Cento – Dopo aver scoperto che un’altra azienda ha chiesto di poter ricercare idrocarburi in località Ponte del Diavolo, Ferrara, e aver avviato la procedura di Via presso la regione Emilia Romagna, il gruppo No Triv di Cento ha reagito scrivendo una lettera di chiarimenti al presidente della regione Vasco Errani, Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle attività produttive, e a Paolo Gazzolo, della sicurezza Territoriale.
“Considerato che – si legge nella suddetta interrogazione – la Regione ha bloccato tutte le nuove attività di ricerca, nell’area del cratere, in attesa del parere della commissione ichese, la richiesta di Aleanna R. (la società richiedente) riguarda una zona distante alcuni Km dal confine di cui sopra, tutta la nostra Provincia – e non solo – è assediata da richieste di perforazioni, di questo passo, dire che diventeremo una provincia “gruviera” è dire poco, il territorio in oggetto – fuori e dentro il cratere sismico – sta già scontando numerosi disagi e problemi e la cittadinanza non ha bisogno di altri problemi, ma solo di certezze“, hanno spiegato nella lettera quelli del gruppo centese.
Per tutto ciò, i No Triv di Cento chiedono a Errani: “Per quale motivo è stata avviata la procedura V.I.A. regionale per il permesso “ponte del diavolo”? A nostro parere, si sta veramente oltrepassando ogni limite, ora è giunto il momento di prendere in considerazione ogni tipo di precauzione“, hanno poi concluso.
Infine, il gruppo, tramite il suo portavoce Nelson Zagni, intende far sapere a tutti i proprietari terrieri che “possono dire no alle perforazioni, perché avvengono in proprietà privata. Se invece lasciano fare, e le società ricercatrici trovano idrocarburi, allora non ci sarà più la possibilità di opporsi“.
Penso che il consenso alla VIA sia stato dato perchè PONTE DEL DIAVOLO sara’ fuori cratere, ma l’area interessata alla ricerca di idrocarburi inizia a POROTTO e si estende verso est; ora mi chiedo se il SISMA, che si fatto sentire anche ieri sera con epicentro a Mirabello, è informato del fatto che non puo’ arrivare a Porotto!!!???..
Certo che è informato! Infatti si ferma sempre al confine ….. così nessuno potrà mai fare la colpa alle trivellazioni !!!!! È beffardo anche il terremoto !