Il fatto – Oggi, mercoledì 19 giugno, alle 19, ci sarà una seduta ordinaria del consiglio comunale di Cento. Molti gli ordini del giorno, tra cui la modifica del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale stesso. La giunta propone di cambiare diversi articoli del regolamento: il 15, 16, 18, 24 e 50. Potrebbe essere normale che qualcuno si domandasse: “e allora?”. Il problema viene sollevato dal capogruppo della Lega Nord, Lorenzo Magagna, che si è soffermato sull’articolo 50 denominato “Contenuto delle interrogazioni“; regolamenta l’interrogazione consigliare, quando va fatta, come deve essere fatta, come bisogna fare per avere risposta, scritta o vocale, dal sindaco o dall’assessore preposto e via dicendo.
Le modifiche all’articolo – Procediamo per gradi, prima ti mostro l’articolo non modificato e le modifiche proposte. Poi, le contestazioni di Magagna.
Art. 50 (senza le modifiche)
Contenuto delle interrogazioni1. L’interrogazione consiste in una domanda presentata per iscritto al Sindaco o all’Assessore per sapere se un fatto sia vero, se una qualche informazione sia pervenuta o sia esatta, se il Sindaco o l’Assessore intenda comunicare al Consiglio notizie od esibire documenti, abbia preso o intenda prendere qualche provvedimento su questioni determinate di competenza dell’amministrazione comunale o, comunque, per sollecitare informazioni sull’attività dell’amministrazione comunale.
2. L’interrogazione deve essere formulata in modo chiaro, conciso ed in termini espliciti.
3. Alla interrogazione viene data risposta, in forma scritta, eventualmente anticipata in seduta consiliare. Tale risposta deve pervenire comunque, entro 30 giorni dalla data di presentazione dell’interrogazione o, in caso di mancata risposta, al più tardi nel corso della seconda seduta consiliare utile successiva alla scadenza del suddetto termine senza discussione.
4. Il Sindaco o l’Assessore delegato per materia, possono dare risposta verbale immediata all’interrogazione urgente presentata durante la seduta, se dispongono degli elementi necessari. In caso contrario ne prendono atto e si impegnano a rispondere alla interrogazione presentata dal Consigliere, entro 30 giorni dalla data di presentazione, nel corso della prima seduta consiliare utile successiva, anche se posteriore alla scadenza del suddetto termine.Art. 50 (con le modifiche, le sottolineature sono le modifiche)
Contenuto delle interrogazioni1. L’interrogazione consiste in una domanda presentata per iscritto al Sindaco o all’Assessore per sapere se un fatto sia vero, se una qualche informazione sia pervenuta o sia esatta, se il Sindaco o l’Assessore intenda comunicare al Consiglio notizie od esibire documenti, abbia preso o intenda prendere qualche provvedimento su questioni determinate di competenza dell’amministrazione comunale o, comunque, per sollecitare informazioni sull’attività dell’amministrazione comunale.
2. L’interrogazione deve essere formulata dal Consigliere proponente in modo chiaro, conciso ed in termini espliciti.
La medesima interrogazione non potrà essere riformulata da altro Consigliere in caso di assenza del proponente.
3. Il Sindaco o l’Assessore delegato per materia, se dispongono degli elementi necessari, possono dare risposta verbale immediata all’interrogazione presentata durante la seduta; in tale ipotesi non verrà fornita risposta in forma scritta. Nel caso invece in cui il Sindaco o l’Assessore delegato non dispongano degli elementi necessari per la risposta, si obbligano a rispondere verbalmente all’interrogazione nel corso della prima seduta consiliare successiva.
4. Qualora l’interrogazione venga formulata da più Consiglieri, si procederà a fornire risposta con le modalità e nei termini suddetti anche in presenza di uno solo dei firmatari.
5. Alla interrogazione con risposta scritta viene data risposta entro 30 giorni dalla data di presentazione della stessa. In caso di mancata risposta, per motivi di forza maggiore, la stessa potrà avvenire entro un termine non superiore ad ulteriori 30 giorni dalla data di presentazione dell’interrogazione.
6. In apposita sezione del sito istituzionale dell’Ente, le interrogazioni presentate e relative risposte, trovano adeguata pubblicità.
In pratica, verrebbero abrogati il comma 3 e 4 dell’articolo 50 che verrebbero sostituiti.
Le proteste della Lega Nord – Ma veniamo alle contestazioni di Magagna. “Abbiamo avuto il terremoto, abbiamo una crisi economica che non accenna a terminare abbiamo decine di problemi, ma a Cento la giunta Lodi cosa pensa bene di fare? Di cambiare il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale […]“. Il capogruppo leghista continua spiegando i cambiamenti che non gli stanno bene: “Hanno deciso che se un consigliere vuole una risposta scritta ad una propria interrogazione non può più presentarla in consiglio comunale, dovrà protocollarla e dovrà aspettare 30 giorni più altri 30 per motivi di forza maggiore per avere la risposta scritta. Se un consigliere vuole una risposta immediata deve presentare l’interrogazione in consiglio comunale, il sindaco o l’assessore preposto daranno risposta verbale, quindi la faccenda finisce lì senza la risposta scritta. Non si calcola che, spesso, verbalmente vengono date risposta parziale, se non addirittura completamente fuori argomento. Naturalmente esisterà il file con la risposta, però anche qui può capitare, come già evidenziato in passato per alcuni file delle registrazioni in streaming del consiglio comunale, che i file si corrompano e addio alle risposte delle interrogazioni“.
La Lega Nord ritiene che questo è un vero e proprio “depotenziamento a uno dei pochi strumenti che l’opposizione ha a sua disposizione“. Vedremo stasera cosa succederà in consiglio comunale, che trasmetteremo anche su Taccuino Centese.
La redazione