FERRARA – (RICEVIAMO E DOVEROSAMENTE PUBBLICHIAMO DALL’ONOREVOLE CITTADINO VITTORIO FERRARESI) Finalmente il giusto risalto sulle pagine della stampa di un caso esemplare, per ciò che andiamo dicendo da anni – inizia il parlamentare 5 Stelle Vittorio Ferraresi. La burocrazia uccide la ricostruzione, i danni alle abitazioni subiti a causa del terremoto del maggio 2012 non sono e non saranno risarciti al 100%. Il caso della famiglia Zaniboni, di Vigarano che si è vista, d’emblèe trasformata la casa da classe E, inagibile e con danni strutturali, ad agibile, dal Comune, quindi abitabile e con costi a spese loro, è uno dei tanti a cui assistiamo in questo calvario degli sfollati. Sono decine, forse centinaia le pratiche riviste al ribasso dagli uffici comunali, e sono decine e decine le segnalazioni che riceviamo. Dopo l’arrangiatevi per chi ha avuto i danni in classe A ora rivedono anche le altre classificazioni, visto che stanno venendo al pettine i danni maggiori subiti dagli edifici. Sembra che ci sia come un ordine di scuderia che da Roma, passando dalla Regione e fin dentro i Comuni, sta dando indicazione di rallentare i contributi, i miliardi stanziati sono solo sulla carta. L’immagine, la slide, il selfie, l’ologramma, la promessa non mantenuta: “nessuno sarà lasciato indietro, tutti i danni saranno pagati”, fatta subito dopo il terremoto, sta mostrando l’inganno. Disagi e traumi gravi, sia economici che psicologici, che hanno segnato per sempre i cittadini delle aree terremotate, nel vuoto della politica e dell’amministrazione, si devono portare dentro alle aule dei tribunali amministrativi perché vi sia una qualche speranza di avere giustizia. Siamo al loro fianco per quanto possiamo – conclude Ferraresi – in Parlamento abbiamo portato ormai centinaia di provvedimenti a favore delle nostre terre, l’ultimo la proroga per i mutui delle case inagibili. Troppo spesso ci siamo scontrati però con un Partito Democratico che vorrebbe dimenticarsi di loro, vorrebbe voltar pagina e non pensarci più. Siamo portavoce, anche noi terremotati, questo ci spinge ancora di più per non abbandonare la lotta per un diritto sacrosanto al giusto indennizzo per tutti i danni subiti.