CENTO (FE) 10/05/21 (DI IRENE FINI) “IL PUNTO DI VISTA DI IRENE” – LAVORI IN PINACOTECA CIVICA : SPERANZA O APPARENZA !
Con grande piacere leggo dalla pagina ufficiale della Regione Emilia-Romagna che finalmente a
Cento (Fe) ripartono i lavori per ristrutturare la Pinacoteca Civica, gravemente danneggiata dal
sisma del 2012.
“La Pinacoteca (…) è stata inserita nel Piano delle opere pubbliche e beni culturali per un
intervento di miglioramento sismico di 2,9 milioni di euro di cui oltre 2,6 milioni finanziati dalla
Regione attraverso la struttura del Commissario per la ricostruzione e 298 mila euro derivanti da
donazioni (sms solidali).”
È sicuramente un grande passo per la cittadina centese, che non solo potrà rivedere la Pinacoteca
Civica ristrutturata, ma soprattutto potrà usufruirne. Non ultimo, le opere del Guercino, potranno
ritrovare una loro collocazione.
Non entro in merito a questioni burocratiche o economiche: non è di mia competenza. Ritengo
comunque scandaloso che per un luogo di cultura (come anche il Teatro Borgatti) ci sia voluto così
tanto tempo per una ristrutturazione post-terremoto. D’altronde, questo non fa altro che confermare
quanto in Italia, per assurdo, la cultura venga sempre messa all’ultimo posto.
I centri culturali, come musei, teatri, pinacoteche, cinema, gallerie sono luoghi di conservazione, di
tutela del patrimonio storico-artistico; essi diventano anche occasioni in cui le persone possono
ritrovarsi e scambiare idee ed opinioni. Diventano così appuntamenti per arricchirsi non solo
intellettualmente ma anche psicologicamente. Invece, come purtroppo testimoniano le vie centesi,
questi luoghi sono riversati in uno stato di abbandono. Da troppo tempo, l’assenza di vita culturale
ha portato gradualmente Cento a vivere nella penombra, se non nell’ombra.
Spiraglio di luce e speranza è stata la mostra del Guercino tenutasi presso la Chiesa di San Lorenzo
e nelle sale della Rocca. Sono rimasta anche piacevolmente colpita che sul sito https://
www.guercinoacento.it/mostra-guercino-a-cento/ si possa ancora oggi visitare attraverso un tour
virtuale le opere del nostro pittore barocco. Ciò che permane però è la sua assenza nelle strade di
Cento.
Servono più azioni concrete che mirano ad incrementare la consapevolezza sul valore del
patrimonio culturale. Azioni che però devono essere necessariamente, non solo rivolte al visitatore
che viene da fuori (same-day visitor), ma anche ai cittadini residenti. È molto importante che
l’amministrazione comunale e i cosiddetti “addetti ai lavori” riconoscano come valore
imprescindibile la relazione tra cittadini e patrimonio locale.
Cento possiede tutte le caratteristiche per poter diventare una meta turistica consapevole e
all’avanguardia. Ci vorrebbero maggiore attenzione e volontà di attuare un vero e proprio piano
strategico, consolidato e soprattutto volto a creare una rete network, in cui pubblico e privato
possano cooperare.
In conclusione, vedo l’inizio dei lavori di ristrutturazione della Pinacoteca Civica come una ventata
di aria fresca per il territorio. Spero vivamente che tutto questo non rimanga circoscritto ad un
momento, che non sia solo un’apparenza di rinascita, ma che definitivamente, il patrimonio artistico
centese possa trovare stabilità e pace in un luogo adatto alla sua grandezza. Tutto questo in modo
tale che Cento possa aprirsi ad un turismo sempre più consapevole e strutturato.