CENTO 03/03/17 (LA REDAZIONE) I sottoscritti Aproniano Tassinari – in qualità di Presidente della Partecipanza Agraria di Cento, Sandro Balboni – Vice Presidente, Raffaele Gilli e Massimo Pirani quali Magistrati e Renato Borgatti, Alfredo Cristofori, Bruno Casoni, Fabio Ferioli e Corrado Borgatti quali Consiglieri, ritengono doveroso precisare riconfermare alcuni fatti importanti che sono accaduti di recente per tranquillizzare tutti i capisti circa il corretto comportamento tenuto ed il più stretto e puntuale rispetto di tutte le norme statutarie. Ci riferiamo, in particolare, all’avvenuta approvazione del bilancio di previsione relativo al corrente anno. Al momento della votazione, avvenuta il 21 dicembre 2016, erano presenti 14 consiglieri, e quindi il Consiglio era validamente costituito; cinque consiglieri sisono astenuti e nove hanno espresso voto favorevole e pertanto il bilancio deve ritenersi correttamente approvato. Per completezza di informazione precisiamo che lo Statuto, all’art. 14, dispone che le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei votanti computandosi, ai fini della maggioranza, le schede bianche e non leggibili. La maggioranza richiesta è quindi quella dei votanti e non quella degli aventi diritto al voto ed ogni altra e diversa interpretazione è infondata, volutamente capziosa e comunque errata. Il consigliere Gallerani ha sostenuto che la delibera di approvazione del bilancio non sarebbe stata approvata perché mancava la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto ma è evidente che dice
una cosa non vera e che mente sapendo di mentire e la prova di questo emerge dal fatto che in un suo articolo ha riportato il contenuto della richiamata previsione dello Statuto (art. 14) che contraddice il suo giudizio e, pertanto, delle due l’una. O non è in grado di comprendere la lingua italiana e quindi non ha capito che la maggioranza richiesta si riferisce al numero dei votanti e non a quelli che hanno diritto di voto, oppure l’ha capito ma cerca dolosamente di gettare discredito all’Ente procurando solo un ingiustificato e grave allarme ai partecipanti che, al contrario, devono sapere che sono rappresentati da una maggioranza che applica scrupolosamente tutte le disposizioni normative per la miglior tutela dei loro diritti. Da ultimo, vorremmo aggiungere che risultano totalmente infondate anche le altre accuse rivolte dal Gallerani alla maggioranza, della quale peraltro faceva parte, circa l’annoso problema delle donne in Partecipanza. Questo è un tema importante che ci sta molto a cuore e che sarà portato alla discussione e decisione della prossima assemblea dei partecipanti perché una così importante modifica dello Statuto e delle secolari tradizioni del nostro Ente non è di competenza della Magistratura né del Consiglio. Al momento ci sono stati solo degli incontri preparatori per trattare l’argomento sotto tutti i più diversi aspetti e prossimamente verrà aperto un sereno dibattito per formulare diverse proposte che corrispondono alle molteplici sensibilità che già si sono manifestate. Precisiamo in ogni caso che per quanto ci riguarda la maggioranza è decisa a portare in Assemblea le proposte di apertura alle donne che verranno indicate.