CENTO (FE) 29/06/22 ( NOTA STAMPA) Allarme siccità, Vertuani: “Per gestire le sempre più frequenti emergenze
idriche sono indispensabili piani di azione a breve e lungo termine”
“Stiamo attraversando un periodo molto difficile e il rischio, in futuro, è quello di incorrere
nella desertificazione e degradazione del suolo”.
Così Gianluca Vertuani, presidente di Confagricoltura Ferrara, che fa il punto sull’attuale
straordinaria emergenza idrica e rilancia le proposte che arrivano dai vertici di
Confagricoltura per trovare soluzioni a un problema, quello dell’assenza di acqua, che si
manifesta in maniera sempre più grave.
“Anche se non è semplice – continua Vertuani – dobbiamo intervenire in maniera mirata per
poter mitigare un fenomeno ambientale di simile portata. È fondamentale, in quanto il
prolungarsi di tale situazione, come già stiamo osservando, porterebbe a ulteriori effetti
negativi per la società, che vanno dalla mancanza di acqua all’assenza di rifornimenti
alimentari. Per ora, grazie al lavoro del Consorzio di Bonifica riusciamo ancora ad avere
acqua per irrigare le nostre campagne, ma se la situazione dovesse protrarsi anche per i
prossimi giorni ciò che per noi è sempre stato scontato potrebbe non esserlo più”.
Ciò che si sta riscontrando in questo periodo storico è una riduzione della disponibilità delle
risorse idriche ed un aumento della loro variabilità per via dell’estremizzazione dei
fenomeni metereologici stagionali, che vanno da periodi di piogge estreme ed alluvionali
fino a prolungati periodi di assenza di precipitazioni. Il fiume Po, fondamentale per il nostro
territorio, secondo quanto riportato dall’Osservatorio ANBI sulle risorse idriche, manifesta
lungo tutta la propria asta una diminuzione dell’afflusso al di sotto dei minimi storici,
registrando una “magra” epocale, con una risalita del cuneo salino in prossimità del Delta
che ad oggi sfiora i 21 chilometri.
“A risentire maggiormente di questo mutamento climatico – evidenzia Vertuani – è stato il
settore agricolo, pertanto credo sia necessario avviare un’azione tempestiva e adottare una
pianificazione lungimirante per salvaguardare i prossimi raccolti. Nel breve periodo
Confagricoltura propone di intervenire con gli strumenti attualmente a disposizione per
provare a salvare i raccolti. Tra le manovre da mettere in campo vi è quella di dichiarare lo
stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale, in modo da consentire il rilascio
eccezionale di acqua dai serbatoi idroelettrici e gestire l’eventuale ulteriore rilascio delle
portate dei laghi alpini e prealpini. Questo contribuirebbe a mitigare gli effetti della siccità e
la risalita del cuneo salino dal Po. Un altro passo fondamentale sarebbe quello di dotare il
Fondo di solidarietà di risorse finanziarie adeguate per poter indennizzare gli agricoltori,
considerando la siccità di quest’anno come una calamità naturale. Discorso a parte –
prosegue Vertuani – va invece fatto per tutte quelle strategie da attuare nel lungo periodo, in
modo da ridurre al minimo il rischio di incorrere, in futuro, in periodi emergenziali come
quello che stiamo attraversando. Di primaria importanza è l’avvio di tutte quelle opere
finalizzate ad aumentare le riserve d’acqua, oltre a ripristinare o realizzare tutte quelle
infrastrutture necessarie ad ottimizzare la gestione e la tutela della risorsa idrica, nonché a
prevenire possibili disastri, spesso preannunciati. Infrastrutture – conclude il presidente di
Confagricoltura Ferrara – che potrebbero beneficiare degli aiuti offerti dal Pnrr, il quale
prevede la possibilità di strutturare delle corsie preferenziali di finanziamento di interventi
di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici”.
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