
Chiesa di Bagno di Piano chiusa per inagiblità dopo il sisma del 2012 che colpito una gran parte il territorio del Comune di Sala Bolognese . Evidenti gli sprangamenti alle porte della Chiesa e la piccola cupola di telo dove attualmente si celebrano le liturgiue della Messa !
Bagno di Piano (BO) – (di Marco RabbonI) Non tutti sanno che l’Arcangelo Michele e Patrono di piccole Parrocchie come quella della frazione di Bagno di Piano nella bassa bolognese nel Comune di Sala Bolognese ma, anche d’importanti comunità religiose come quella di Cento della Basilica di San Biagio. L’arcangelo Michele e una figura importante nella storia della cristianità e della Bibbia. Di Lui si dice che, pur sedendo al fianco di Satana non aderì alla cospirazione contro Dio mossa proprio da Satana che aveva ambizioni di prendere il posto di Dio. In questo modo si salvo dal precipizio negli inferi e dall’inferno dove alcontrario caddè Satana e le sue schiere di anfgeli neri ! Da questo momento Michele è sempre raffigurato come un agelo con l’armatura e la spada tratta a difesa di Dio e il male schiacciato sotto i piedi
Bagno di Piano di Sala Bolognese (BO) A Sala Bolognese, nella frazione di Bagno di Piano la chiesa di San Michele Arcangelo offre un’interessante opportunità di visita. La chiesa,risalente al 1521, custodisce due importanti dipinti attribuiti a Francesco Francia e Antonio Maria Crespi. Intorno ai dipinti sono disposti i misteri del rosario di scuola carraccesca.

Basilica di San Biagio in Corso Ugo Bassi a Cento le origini risalgono attorno all’anno mille ! Inagibile dal Maggio 2012 dopo il sisma!
La Basilica Collegiata di San Biagio riveste il ruolo di chiesa principale, ma anche di luogo di culto più antico della città di Cento. Eretta con tutta probabilità anteriormente all’anno 1000, originariamente si trattava di un sobrio oratorio poi ingrandito e ristrutturato in più riprese. La conformazione attuale è pero il risultato di un’integrale ricostruzione della Collegiata per mano dell’architetto bolognese A.Torreggiani a cui fu commissionato l’intero progetto di ristrutturazione. Infatti, fra il 1730 e il 1745 la struttura venne rivista in linee semplici e funzionali, a parte il prospetto che rimase sfortunatamente incompleto. Internamente la Basilica Collegiata di San Biagio presenta una pianta suddivisa in tre navate, un transetto e una spaziosa abside a cui venne conferito un misurato stile barocco lasciando comunque trasparire un’influenza rinascimentale ancora presente. La planimetria a croce latina è peculiare per la presenza di una cupola ellittica all’incrocio fra transetto e navata maggiore. L’apparato decorativo formato da stucchi e ornamenti in marmo riescono a creare un incantevole effetto scenico. Di grande valore le opere d’arte custodite nelle cappelle laterali, alcune delle quali si trovavano in precedenza nella vecchia Collegiata. Vale la pena menzionare i dipinti di artisti quali Bartolomeo Cesi, Domenico Mona, Marcello Provenzali, Lorenzo Zucchetta e Antonio Rossi ma un cenno speciale va offerto a Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino soprattutto per la sua tela di San Carlo Borromeo in preghiera datato 1614 circa. Di recente è stata scolpita dall’artista Mauro Mazzali un’imponente fontana con San Michele Arcangelo che uccide il drago nella piazza di fronte alla Basilica.