Le Carducci sono “perfettamente agibili”. Chiusa la diatriba – In data 30/1/2013 su questo sito avevamo pubblicato un articolo riguardo le scuole Carducci e il dirottamento dei suoi seggi, per le elezioni politiche 2013, in un’altra scuola. Questo articolo non è stato scritto da noi, bensì raccoglieva voci di genitori con figli in quella scuola, i quali si chiedevano per quale motivo venissero dirottati quei seggi dato che non era stato specificato il motivo per ogni scuola. Invito a leggere, o magari rileggere, quell’articolo per capire i toni e le figure prese in questione.
Il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo, senza fare nomi, ci veniva chiesto di “sospendere” l’articolo perché poteva ledere l’immagine della scuola in quanto le Carducci sono totalmente agibili e non c’è alcun motivo di creare allarmismo. Le questioni sono due. Primo, sospendere un articolo non vuole dire niente, se si intendeva cancellarlo abbiamo optato per lasciarlo pubblico in quanto non aveva senso toglierlo. Secondo, l’articolo raccoglieva voci di genitori preoccupati non la faziosità di qualche scrittore di Taccuino Centese. Quale immagine si andava a rovinare?
In data 1/2/2013 sul sito del comune appare una nota stampa di qualche riga dal titolo: “Precisazioni su spostamento dei seggi dalla scuola Carducci”. Nel comunicato si fa chiaramente riferimento a noi, andate a leggere, e si dice che la scuola in questione è “perfettamente agibile”. Lo spostamento è stato deciso “per motivazioni di ordine organizzativo e logistico”.
Quello che non pare vero sono le ultime due righe della nota stampa. Si legge: “E’ una precisazione non necessaria ma che si è resa opportuna a seguito di un approccio giornalistico che rischia di minare la serenità di genitori e alunni, con supposizioni senza fondamento”. Se uno si fosse andato a leggere con calma l’articolo su Taccuino Centese avrebbe letto questo: “Il fatto che non è stato specificato il motivo preciso per ogni scuola, che può sembrare banale, ma non lo è per i più, trova molte preoccupazione tra i genitori che si domandano, a questo punto, se le scuole Carducci siano sicure o meno”. Chiaro ora? La realtà è che la serenità dei genitori era già minata e proprio le loro preoccupazioni sono state raccolte in un articolo. Tutto qui.
Poi nella nota stampa del comune si continua, come ultima frase. “Si invita pertanto a non alimentare polemiche, divulgando notizie senza aver effettuato le opportune verifiche“. Ripeto: non era una notizia, erano voci di genitori preoccupati.
Forse la realtà è una. Gestire una situazione come quella del terremoto è una cosa che va provata, nessuno fino a quando non la prova può dire “capisco il sindaco” oppure, con senso critico, “ma cosa sta facendo?”. Ogni volta che siamo andati con la telecamera ad eventi sul terremoto per intervistare il sindaco di Cento mi chiedevo sempre come potesse reggere una situazione del genere, tutti contro e mai una decisione accolta bene. Probabilmente, però, si farebbe meglio a prendere questi nostri articoli come costruttivi e non lesivi all’immagine di qualcuno o di qualcosa perché non c’è nessuna immagine da distruggere, c’è da dare risposte in tutta tranquillità. Come diamo spazio ai genitori delle Carducci, saremmo ben lieti di dare spazio a chiunque del comune volesse dare risposte in un totale clima costruttivo. Bisogna finirla di pensare che un giornale serve sempre e comunque a creare polemiche. Chiuso.
di Nicolò Rabboni