Premessa – Prima delle vacanze estive, questo giornale vuole fare una riflessione sul corso politico centese e, ancora più precisamente, intendiamo fare alcune osservazioni su alcuni errori di comunicazione da parte della giunta comunale.
La comunicazione – Dopo aver partecipato alle ultime tre riunioni pubbliche (prima, seconda e l’ultima a Casumaro), l’impressione finale è stata davvero scioccante. In origine, sono riunioni che dovrebbero servire a creare un confronto civile tra amministrazione comunale e cittadini affinché vengano schiariti gli attriti e si possa creare una collaborazione stretta per il bene della città. In realtà, ne viene fuori un miscuglio di imboscate alla giunta e, viceversa, un senso di inutilità da parte del cittadino che, finita la riunione, se ne va chiedendosi: “ma se le nostre proposte non vengono accolte, che cosa sono venuto/a a fare?“.
Tutte, persino la riunione sulla raccolta porta a porta, hanno trovato qualche critica da parte dei presenti. Perché? Senza alcuna presunzione da parte nostra, pare che questo sia un errore di comunicazione da parte della giunta. Se una riunione viene indetta con lo scopo di spiegare un determinato progetto alla cittadinanza, le questioni sono due:
- o lo spiego e saluti a tutti;
- oppure, se lascio la possibilità di fare domande dicendo che verranno accolte le proposte, poi le devo accogliere come tali e farle rientrare nel progetto.
Invece, come è normale che sia, accogliere le proposte di qualcuno a progetto già iniziato è durissima e tutto viene visto agli occhi dei cittadini come una grossa presa in giro.
Quindi, viene in mente, qualora la giunta intendesse allietare un po’ le critiche che piovono, che un cambio di rotta nella comunicazione sarebbe un gran passo in avanti. Qualche esempio?
- Nel primo caso sopracitato, il sindaco o gli assessori interessati, con i tecnici e tutte le persone toccate, potrebbero fare un video, da pubblicare sul sito del comune, dove spiegano il progetto e cercano di togliere ogni dubbio ai cittadini;
- nel secondo caso invece, se la giunta vuole costruire un progetto anche grazie all’aiuto dei cittadini, le riunioni pubbliche sono utilissime ma le proposte, quelle serie, vanno accettate o almeno valutate. Sicuramente, se tra il cittadino e la giunta si instaurasse, in quel momento, un clima costruttivo, non solo di risposta alle domande, tutti uscirebbero dalla stanza più contenti.
Il resto – Dal sisma è passato ormai più di un anno e della ricostruzione si può già notare qualcosa. I cittadini sono più attenti di quello che si crede, soprattutto sulle promesse riguardo le date di completamento dei cantieri. Anche qui c’è da stare attenti, sui social network la gente mormora perché le date non vengono rispettate. Il cantiere in piazza, il problema delle scuole, l’antenna a Casumaro e via dicendo. Di gatte da pelare ce ne sono, ma è normale: il problema è come lo si fa.
La redazione
L’Amministrazione non ascolta i cittadini
Molti i casi di richieste e segnalazioni rimaste senza risposta resta il fatto che per i cittadini (e anche per i consiglieri comunali) e’ difficile ottenere delle risposte da questa Amministrazione.
Che cosa devono fare i Cittadini per essere ascoltati da quest’Amministrazione Comunale?
La domanda nasce spontanea visto che, per l’ennesima volta, le voci di abitanti ,commercianti e l’associazione tutela del consumatore che rappresenta i cittadini che vogliono essere tutelati, non sono state prese in considerazione da questa amministrazione comunale.Lo afferma il responsabile dell’Associazione tutela del consumatore Antonino Barbagallo che stigmatizza l’atteggiamento di quest’amministrazione comunale nei confronti dei cittadini di Cento, in quanto prese di posizioni unilaterali non servono a costruire una politica a favore della collettività e a creare benessere sociale. La politica dovrebbe mettersi al servizio del cittadino, ascoltarlo per comprendere quali siano le priorità da affrontare per creare ricchezza per tutti.
Non mi piace e non è mia consuetudine postare certi commenti.
Il signor Barbagallo ha pienamente ragione in tutto quello che dice ma forse pecca un tantino di ingenuità se spera che con un piccolo commento si possa iniziare a cambiare un sistema … quasi da definirlo un regime … che nulla ascolta se non proviene da chi lo appoggia senza mai chiedere perché o percome … tenendo pure conto che questo sistema va avanti da sempre anche se le precedenti amministrazioni hanno avuto anche altri colori e tendenze.
Spero che la prossima volta si stia tutti più attenti a chi appoggiare e dove apporre la croce per non ritrovarci … come dopo diversi cambi di amministrazione … sempre al punto di partenza.
Al punto di partenza un po’ per tutto … visto che Cento è rimasta indietro di decenni rispetto ad altri comuni con problemi simili ai suoi … e poi stavolta ci mancava solo il terremoto a scombussolare una già fragilissima stabilità.
Tutte le amministrazioni e di tutti i colori o tendenze possono andare bene quando ascoltano ed assieme ai cittadini (anche chi non li ha votati) risolvono i problemi seri e reali ma sembra che a Cento questa regola non valga ne con gli attuali e nemmeno con i precedenti visto che chiunque ne prenda il posto si ritrova a dover risolvere problemi decennali perché chi vi era prima non è stato seriamente in grado di risolverli e li ha lasciati in eredità ai posteri.
Poi sarebbe ora che i partiti e le formazioni che appoggiano e simpatizzano per l’ amministrazione che è in carica in un determinato periodo storico(e questo vale per tutti compresi passati e futuri) tralasciassero certi discorsi e commenti sia verbali che sulla stampa per dissuadere o peggio cercare di zittire o dissuadere chi non la pensa come loro, perché i tempi sono cambiati e la moltitudine non ha più paura dei “mangiabambini” a chiacchiere … che poi spesso si sono dimostrati di ben altra pasta nella vita reale.