Dopo la presa di posizione del consultore Franco Grandi, altri sei consultori fanno arrivare il proprio sostegno pubblico al presidente Mauro Bernardi. Il comunicato seguente va ad infilarsi nella diatriba aperta qualche settimana fa che vede il sindaco e la giunta contrapposti alla consulta di Cento e Penzale per alcune frasi pronunciare da Bernardi durante una conferenza stampa.
Comunicato integrale – I sottoscritti, Rausa Angelo, Testa Michele, Grandi Franco, Barbieri Maria Cristina, Pareschi Fausto, Balboni Giacomo, Gozzi Albano, membri della consulta civica di Cento e Penzale, con grande sorpresa, preoccupazione e contrarietà hanno preso conoscenza del documento datato 31/08/2013, “Consulta di Cento. Cambiamo strada”, apparso nel sito ufficiale del comune di Cento e sugli organi di stampa a firma del sindaco Lodi e della Giunta dallo stesso presieduta.
I toni usati dagli estensori del comunicato in questione, le manifeste inesattezze contenute nello stesso, il tentativo di discreditare il lavoro fino ad oggi portato avanti dalla nostra Consulta, il grave ed indebito tentativo di delegittimare il presidente della Consulta di Cento e Penzale con argomentazioni del tutto prive di fondamento rappresentano un grave fatto mai verificatosi in precedenza nella vita politica centese.
Sulle cose e sugli avvenimenti si possono certamente avere opinioni e punti di vista diversi, ma affermare in documenti ufficiali cose palesemente non vere lo riteniamo fatto gravissimo ed inaccettabile.
1 – Non è vero che la Consulta stia morendo! E’ un’affermazione del tutto gratuita fatta da persone che hanno ricevuto copia dei verbali delle sette riunioni che la Consulta ha fatto da gennaio 2013 ad oggi ed alle problematiche negli stessi segnalate non hanno mai risposto;
2 – Non è assolutamente vero che la Consulta o il suo presidente non abbia cercato di dialogare con l’amministrazione: c’è agli atti anche una lettera del 16 giugno 2013 a nome dell’intera Consulta nella quale ci si rivolgeva proprio al Sig. Sindaco per chiedere un incontro. A tutt’oggi il Sig. Lodi non si è degnato di rispondere;
3 – E’ falso, da quanto ci risulta, che qualcuno si sia dimesso perché in disaccordo col presidente o con la Consulta. Un solo Consultore ha fatto sapere che andrà all’estero per due anni a studiare, e quindi non potendo più dare il suo contributo per molti mesi, correttamente, lascia che qualche altro lo sostituisca. Altro che dimissioni per “disgusto” come scritto nel documento;
4 – Bernardi non ha mai chiesto un incontro “personale” al Sindaco perché a Cento esiste un assessore con delega al decentramento (nominato dal Sindaco Lodi!) ed è a questi che ci si dovrebbe correttamente rivolgere, altrimenti che senso ha nominare degli assessori e poi andare sempre dal Sindaco?;
5 – Il Regolamento delle Consulte all’articolo 8, comma 4, disciplina con precisione le modalità di revocare il Presidente e non è assolutamente previsto un intervento esterno di chicchessia! Il presidente è eletto dai Consultori e solo ad essi spetta decidere se presentare una mozione di sfiducia e procedere come disposto dal citato comma 4;
6 – Il comunicato del Sindaco e della Giunta si basano su alcune frasi (riportate in articoli di stampa) senza aver compiuto la dovuta verifica se le cose attribuite a Bernardi siano state dette “a nome della Consulta” o ad altro titolo. Il presidente Bernardi, da noi interpellato al proposito, ci ha indirizzato ad un testimone presente all’incontro con i giornalisti il quale ci ha confermato che in quella sede “Bernardi non ha mai detto di parlare a nome della consulta. Bernardi ha anticipato che come presidente della consulta porterà le tematiche emerse in questi giorni in discussione alla prossima riunione dell’organismo“. Riteniamo che non sia una differenza di poco conto.
Considerato che questa informazione proviene da un testimone estraneo alla polemica scatenata in questi giorni, siamo propensi a ritenere che Bernardi – che non è un “novellino” – si sia ben guardato dal dire di parlare a nome della Consulta quando lui stesso ha appena predisposto l’ordine del giorno con gli argomenti da discutere nella prossima riunione, e quindi sa benissimo che su tali cose la Consulta non si è ancora espressa.
Per quanto sopra esposto, i sottoscritti Consultori confermano piena fiducia al presidente Mauro Bernardi e respingono qualsiasi tentativo di discreditare l’Organismo di partecipazione popolare centese ed il buon lavoro fin qui collegialmente portato avanti.
La redazione