Cento – Impegnati nell’impresa di sollevare gli acquisti nel centro storico di Cento, l’Ascom e il consorzio “Cento in Centro” continuano il loro tour con la volontà di siglare ulteriori convenzioni con importanti aziende o associazioni del territorio. Accordi che stabiliscono una scontistica nelle attività commerciali del centro che aderiscono alle iniziative.
La prima fu fatta con la Benedetto XIV, successivamente con i dipendenti del CRAL, ieri è stata presentata un’altra importantissima convenzione che interesserà per tutto il 2014 oltre mille persone. L’Ascom, nella persona del presidente di zona Marco Amelio, e il consorzio “Centro in Centro”, nella persona del presidente Stefano Fiocchi, hanno siglato una convenzione con il gruppo Fava, comprendente Baltur S.p.A. e Fava S.p.A.
L’accordo è stato presentato ieri nella sede centese della Baltur con la presenza di Marco Amelio, Stefano Fiocchi e Riccardo Fava, amministratore delegato e direttore generale della Baltur S.p.A. I dipendenti del gruppo Fava, che sono 470, potranno usufruire di una serie di sconti nelle attività convenzionate del centro. Non solo per i dipendenti però, perché gli sconti sono estesi anche ai famigliari.
Di seguito, le nostre interviste ai diretti interessati. Buona visione.
Le convenzioni sono sempre gradite … ma tralasciando la squadra di basket come mai che dopo i dipendenti CMV si è fatto un altro accordo con favorire persone che sono attualmente occupate?
Immagino che sia perché essendo tali hanno denaro spendibile mentre chi non ha più un posto di lavoro non merita attenzione perché tanto non ha nulla da spendere e se proprio ha delle necessità basilari si rivolga alla Caritas … oppure muoia così ci togliamo il pensiero.
E’ sempre più attuale il discorso riguardante l’ aumento della delinquenza e della microcriminalità … ed a nessuno balena mai in testa l’ idea che aiutando “un pochino” chi è realmente in difficoltà … si potrebbe togliere dalla “cattiva strada” chi sta per intraprenderla perché è alla disperazione?
Anche in questi giorni abbiamo letto di persone che si sono suicidate o hanno tentato di farlo perché alla disperazione … ma non tutti ragionano così …
Altri preferiscono intraprendere “la via oscura” … e nessuno di voi è mai stato sfiorato dal pensiero che potrebbe anche essere uno di voi il prossimo ad essere massacrato per impossessarsi di pochi euro da parte di qualcuno che non vede altro modo per continuare a vivere senza impiccarsi?
Naturalmente non auguro a nessuno che ci si trovi in dette situazioni … ma non è meglio prevenire ulteriori disperati che poi vengono definiti delinquenti … prima che succedano fatti innominabili?
Questo scritto ha la sola pretesa di voler essere promotore di un nuovo modo di vedere la vita che da come si stanno pianificando gli avvenimenti sembra sia un giro chiuso che favorisce chi poi può “ritornare” ma tutt’ intorno vi è un mondo esasperato che diventa ogni giorno più cattivo e … se non se ne vogliono subire le conseguenze … sarebbe ora che certe politiche economiche venissero riviste …
beh questo dovremmo chiederlo ai politici che, anzichè pensare alle politiche d’aiuto a chi ne ha bisogno, pensano a come salvaguardare le loro note spesa.Scaricando di tutto e di più!
Concordo con questo ultimo scritto ma forse non sono stato ben compreso.
Il lasciare da soli troppi individui disperati o quasi non porta certo alla tranquillità e non è scaricando il problema su chi ne è la causa principale che lo risolviamo o meglio cerchiamo di tamponarlo perché la miseria fa brutti scherzi e quando vi è un problema serio “in circolazione” dovremmo cercare di alleviarlo e non pensare che è da caricare sulle spalle di chi lo ha realmente creato disinteressandosene poi … perché alla fine i più vulnerabili rimaniamo noi e non loro che girano sotto scorta.
A volte nella vita bisogna sobbarcarsi le altrui colpe se non vogliamo che queste diventino tanto grandi da sopraffarci.