Un fatto che si ripete ogni giorno – Quante volte, andando a fare la spesa alla Coop, vi trovate all’entrata un gruppetto di extracomunitari che aspettano di poter recuperare qualche carrello per l’euro che ci sta dentro? A volte capita a voi di avere la compagnia dietro quando caricate la spesa in macchina, altre la compagnia ce l’hanno gli altri, ma in un modo o nell’altro queste persone ci sono sempre.
Dove sta il problema? – Il problema arriva quando, come stamattina, 18 ottobre 2012, uno di questi signori prende il carrello senza permesso facendo cadere una signora anziana provocandole dolore alla mano e alla spalla.
Il problema, o meglio, il senso di impotenza si nota quando i Carabinieri o la Polizia Municipale fanno il classico giro in macchina dentro al parcheggio e, come per magia, i signori in questione sono già scappati per poi tornare dopo neanche due minuti.
Il problema nasce quando fai un giro negli altri supermercati della città e scopri che non ce ne sono o se ci sono non danno fastidio perché, come al Despar, espongono i propri “prodotti” per terra e non si muovono da lì.
Ciò che è successo questa mattina – In particolare, questa mattina, mi è stato riferito che durante una normale mattinata di spesa, due signore (figlia e mamma) si accingevano a mettere la spesa nel baule della macchina. La mamma della signora, di una certa età, si era appoggiata con una mano sul carrello e con l’altra sul fanale della macchina, tra il baule e il fanale. Non si sa cosa è preso al signore extracomunitario, ma, invece di aspettare o di chiedere se poteva prendere il carrello, lo ha sfilato facendo scivolare la signora per terra. La signora, dallo spavento, si è messa a piangere e ha lamentato dolore alla spalla.
Subito è stata portata all’interno del supermercato, sono stati chiamati i Carabinieri e si è valutato se chiamare una ambulanza. Traccia di chi ha fatto il danno? Nessuna! I presenti ci hanno raccontato che si sono subito dileguati.
Un problema da risolvere – Siccome una cosa del genere può capitare a tutti noi, siccome il giro delle forze dell’ordine non crea spavento e siccome la Coop non è un luogo pubblico, questo problema è da risolvere. Forse facendo presiedere la zona da una o due guardie, come capita al Bennet.
Altrimenti la perdita di clienti potrebbe iniziare da un momento all’altro.
di Nicolò Rabboni
Ma fino a che la gente continua a dare i carrelli con 1 euro a questa gente, continueranno ad esserci. Basterebbe che tutti si rifiutassero.
Questa donna non aveva fatto ancora niente, stava semplicemente scaricando la propria spesa in macchina.
A volte qualcuno può anche avere timore a dire no e, a mio parere, non devono essere sempre le persone comuni a sistemare ste situazioni.
E’ intollaribile la presenza di zingari, extracomunitari,mendicanti, parcheggiatori abusivi (ospedale di Cento)…in questi luoghi.E’ errato dare l’esclusiva alla Coop. Anche davanti alla Conad di Pieve ci sono quotidianamente.Le Coop sono più tolleranti. Forse si sentono più buoni…Ma certo non è bontà,solo sostegno alla ramificazione dell’illegalità,del degrado,delle organizzazioni criminali. I ragazzoni che chiedono l’euro sono povere anime e fanno tenerezza,ma fino ad un certo punto…un cartello con scritto “cerco qualsiasi lavoro,ho bisogno di lavorare per mangiare” non gliel’ho mai visto.
Gli extracomunitari si stanno facendo prepotenti; alla Coop stanno in crocchi di 4 o 5 (zingari o marocchini) e quando passo per entrare nel supermercato ho un brivido, valutano ciò che indossi, se sei abbastanza decisa da ignorarli e quanti soldi hai nel portafogli, è una sensazione orribile e loro lo sanno…io non lascio a loro il carrello per non aver contatti quando invece lo cedo spesso agli extracomunitari di colore o ai bambini…sono educati e non infastidiscono…una soluzione bisogna trovarla, la Coop sembra assediata!
Se uno osserva bene, alla Coop vede che il gruppetto si da i turni durante la giornata e magari si spartiscono anche gli “utili”.
Come ho scritto, se il giro dei carabinieri o polizia municipale non li spaventa, la soluzione è un presidio permanente come al Bennet. Due guardie che non sono li solo per osservare se ci sono venditori ambulanti fuori o posteggiatori, ma anche all’interno del supermercato per la normale sicurezza interna. E’ abbastanza normale, chiunque può fare una rapina non solo loro.
Mi è capitato in più di una occasione di vedere la vettura della Polizia Municipale entrare nel parcheggio della Coop per effettuare un “giro di controllo” e di vedere i succitati e ben organizzati “raccatta carrelli” nonchè “intimidatori di anziani e donne sole che non vogliono mollare il carrello” andare velocemente a nascondersi dietro ai cassonetti dell’ immondizia, alla cabina per le foto e ad auto in sosta nel parcheggio.
Quando i vigili passano, potrebbero porre più attenzione perchè i succitati individui “oramai pratici del mestiere” si camuffano velocemente ed un quasi rapido giro di ispezione può non rivelarli.
Pongo poi un altro quesito: il parcheggio non è per caso “privato” e la Coop stessa dovrebbe vigilare affinchè i suoi frequentatori non vengano molestati, quasi minacciati e porcherie simili?
O siamo ancora a pensieri che essendo persone provenienti da zone di guerra, scappate da eccidi e pulizie etniche … possono quì, in casa nostra (visto che quì siamo nati e paghiamo sempre più tasse), possono romperci le scatole con un sistema che a ben vedere ha del “mafioso”?
Questo mio 2° messaggio e indirizzato a chi dirige ed organizza l’insieme dell’azienda Coop di Cento.
Abito abbastanza vicino al vostro negozio eppure proprio per il motivo che non desidero essere molestato non lo frequento come invece vorrei perchè avete ottimi prodotti, ma vengo a fare spesa da voi solamente quando posso uscire con una sportina e … senza carrello perchè non mi va di essere molestato ed a volte … anche qualcosa di più …
Aggiungo anche che questo mio pensiero è molto condiviso da altre persone che pur vedendo in voi buona qualità ed anche prezzi accessibili al popolino sempre più squattrinato a causa dell’ aumento del costo della vita … non hanno intenzione di farsi infastidire da raccattacarrelli & co.
Non mi ritengo un razzista, non rifiuto un piatto di minestra a nessuno, ma tutte le cose e le situazioni debbono avere dei limiti proprio come impone la democrazia: la libertà di una persona finisce dove diversamente verrebbe intaccata la libertà di un altro individuo.
Quindi la storia di essere inseguiti per una mancia … oltretutto non guadagnata ma quasi minacciata … dovrebbe finire.
Se vi stanno a cuore i raccattacarrelli trovategli una degna sistemazione ma che non pregiudichi la libertà degli acquirenti di non essere molestati anche perchè non penso che pagata la spesa non vi importi che l’ acquirente esca senza poi sapere se soddisfatto del servizio COMPLETO ritornerà a fare volentieri la spesa da voi.
Ne potrebbero assumere due e istruire come guardie di sicurezza 🙂
Questa idea avrei voluto suggerirla pure io.
Purtroppo data la realtà REALE, non so se sia una vera , valida e buona idea.
Il “raket dei carrelli” dinnanzi ai super mercati (uno dei peggio che conosco è o era dinnanzi all’ IperCoop di Ferrara che per questo motivo non frequento più da anni) è una situazione “mafiosamente” organizzata e non so se si riesca ad individuare un paio di persone fra costoro che poi non dovrebbero più avere legami o favorire qualcuno con cui fino a poco tempo prima erano “in combutta”.
La realtà, anche se abbastanza poco conosciuta, è che chi “stalla” nei parcheggi dei supermercati quasi sempre deve una percentuale od un fisso giornaliero a qualcun’ altro che permette loro di stare lì ad elemosinare od importunare coloro che lì sono andati a fare la spesa: più o meno quello che succede ai lavavetri negli incroci delle grandi città …
Questo è un sistema mafioso che, dato che continua da anni, potrebbe essere sottovalutato se non ignorato dalle autorità competenti e che solo sporadicamente viene alla ribalta sulla stampa o nei TG … se avviene un pestaggio, un accoltellamento o peggio il morto … perchè non è stato onorato “il pizzo”.
Ultimo mio, e non solo, pensiero … tutti costoro hanno regolari documenti validi per stare quì?
… O ancora dobbiamo essere tolleranti perchè provengono da paesi in guerra civile, pulizie etniche e scuse similari?
E visto che ho tirato in ballo i documenti vorrei mettere un’ altra pulce nell’ orecchio.
La maggioranza di costoro che quì vengono a cercare di vivere con quello che noi “dovremmo elemosinare compassionevolmente loro”, vengono da realtà dove il numero di auto pro capite è all’ opposto di quello che è per noi “europei capitalisti da tartassare”: se da loro auto ve ne sono pochissime … come mai appena arrivano quì hanno tutti la patente e scorrazzano a provacare miriadi di incidenti (per valutare seriamente la cosa andare sui siti delle assicurazioni)?
Non è che molte patenti sono tipo “fai da te” e dato che spesso sono scritte in caratteri e modi diversi dai nostri si approfittano della nostra benevolenza … poichè non capendo bene cosa è scrito e per non dimostrarci ignoranti lasciamo correre? …