Con la consueta documentazione sottobraccio, Mauro Bernardi e Giuseppe Gambetta, promotori del progetto politico-culturale Democrazia Partecipata Centese, hanno dato via alla conferenza stampa che ha toccato il tema dell’area sgambamento cani di Cento. Un’area che avrebbe dovuto risolvere un problema, ha, invece, come spiegato dai relatori, portato un danno erariale.
Bernardi ha ripercorso gli eventi, spiegando che quest’area nasceva già con una determina del 22 aprile 2011 di Del Dò, sotto l’amministrazione Tuzet. Nel documento, infatti, si legge che la precedente amministrazione aveva destinato a questo tipo di attività l’area verde dietro la Pandurera quantificando il costo in 18 mila euro.
Nel frattempo, con le elezioni, cambiò la giunta e da luglio 2011 in poi, circa tre mesi dopo la determina Del Dò, vengono fatte delle riunioni riguardo all’area di sgambamento cani. Dopo quella di luglio, ne fu fatta una il 10 gennaio 2012 dove alcune autorità hanno incontrato le associazioni ambientaliste e animaliste. Qui, Pedaci disse che l’area era stata trovata e il costo per la realizzazione era di 15 mila euro. Il 23 febbraio 2012, il sindaco rispose ad una interrogazione del consigliere Corvini sull’argomento allegando il preventivo dell’azienda incaricata alla realizzazione dei lavori, ma non nell’area verde dietro la Pandurera, bensì nella parte esterna dell’argine del Reno. Quindi, non considerando la determina che venne fatta nel 2011.
Successivamente intervenne anche l’Enpa, la quale chiedeva se alle famiglie della Ceres andava bene la sistemazione dell’area sgambamento cani dietro alla Pandurera. Il 16 maggio 2012, Bernardi ha convocato una riunione con le altre famiglie della Ceres mettendo all’ordine del giorno anche la richiesta dell’Enpa. Dalla riunione venne fuori che agli abitanti della Ceres andava bene sistemare l’area dietro alla Pandurera a patto che i cani non disturbassero nelle ore in cui vige il rispetto del silenzio e che mantenessero la zona pulita.
Di lì a pochi giorni succede il fattaccio del terremoto. Il 23 giugno 2012 inaugurano l’area sull’argine del Reno, sullo Spallone, e da qui iniziano le grane. Perché? L’area venne costruita vergine, con poca ombra e carenza di strutture per gli animali. Per ovviare al problema, l’Ata, l’associazione gestrice dell’area, si attiva, ma scopre che il terreno è di proprietà del demanio e non è possibile procedere coi lavori. Questo viene scritto in una lettera del dicembre 2012 che l’associazione invia ai soci.
Successivamente, l’Enpa, non sapendo di questa lettera, e vedendo che con il sole e senza alberi l’area è abbastanza impraticabile nei giorni di caldo, si adopera per la piantumazione di qualche albero, ma viene a scoprire la brutta notizia che precedentemente scoprì l’Associazione Tutela Animali. Quindi, come presidente della consulta di Cento-Penzale, il 12 marzo 2013 chiamano Bernardi per capire come muoversi. Quest’ultimo dice di rivolgersi presso la regione che, il 29 marzo 2013, risponde ad Enpa dicendo che la piantumazione di alberi o altre tipologie di lavori potrebbero mettere a rischio la tenuta degli argini e, quindi, chiedono di rimuovere la struttura ripristinando la sagoma di quella parte di argine. Questa lettera arrivò anche in comune lo stesso giorno che arrivò all’Enpa, Bernardi racconta però che per averla ci sono voluti circa due mesi di attese e litigate con chi in comune doveva fornirgli la documentazione richiesta (fece la richiesta il 9 maggio 2013 e poté averla il 5 luglio 2013).
Pedaci rispose alla regione il 27 maggio 2013 dando spiegazioni sull’accaduto e scrivendo che in un primo momento si pensava di farlo dietro alla Pandurera, ma a causa del terremoto ci si è orientati per l’area sull’argine del Reno.
Visti gli eventi, i promotori di Democrazia Partecipata Centese annunciano un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale non appena avranno gli ultimi documenti richiesti. Danno che ammonterebbe a 15 mila euro (il costo dell’opera realizzata sull’argine del Reno) per la realizzazione di una struttura in una zona non adibita a questo tipo di opere. Realizzazione che avvenne senza una nuova determina e un impegno di spesa.
La redazione
Come presidente di ENPA Sez. CENTO “attrice” in questa situazione, vorremmo precisare che nessuno ci informò dell’intenzione di realizzare un’area cani sullo spallone. Noi eravamo fermi allo spazio dietro alla Pandurera secondo Determina Giunta Tuzet, e secondo quando detto negli incontri che tenemmo in Comune con l’Ass. Pedaci nei giorni 10/1, 23/2 2012. Il terremoto a nostro parere non ha alcun significato, perché la volontà di non fare più l’area alla Pandurera l’abbiamo appresa dall’Assessore stesso nel MARZO/APRILE 2012 quando nessuno immaginava il terremoto. Nonostante le nostre richieste il perché non ci fu mai specificato. Quindi non capiamo perché legare l’area cani alla faccenda terremoto. Da APRILE in poi, nulla ci fu più riferito dal Comune… ENPA infatti apprende dalla STAMPA la realizzazione di questo spazio sullo spallone.. e non viene NEMMENO INVITATA ALL’INAUGURAZIONE. ENPA si rende disponibile a chiunque per eventuali chiarimenti.
La ringraziamo per la precisazione!
Una vicenda piuttosto ingarbugliata: a Cento non si riesce nemmeno a fare una cosa semplice come un’area sgambamento cani, ma forse qualcuno ha pensato che non serve visto che i cani fanno la cacca ovunque e qualcuno che la,pesta c’é sempre
L’area sgambamento cani non è una “toilette” dove possono andare a fare i loro bisogno. Tutt’altro! E’ un area dove i cani possono essere lasciati liberi di correre senza guinzaglio (unico spazio dove questo per legge è possibile), dove possono socializzare con altri cani per migliorare il proprio carattere, dove i padroni accompagnando il proprio quattrozzampe socializzano anche loro, dove si fanno corsi di CANE BUON CITTADINO per migliorare il rapporto uomo-animale, dove il cane educandolo impara a comportarsi correttamente anche fuori. In queste aree C’E’ L’OBBLIGO DELLA RACCOLTA DELLE DEIEZIONI, quindi solitamente c’è un distributore di sacchetti e un cestino dove collocare quanto raccolto. Queste aree sono citate anche nell’ultima ordinanza del Ministero della Salute 06/09/2013 dove si ricorda, fra l’altro, l’obbligo di utilizzare guinzagli in luoghi pubblici non superiori a 1,5 m, escludendo quelli estensibili, e l’obbligo di avere con se la museruola da indossare su richiesta o all’occorrenza, l’obbligo di raccolta deiezioni. Avere un cane è una responsabilità e bisogna saperlo gestire. Oggi sono molti i detentori di cani, ma secondo il nostro parere pochi sanno educarli e comportarsi correttamente e con rispetto verso qualsiasi altra persona che ami o no gli animali. Chi ha un cane non si deve sentire padrone del mondo come spesso purtroppo capita, e solo AUMENTANDO L’INFORMAZIONE E LA SENSIBILIZZAZIONE, CON CORSI E INCONTRI, ANCHE PIACEVOLI, COME FESTE, RITROVI ECC IN QUESTE AREE, SI PUO’ SICURAMENTE MIGLIORARE. Per questo le aree servono, fanno bene, e non devono essere usate a scopi politici, o essere frutto di ritorsioni politiche. Le aree non sono né di destra né di sinistra. Comunque, ENPA SEZIONE DI CENTO ha chiesto alla Consulta di CENTO E PENZALE di inserire in un prossimo ordine del giorno l’argomento AREA SGAMBAMENTO CANI, e il 07 ottobre prossimo, ore 20.30 Palazzo Pannini in Via Guercino a CENTO, si parlerà anche di questo, perché una CENTO non può non avere un’area sgambamento decente. Ce l’ha PADULLE, MASCARINO, STIATICO… Gli istruttori cinofili da Cento devono andare a fare i corsi in questi posti perché lo spazio a Cento è INSUFFICENTE. Nella nostra attuale area qua a Cento, fin quando ci starà.. i corsi non si riescono nemmeno a fare.. AVERE CANI EDUCATI CON PADRONI EDUCATI, PENSO PIACEREBBE A TUTTI, O SBAGLIO?
La correttezza e la documentata precisione della presidente di ENPA Barbara Vignoli le fanno onore!!!
Sono pochi coloro che intervengono nei vali blog, giornali on line ecc. argomentando in modo puntuale come fa Lei!
Brava Barbara! Complimenti per la passione e l’onestà intellettuale e morale che metti nel tuo modo di affrontare le diverse problematiche.