CENTO 16/07/17 – (DI MARCO RABBONI) Il Comune di Cento condivide i dubbi e le preoccupazioni inerenti l’impatto economico e sociale che possa comportare, in prima istanza alle aziende agricole locali, la ratifica del CETA, l’accordo economico e commerciale globale tra Unione europea e Canada. La giunta, «nella piena consapevolezza di agire per la tutela del settore agricolo territoriale», lo ha confermato con una delibera che, di fatto, sottoscrive il documento presentato a riguardo dalla Federazione Provinciale Coldiretti di Ferrara. È opinione infatti che il CETA introduca sostanzialmente un meccanismo di deregolamentazione degli scambi e degli investimenti, che pur essendo funzionale ad un sostegno al libero commercio, potrebbe pregiudicare in modo significativo la qualità, la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale e, in particolar modo, locale. «Il CETA ha, fin dall’inizio, portato con sé forti discussioni pubbliche, dubbi, perplessità, trasversali – afferma Simone Maccaferri, vicesindaco con delega all’Agricoltura -. Coldiretti, ma anche Slow Food e tanti agricoltori e cittadini preoccupati hanno fin da subito messo in discussione l’impatto di questo trattato sulla produzione agricola italiana, composta per lo più di micro e piccole imprese che fanno della qualità il loro punto di forza. Per questo abbiamo voluto dare voce ai nostri agricoltori. La nostra non è una posizione pregiudiziale sui temi di sicurezza alimentare molto controversi e oggetti di forte dibattito anche nella comunità scientifica. Viceversa, come Amministrazione temiamo per i risvolti economici che il CETA potrebbe avere sul tessuto agro-alimentare del centese e riteniamo opportuna una riflessione da parte del Governo, e una condivisione di eventuali strategie nazionali e regionali che vadano realmente a tutelare chi vive grazie ai frutti della nostra terra».