PER RIPARTIRE SCRIVE NELLA LETTARA TOSELLIE SERVONO SOLDI A FONDO PERDUTO
CENTO(FE) 22/04/20 ( DI MARCO RABBONI PER TC100WEBTV) SINDACO TOSELLI: LETTERA AL PREMIER CONTE, AL MINISTRO PATUANELLI E AL GOVERNATORE BONACCINI SPIEGATA NELL’INTERVISTA ESCLUSOIVA A TC100WEBTV CON UN PRIMO BILANCIO DELL’EMERGENZA “COVID 19″ A CENTO”
Cento lì, 21 04 2020
Protocollo Generale (cfr segnatura a lato documento)
Class. 2020 – XIV/14.1
Allegati: 0
Egregio: Avv. Giuseppe Conte
Dott. Stefano Patuanelli
Dott. Stefano Bonaccini
OGGETTO: DOCUMENTO A SOSTEGNO DELL’IMPRENDITORIA
Egregio Presidente del Consiglio,
Egregio Ministro dello sviluppo economico,
Egregio Presidente della Regione Emilia Romagna,
chi Le scrive è il Sindaco di Cento FE, un comune di oltre 35.000 abitanti nel pieno cuore
dell’Emilia e del cratere del terremoto 2012. Il nostro è un territorio fatto di gente tenace ed
orgogliosa di quanto, dal dopoguerra ad oggi, è riuscita, con le sole proprie capacità e la propria
inventiva, a costruire.
Ho deciso di prendere carta e penna per contattarla, attraverso una lettera, e far presente in
maniera diretta quelle che sono le problematiche e gli umori degli imprenditori del territorio
Centese che rappresento ed amministro.
Premetto che lo spirito non è quello della polemica ma quello della proposta costruttiva e giusta
per tentare di dar fiato al mondo delle imprese e delle attività commerciali che sono sul mio
territorio, ed evitare scenari tragici che all’orizzonte si mostrano già con chiusure, inevitabili
perdite di posti di lavoro e moltiplicazione del disagio sociale.
Ho preso atto di quanto il Governo e Regione abbiano messo in campo in termini di sostegno e
garanzie per accesso al credito.
Ritengo però che quanto fatto non sia la reale esigenza dei tempi.
Abbiamo necessità di scelte ancora più coraggiose e incisive;
Mi metto a capo e promotore di idee di un comparto, il mondo imprenditoriale e del commercio
locale, che ha sempre dato tanto in termini di pagamento delle tasse e che oggi merita da tutte
le istituzioni un segnale forte.
Questo comparto, causa dell’emergenza sanitaria, è completamente fermo, con attività, cantieri,
negozi chiusi;