Le autorità presenti – E’ un anno scolastico che si apre con personaggi illustri, quei personaggi che, scelti dai cittadini, hanno il compito di amministrare la comunità, soprattutto nelle situazioni d’emergenza. In questo caso la situazione è il terremoto dell’Emilia che ha distrutto parecchi edifici, vite e speranze. La ricostruzione è, sì, nelle mani dei cittadini, ma ancor prima in quelle che oggi hanno inaugurato l’anno scolastico a Cento: il commissario all’emergenza, nonché presidente della regione Emilia Romagna, Vasco Errani, la presidente della provincia di Ferrara, Marcella Zappaterra e il sindaco di Cento, Piero Lodi. All’inaugurazione c’era anche Mauro Borsarini, preside del polo scolastico “Bassi-Burgatti” di Cento, che di responsabilità ne ha di meno e più strettamente legate alla sua scuola.
La cerimonia d’inaugurazione – La cerimonia è stata molto informale, c’è stato il consueto passaggio delle chiavi tra le istituzioni e il preside, i comizi delle autorità, la visita ai moduli provvisori che conterranno tutti gli studenti, a turni, fino a quando tutto il polo non verrà dichiarato agibile ed, infine, un buffet a cui potevano partecipare tutti i presenti. Il pubblico è stato numeroso. Togliendo giornalisti, fotografi e il personale della scuola di turno, la platea contava numerosi studenti che sarebbero entrati nella scuola subito dopo la fine della cerimonia.
I discorsi delle autorità – Nei discorsi che si sono susseguiti c’è stato da notare l’orgoglio del preside della scuola e del commissario all’emergenza. Due discorsi che andavano a rimarcare che in questa fase veramente dura l’obiettivo che si erano prefissati è stato centrato. Mauro Borsarini ha esclamato: “Ce l’abbiamo fatta!”. Un successo, secondo loro, è quello di essere riusciti a portare puntuali tutti gli alunni delle superiori in classe nel giorno prestabilito d’inizio anno scolastico, il 17 settembre 2012, in uno di quei poli scolastici che è stato colpito più duramente dal terremoto. Da Marcella Zappaterra, invece, è venuto un dato nel quale la provincia si fa portatrice, ovvero lo stanziamento di più di un milione di euro per la gestione di tutta l’emergenza.
Qualche puntino sulle i – Quello che un giornale deve marcare, però, è che il presidente della regione Errani ha sì ragione quando dice che le polemiche fanno perdere tempo e in questo momento di tempo da perdere non ce n’è, ma in una situazione dove se ne vedono di tutti i tipi bisogna fare una precisazione. Gli studenti tornano a scuola nel tempo stabilito, ma se il polo contiene una cittadella di più di mille persone, l’edificio (o meglio modulo, come lo definiscono) costruito non ne contiene così tanti. Per deviare a questo problema hanno proceduto all’istituzione di turni pomeridiani. In più il modulo costruito non è poi così diverso dai container più moderni che si vedono in giro. Certo, nei moduli provvisori si sta meglio ed è tutto più confortevole se si pensa al medio periodo. Ed è proprio per questo che ci si chiede: non è che ci si dimenticherà di toglierli questi moduli?
La Redazione