CENTO (FE) 05/05/20 – ( DI MARCO RABBONI) MASCHERINE E GUANTI MONOUSO VANNO NELL’INDIFFERENZIATA !
Si stima che per l’avvio della cosiddetta fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia servano almeno un miliardo di mascherine e mezzo miliardo di guanti. Presidi necessari per la salute e la sicurezza delle persone, che tuttavia diventano inevitabilmente rifiuti nel giro di poche ore dall’inizio del loro utilizzo. Il corretto smaltimento di questa enorme quantità di scarti è uno dei temi che i gestori dei rifiuti e le pubbliche amministrazioni si trovano già a dover affrontare. Le mascherine lavabili sono sicuramente quelle più sostenibili dal punto di vista ecologico, ma sono meno facili da trovare in commercio, e più costose. Quelle in circolazione sono in gran parte di tipo chirurgico, e possono essere usate al massimo per qualche ora, poi vanno gettate. Così come i guanti, che invece in nessun caso possono essere riutilizzati. CLARA ricorda a questo proposito che mascherine e guanti, così come i fazzoletti da naso usati, vanno gettati insieme ai rifiuti non riciclabili: non con la plastica, né con la carta, solo con l’indifferenziato. La soluzione corretta è quindi portarli a casa e inserirli nel sacco o nel bidone grigio. Nel modo più assoluto non vanno gettati a terra, o nascosti tra le auto parcheggiate o tra i cespugli. Disfarsene in questo modo solo perché non si intende riportarle in casa è un atto
incivile, irrispettoso per il prossimo e per l’ambiente. Del resto il tema dei rifiuti abbandonati non riguarda solo mascherine e guanti. Ad abbandonare
questi oggetti sono spesso gli stessi individui che gettano a terra senza troppi scrupoli scontrini, cartacce, mozziconi di sigarette, ma anche bottigliette, lattine e quant’altro. Oggi però, considerato il tipo di rifiuto potenzialmente infetto, questo comportamento è ancora più deprecabile. L’appello al senso civico è ora come non mai a 360 gradi: dalla responsabilità individuale nel distanziamento sociale alla buona educazione da mettere in pratica nell’igiene delle mani e nella
gestione di questi nuovi scarti, l’impegno personale di ogni cittadino è determinante per uscire il prima possibile dall’emergenza. Con l’occasione CLARA ricorda che per i cittadini positivi al tampone o in quarantena obbligatoria è attivo un servizio dedicato, bisettimanale, di raccolta del rifiuto indifferenziato, come disposto
dall’ordinanza n. 43 del 20 marzo scorso della Regione Emilia Romagna, in osservanza delle indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità. Per tutte le informazioni: 800-881133 (numero verde gratuito da rete fissa e mobile) oppure serviziocovid@clarambiente.it