CENTO (FE) 29/04/22 ( NOTA STAMPA ELBORAZIONE DI MARCPO RABBONI) CREDEM, L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2021: UTILE A 352,4 MILIONI DI EURO, DIVIDENDO 0,3 EURO PER AZIONE!
● Oltre 100 milioni di euro complessivi di dividendi;
● miglior utile netto della storia del Gruppo, in crescita del 74,8% rispetto
al 2020;
● tutti i principali aggregati in forte crescita: prestiti +13,2%, raccolta
+14,3%, oltre 140 mila nuovi clienti;
● tra le migliori banche europee per solidità (CET1 ratio a 13,7%);
● nominato il Collegio Sindacale per gli esercizi 2022-2024;
● conferito a Deloitte S.p.A. l’incarico di revisione legale per gli esercizi
2023-2031;
● approvato il piano di acquisto azioni proprie finalizzato alla copertura
del piano di compensi 2022 (avvio soggetto ad autorizzazione
dell’Autorità di Vigilanza);
● nel 2021 il Gruppo ha confermato il proprio impegno verso la
sostenibilità economica, sociale ed ambientale che trovano evidenza
nella Dichiarazione Non Finanziaria recentemente pubblicata.
L’Assemblea degli Azionisti di Credem, presieduta da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, ha
approvato in data odierna, in sede ordinaria, il bilancio 2021. Il Gruppo, anche in uno scenario
economico e sociale profondamente segnato dalla pandemia, ha confermato la costante
redditività, la qualità dell’attivo e la solidità ai vertici del sistema in Italia ed in Europa, a
vantaggio di clienti, azionisti, dipendenti e collettività. Gli importanti risultati raggiunti hanno
consentito di distribuire un dividendo di 0,3 euro per azione. Il monte dividendi complessivo
è pari a circa 102,3 milioni di euro e porta ad oltre 500 milioni di euro i dividendi distribuiti
negli ultimi dieci anni(1)
. La cedola sarà messa in pagamento a partire dal 18 maggio 2022 con
stacco il 16 maggio 2022 e record date il 17 maggio 2022.
L’Assemblea ha inoltre nominato con il sistema del voto di lista, il Collegio Sindacale per gli
esercizi 2022-2023-2024. I Sindaci nominati sono: Anna Maria Allievi, Presidente (lista di
minoranza), Giulio Morandi, Sindaco Effettivo (lista di maggioranza), Maria Paglia, Sindaco
Effettivo (lista di maggioranza), Maurizio Bergomi, Sindaco Supplente (lista di maggioranza)
e Stefano Fiorini, Sindaco Supplente (lista di minoranza).
L’Assemblea ha anche proceduto alla nomina del soggetto incaricato della revisione legale,
approvando la proposta motivata del Collegio Sindacale e conferendo il relativo incarico a
Deloitte S.p.A. per il periodo 2023-2031.
Nel rispetto delle disposizioni vigenti e dei limiti normativi, l’Assemblea ha altresì approvato
il piano di acquisto azioni proprie finalizzato alla copertura del piano di compensi 2022 dei
manager del Gruppo Credem rientranti nel perimetro del personale più rilevante. Il piano in
questione, a cui potrà essere data esecuzione una volta che sia pervenuta l’autorizzazione
richiesta alla competente Autorità di Vigilanza, ha ad oggetto l’acquisto di n. 1.500.000 azioni
Credito Emiliano S.p.A.
“Il 2021 è un anno che resterà impresso nella storia del Gruppo per l’ottenimento del miglior
risultato in termini di redditività dalla nascita dell’istituto oltre 110 anni fa. Tale obiettivo è
stato raggiunto grazie all’impegno ed alla dedizione di tutte le persone che continuano ogni
giorno a rappresentare la forza ed il cuore del nostro Gruppo”, ha dichiarato Lucio Igino Zanon
di Valgiurata, Presidente Credem. “Abbiamo continuato nel nostro percorso di investimenti
ponendo sempre maggiore attenzione a tematiche sociali, economiche ed ambientali,
lavorando affinché questi aspetti, che governeranno senza alcun dubbio le future evoluzioni
del business, siano parte del nostro patrimonio culturale e professionale. La solidità del Gruppo
è stata riconosciuta ancora una volta ai vertici del sistema bancario europeo grazie al lavoro
svolto sulla qualità e la diversificazione del business; questo ci garantirà di poter navigare in
sicurezza nel contesto che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni”, ha concluso Zanon.
IL 2021 IN SINTESI
In un contesto economico e finanziario ancora complesso, il Gruppo ha continuato a creare
valore con una forte attenzione su sostenibilità, innovazione e persone. L’utile netto
consolidato(2) è pari a 352,4 milioni di euro, in crescita del 74,8% rispetto al 2020 e
rappresenta il miglior risultato della storia del Gruppo. L’utile è stato influenzato
positivamente dalla contabilizzazione degli effetti della fusione per incorporazione della Cassa
di Risparmio di Cento (badwill).
Nel 2021 il Gruppo ha proseguito con decisione nel sostegno a famiglie ed imprese, così da
supportare la fase di ripresa, con i prestiti(3) che hanno raggiunto quota 33,2 miliardi di euro
(+13,2% rispetto al 2020). I mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 1,9
miliardi di euro (+1,2% rispetto allo scorso anno). Contestualmente, i clienti hanno
confermato la propria fiducia nella capacità del Gruppo di tutelare e valorizzare i propri
risparmi con una raccolta complessiva da clientela(3) in progresso del 14,3% a/a a 90,3 miliardi
di euro. In particolare, la raccolta gestita si attesta a 35,3 miliardi di euro (+18% a/a), mentre
la raccolta assicurativa raggiunge 8,7 miliardi di euro (+11% a/a). I premi legati a garanzie di
protezione vita e danni raggiungono i 67,3 milioni di euro (+4%). I nuovi clienti(4) acquisiti nel
2021 sono stati oltre 140 mila, anche per l’acquisizione di CR Cento, raggiungendo un totale
di circa 1,3 milioni.
Il Gruppo Credem, inoltre, è risultato l’istituto più solido a livello europeo tra le banche
commerciali a seguito della pubblicazione da parte della Banca Centrale Europea, dei dati
relativi ai requisiti patrimoniali (SREP) delle 115 banche rilevanti vigilate direttamente
dall’autorità di Francoforte. In particolare, il requisito di Pillar 2 (P2R) per il Gruppo Credem è
pari all’1% per il 2022 e si colloca al livello migliore in Italia ed al primo posto in Europa tra le
banche commerciali (vedi dati pubblicati sul sito di BCE). Il requisito di Pillar 2 discende
dall’analisi annuale svolta dalla BCE (SREP – Supervisory review and evaluation process) che
ha così confermato la solidità del modello di business e dei presidi di gestione dei rischi di
Credito Emiliano. Tale risultato è per il Gruppo motivo di grande orgoglio anche perché è un
riconoscimento al sistema Paese e costituisce un’importante garanzia per la clientela, gli
azionisti, i dipendenti e più in generale per il tessuto economico e sociale con cui la banca
intrattiene rapporti. Conseguentemente il requisito patrimoniale complessivo(5), che indica il
livello minimo di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal Gruppo ed a tutela dei
risparmiatori, per il 2022, ammonta a 7,56% per quanto riguarda il CET 1 ratio. I requisiti per
il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente fissati a 9,25% e 11,5%. A fine
2021, tutti i coefficienti patrimoniali del Gruppo sono ampiamente superiori ai requisiti. In
particolare il CET1 Ratio a livello di Credemholding (perimetro di vigilanza)(6) è pari a 13,7%
con un buffer rispetto al requisito SREP, tra i più ampi del sistema, e pari ad oltre 600 basis
point.
Gruppo Credem – 10 anni di crescita
2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Crescita
10 anni
Utile netto
(mln euro) 121,2 115,9 151,8 166,2 131,9 186,5 186,7 201,3 201,6 352,4 +190,8%
Margine
Intermediazione
(mln euro)
971,2 995,3 1.068 1.127 1.106 1.148 1.157 1.204,5 1.202,1 1.336,7 +37,6%
Impieghi
(mln euro) 19.948 19.938 21.508 22.649 23.687 24.720 25.497 26.684 29.299 33.156 +66,2
Raccolta
(mln euro) 52.095 55.369 62.801 69.254 73.989 79.023 76.995 84.559 92.062 90.304 +73,3%
CET1 Ratio 9,4% 9,9% 11,1% 13,5% 13,2% 13,7% 12,7% 13,5% 15,59% 13,7%
+430 punti base
Dividendo
(euro per azione) 0,12 0,12 0,15 0,15 0,15 0,2 0,2 –(*)– 0,2 0,3 +150%
Persone 5.604 5.609 5.763 5.899 6.068 6.140 6.195 6.202 6.219 6.608 +17,9%
(*) dividendo non distribuito a seguito di indicazioni BCE valevoli per tutto il sistema bancario
SOSTENIBILITÀ (Dichiarazione Non Finanziaria)
E’ stata recentemente pubblicata la “Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria”, un
documento strutturato ed organico che rappresenta le attività ed i risultati in ambito di
sostenibilità sociale, ambientale ed economica che il Gruppo ha posto in essere nel corso del
2021. Più in dettaglio, le attività svolte nel 2021, che hanno consentito di contribuire al
raggiungimento di 11 dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030
(Sustainable Development Goals – SDGs) mediante lo sviluppo di un piano strategico di
sostenibilità definito nel 2019, sono sintetizzate in quattro macro aree in linea con i principi
individuati dal World Economic Forum (organizzazione internazionale indipendente nata per
promuovere il progresso economico sostenibile e lo sviluppo sociale) per favorire la
misurazione e rendicontazione del valore sostenibile delle organizzazioni.
Per quanto riguarda i principi di governance (Principles of Governance) nel 2021 è stata
raggiunta la completa parità di genere nel Consiglio di Amministrazione, sono cresciuti i
partecipanti alle attività di stakeholder engagement ed il numero di sessioni di formazione del
board su temi ambientali, sociali e di governance. E’ stata inoltre implementata la
regolamentazione interna ed attribuita al Consiglio di Amministrazione la facoltà di
promuovere e definire l’attività di coinvolgimento degli interlocutori chiave del Gruppo ed è
stato costituito il Comitato Manageriale di Sostenibilità. E’ stata infine attribuita al Comitato
endoconsiliare Rischi di Gruppo una delega specifica sulla sostenibilità per supportare il
Consiglio di Amministrazione nel presidio dei rischi climatici e nell’analisi del report di
sostenibilità.
Nell’ambito delle attività per la tutela del pianeta (Planet) rispetto al 2019 il Gruppo ha
ridotto i consumi energetici interni all’organizzazione e le relative emissioni di tipo sia diretto
sia indiretto. Sono stati ridotti anche i consumi energetici esterni all’organizzazione e le
emissioni riconducibili ad attività aziendali, ma provenienti da fonti non di proprietà o non
controllate dalla Banca. Inoltre il Gruppo ha continuato ad acquistare energia elettrica
proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili e dotata di garanzia d’origine, utilizza il 100%
di carta riciclata e smaltisce tramite riciclo il 100% dei rifiuti provenienti da toner e carta.
Per quanto riguarda le Persone (People) nel 2021 il Gruppo ha ottenuto per il sesto anno
consecutivo la certificazione Top Employer che attesta le migliori condizioni di lavoro per i
dipendenti e per il secondo anno consecutivo il riconoscimento Equal Salary per l’equità
retributiva tra donne e uomini. E’ proseguita inoltre la forte diffusione del lavoro agile che ha
raggiunto la quasi totalità delle persone del Gruppo.
Significativi infine i risultati in termini di progresso economico, tecnologico e sociale
(Prosperity) con l’incremento del numero dei clienti di Credem e di Banca Euromobiliare
rispetto al 2020, oltre al forte aumento gli asset dei clienti gestiti dal Gruppo in prodotti di
investimento sostenibili. Importante anche lo sviluppo delle iniziative di educazione
finanziaria organizzate dal Gruppo.
In conformità alle disposizioni di vigilanza in materia, l’Assemblea ha approvato anche la
politica di remunerazione di Gruppo attuata nel 2021 e quella proposta per il 2022 che
definisce i principi e le caratteristiche dei programmi di remunerazione a favore degli
esponenti aziendali, dei dipendenti e dei collaboratori della Banca e delle Società del Gruppo,
così come l’aumento del rapporto tra la componente variabile e quella fissa della
remunerazione individuale per 2 Persone della Controllata CPE – Credem Private Equity. Sono
stati inoltre approvati i piani di compensi basati su azioni rivolti al personale più rilevante e il
piano di buy back al servizio di questi, i cui dettagli sono stati oggetto di comunicazione il 18
marzo e sono consultabili sul sito www.credem.it. Nello specifico, i sistemi di remunerazione,
in linea con i valori, le strategie e gli obiettivi aziendali di lungo periodo, risultano collegati con
i risultati aziendali, coerenti con i livelli di capitale e di liquidità necessari a fronteggiare le
attività intraprese e, in ogni caso, tali da evitare incentivi distorti che possano indurre a
violazioni normative o ad un’eccessiva assunzione di rischi per la Banca e il Gruppo.
All’interno del contesto politico ed economico che si è delineato a seguito dello scoppio della
guerra in Ucraina, il Gruppo, anche in relazione al richiamo di attenzione diramato dalla
CONSOB lo scorso 18 marzo, ipotizza nel breve termine impatti contenuti sulla situazione
finanziaria e sui risultati economici, anche alla luce delle caratteristiche di alta qualità
dell’attivo. Il Gruppo ha già posto in essere le misure necessarie per presidiare la qualità
dell’attivo, attraverso meccanismi di segmentazione della clientela e dei relativi livelli di
rischiosità in relazione alla maggior esposizione della clientela stessa nei settori più colpiti.
Non si esclude tuttavia, nel breve termine, la possibilità di un limitato incremento del costo
del credito, così come si ipotizza che il margine commissionale possa essere sottoposto a
eventuali stress per l’accentuarsi della volatilità sui mercati. Gli impatti economici, in ogni
caso, potrebbero essere mitigati da azioni parzialmente compensative, senza ripercussioni
pesanti sui livelli di redditività e sul mantenimento della solidità del Gruppo. Nel medio
periodo, gli effetti negativi dovrebbero essere totalmente riassorbiti, preservando le linee
guida strategiche di sviluppo del Gruppo. Le ripercussioni dello scenario sulle principali
grandezze economiche e patrimoniali saranno revisionate trimestralmente anche con
modalità progressivamente più analitiche in funzione di una auspicata maggior stabilità delle
informazioni macroeconomiche disponibili. La durata del conflitto è sicuramente il principale
elemento di incertezza che potrà determinare anche successivi aggiornamenti dello scenario
e conseguenti rimodulazioni degli impatti sul Gruppo.
Il sottoscritto Paolo Tommasini, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Credito Emiliano S.p.A.,
dichiara, ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del D.Lgs. 58/98 “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”, che
l’informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
***
Ulteriori informazioni su Credem e sulle società del gruppo sono disponibili sul sito Internet www.credem.it e nella sezione Investor Relation
è presente una presentazione di commento ai risultati consolidati al 31 dicembre 2021.
(*) INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
Il Gruppo Credem utilizza alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) al fine di trasmettere in modo più efficace le informazioni
sull’andamento economico e finanziario. Al seguente link è presente un documento che illustra contenuto e criterio di determinazione
di ogni singolo IAP utilizzato, nonché una riconciliazione con le voci degli schemi di bilancio adottati e le relative note di commento.
UN GRAZIE SPECIALE AI NOSTRI PREZIOSI SPONSOR