Cento, 25/10/2013 – Una volta scesi in piazza col gazebo, non c’era altro da fare che pubblicare i dati del sondaggio sull’amministrazione comunale realizzato dal neonato gruppo centese Fratelli d’Italia. Un sondaggio previsto a livello provinciale, dove ogni gruppo comunale esprimeva i propri quesiti nelle rispettive aree d’azione del gruppo.
Dieci le domande poste ai votanti del sondaggio, ad esempio: “Sei contenti di come l’amministrazione ha gestito l’emergenza post terremoto? Sei contento di come l’amministrazione cerca di rivitalizzare il centro storico? Ti piace la viabilità della nostra città? Trovi all’altezza i servizi offerti da questa amministrazione?” e ancora “hai votato questa amministrazione? Se si, la rivoteresti?”, così via. Il primo dato a cui far riferimento è la percentuale degli elettori che votarono Lodi, il 72% non votò la coalizione di centro-sinistra. Da qui, quindi, è facile capire che le risposte alle domande centrali del sondaggio sono tutte a sfavore della giunta Lodi: i votanti al sondaggio di Fratelli d’Italia hanno pareri schiaccianti e negativi su questa amministrazione. Poco chiaro, però, il numero dell’affluenza, il numero dei votanti. Si è parlato di qualche centinaia di persone.
Stamane è arrivata la risposta di Lodi, il sindaco, che sulla sua pagina pubblica del noto social network blu commenta così: “A giudicare dai sondaggi (quelli veri) Paolo Fava avrebbe vinto al primo turno…A due anni e mezzo gli uomini del Senatore Balboni sembrano recidivi. E questa volta il sondaggio è anche “fatto in casa”. “Ma quanti hanno votato? – continua il primo cittadino – “Alcune centinaia”… come a dire 15/20 ogni ora, uno ogni 3 o 4 minuti…Allora solo quando passavo io non c’era mai nessuno…Forse il sondaggio questo non lo ha svelato, ma un dato vero c’è: a Cento non ci sono le elezioni. Come a dire che la campagna elettorale può attendere…”, conclude Piero Lodi.
Ma non è finita qui. Nella conferenza di ieri, i relatori di Fratelli d’Italia hanno contestato alcune spese (da qui viene il titolo dell’articolo). Nel bilancio previsionale sarebbero presenti delle voci che, secondo il gruppo, sono al quanto anomale. Il comune avrebbe trasferito 740 mila euro al teatro di Cento, ma 654 mila euro risiederebbero sotto la voce “Acquisizione di beni immobili“. A questo punto, il collegamento spiegato dal gruppo centese di Fratelli d’Italia è il seguente: la tenso-struttura avrebbe fatto lievitare i costi in maniera esorbitante. Costi che, si chiedono i relatori, “non dovevano essere coperti dalla regione Emilia Romagna?“.
La redazione