi quando arriviamo in fondo è un problema che affronteremo quando è ora … tanto gli italiani a queste cose sono abituati e tolto il caso dei centesi … nessuno ci perde più il sonno a voler sapere quando una “grande opera” verrà terminata;
3)La vicenda che deve essere risolta non rientra nella normalità perché è stata “innescata” dai terremoti del maggio 2012 in un territorio dove da sempre ci hanno raccontato “che non eravamo a rischio”.
Orbene, cercando di trarre una conclusione da quello che sopra è stato elencato, la soluzione sembra abbastanza difficile da trarre e da persona intelligente e tollerante desidero che “chi di dovere” si prenda ulteriore tempo per decidere “il meglio da farsi” per risolvere questa spinosa vicenda.
Vorrei pure ricordare che “in giro” si sentono strane voci , e tante sono esauste, raccontare che alle prossime elezioni potrebbero esservi “molti ripensamenti” e che sebbene “fedeli alla linea da molto tempo” … potrebbe essere giunto il momento di “guardare fuori dalla finestra” per vedere se fuori tira “aria nuova” …