CENTO (FE) 20/09/20 … (UFFICIO STAMPA) PRESENTATO IL PROGETTO GIORDINO DEI SENSI E DELLA BIODIVERSITÀ’
«Toglietevi le scarpe e venite a sentire». Le parole sono
dell’agronomo Laura Vancini che, dopo una laurea realizzata proprio
sul nuovo “Giardino dei sensi e della biodviersità”, ora ne cura
l’aspetto tecnico. Le parole dell’esperta sono state pronunciate in
occasione della presentazione di come sarà lo spazioe verde che
aprirà ufficilamente al pubblico il primo sabato di ottobre, alle 11,
dopo il taglio del nastro del sindaco Fabrizio Toselli e l’assessore alla
Cultura dell’Emilia Romagna Mauro Felicori. Ci saranno anche il
vicesindaco Simone Maccaferri e l’assessore alla promozione del
territorio Matteo Fortini. I due rappresentanti della giunta di Cento,
proprio sabato 19 settembre alla Rocca, hanno illustrato come sarà il
nuovo giardino, spazio riqualificato del Parco del Reno. All’incontro
c’era anche l’ideatrice dell’iniziativa e presidente dell’associazione
che fa capo a Nedda Alberghini. La presidente ha infatti proposto
all’amministrazione l’idea, che il Comune ha pi accolto
favorevolmente e per questo il parco sarà intitolato al figlio
scomparso Daniele Po. Il Comune di Cento con l’associazione
all’inizio di ottobre ‘regalerà’ alla comunità centese un nuovo spazio
verde che avrà piante colorate per inebriare i sensi, anche dei non
vedenti, tutti i cartelli presenti nell’area verde saranno scritti anche in
Braille. Ci saranno anche piante aromatiche, anche quelle più
originali che potranno essere usate in cucina. Durante la
presentazione di sabato il vicesindaco Simone Maccaferri e
l’assessore Matteo Fortini hanno poi spiegato ai presenti come sarà il
nuovo giardino.
«L’idea è nata dall’interlocuzione fra l’amministrazione comunale e
l’associazione – ha precisato Simone Maccaferri – ed è stata un’opera
di rigenerazione urbana dell’area del Parco del Reno, fortemente
voluta dalla amministrazione». Per il giardino il Comune di Cento ha
investito 50mila euro e la parte restante dei costi l’ha coperta la
stessa associazione.
«Il giardino, e la sua peculiare forma a cinque petali, descritta nella
tesi di laurea di Laura Vancini dal titolo ‘Il Parco del Reno – dalla
riqualificazione territoriale al ruolo sociale’ prevede la creazione di
aree specifiche con caratteristiche uniche che consentiranno a
cittadini e natura una diretta esperienza l’uno con l’altra» ha spiegato
ancora il vicesindaco.
“Si tratta di un progetto unico nella sua tipologia» hanno poi aggiunto i
due amministratori parlando ai presenti. Maccaferri e Fortini
concordano nel fatto che «Cento ha messo in campo, per la prima
volta, una politica di riqualificazione ambientale e paesaggistica
basata sul principio del coniugare la valorizzazione della natura con
la promozione della società in una ottica di inclusione sociale e
partecipazione attiva». L’area, infatti hanno evidenziato «è
caratterizzata dalla assenza di barriere architettoniche e progettata
tenendo conto delle esigenze delle fasce più fragili della
popolazione». Il nuovo giardino sarà anche a disposizione per creare
nuovi laboratori, incontri e seminari e attività a scopo didattico, per
associazioni, enti e singoli cittadini