CENTO (FE) 14/06/023 – FASTIDIO ZANZARE ECCO I CONSIGLI DELL’ AUSL!
Lotta alle zanzare, cosa c’è da sapere per proteggersi: l’Ausl in campo
Zanzare tigre e zanzare comuni, non sono solo fastidiose ma possono anche trasmettere
malattie, talvolta gravi. Proteggere se stessi e gli altri, contrastando la diffusione di questi
insetti, è importante e bastano alcune semplici azioni. A parlarne, facendo anche
conoscere meglio questi insetti e le malattie che trasmettono, durante Salute Focus
(format web a cura dell'Azienda Usl di Ferrara condotto da Alexandra Boeru) Annalisa
Califano, dirigente medico Dipartimento Sanità Pubblica Ausl Ferrara, Raffaele Benini,
dirigente medico veterinario Uo Attività Veterinarie Ausl Fe, Rosario Cultrera, direttore
UO Malattie Infettive Territoriale Ausl Fe e Marco Libanore, direttore UOC Malattie
Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.
L’Azienda USL di Ferrara è in prima linea nella lotta alle zanzare
“Dal 2007 – spiega Annalisa Califano, dirigente medico del Dipartimento di Sanità
Pubblica Ausl Fe – la Regione declina un proprio Piano regionale arbovirosi, dedicato
alla prevenzione delle punture da zanzara e alla lotta al vettore, che prevede
interventi larvicidi da parte dei Comuni sul suolo pubblico, e che mette in evidenza
quanto sia importante la comunicazione al cittadino, per incentivare la protezione
individuale e la prevenzione negli ambienti domestici e circostanti di proprietà
privata". Le zanzare sono in primis fastidiose, le punture provocano spesso ponfi
pruriginosi, ma in alcuni cittadini più fragili possono essere potenziali vettori di malattie.
"Per fornire le corrette indicazioni – prosegue Califano – stiamo cercando di ampliare la
nostra campagna informativa rivolta ai cittadini con una locandina dove sono riportate
le azioni principali che ognuno di noi può attuare per la lotta alle larve e al vettore, dalle
misure di difesa fisiche a quelle ambientali: applicare le zanzariere alle finestre, utilizzare
elettroemanatori, piastrine, zampironi, repellenti, vestirsi con abiti coprenti di colore
chiaro, limitare le profumazioni. Gesti quotidiani semplici ma efficaci". La locandina è
consultabile anche sul sito dell’Ausl di Ferrara (https://www.ausl.fe.it/novita/zanzare), e
verrà distribuita in tutte le Case della Comunità e negli Ospedali. E per restare sempre
informati è stato anche predisposto un sito internet, www.zanzaratigreonline.it, dove si
possono reperire tutte le informazioni, oppure scaricare la app ZanzaRER.
Azioni adulticide e azioni larvicide
I siti a rischio di infestazione da zanzare nelle aree pubbliche rappresentano solo il 20-
30% del totale, il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata.
“Non sempre si possono utilizzare gli adulticidi – spiega Califano – perché si tratta pur
sempre di sostanze chimiche che possono determinare effetti collaterali sulla salute, in
particolare sui bambini piccoli. Dobbiamo infatti supportare le scuole con le informazioni
adeguate, essendo tra i luoghi, insieme ai campi scuola e ai parchi pubblici, dove i
bambini piccoli sono più esposti. L’adulticida deve essere utilizzato il meno possibile e
solo in casi particolari di rischio sanitario, perché l’esposizione a queste sostanze
non sempre è favorevole, può determinare allergie e irritazioni. Meglio optare per le
misure di difesa a partire dal vestiario, compreso ovviamente il repellente adatto all’età
del bambino, efficace anche contro le zecche qualora ci si trovi in zone collinari o di
montagna.
E poi ci sono le lotte larvicide che sono un’altra importante azione di contrasto. È
compito di ogni cittadino che ha un giardino o un tombino del conferimento delle
acque piovane all’interno della propria proprietà, intervenire applicando larvicidi
facilmente reperibili nei negozi o in farmacia. Soprattutto in situazioni meteorologiche
dove a improvvise piogge segue un innalzamento delle temperature, elementi, insieme ai
ristagni d’acqua che possono favorire lo sviluppo di larve, lo sfarfallamento e quindi lo
sviluppo delle zanzare. Sostanzialmente bisogna, quando possibile, impedire gli
accumuli di acqua. I sottovasi vanno svuotati regolarmente così come le grondaie delle
proprie abitazioni, che andrebbero regolarmente pulite. Poche semplici azioni, ma utili,
che se applicate regolarmente contribuiscono in maniera efficace in termini di
abbattimento dei vettori e lotta larvicida.
Il ruolo del servizio veterinario
Un ruolo importante in questa partita lo gioca anche il servizio veterinario dell’Azienda
Usl di Ferrara. “La zanzara è un insetto ematofago – spiega Raffaele Benini, dirigente
medico veterinario Uo Attività Veterinarie Ausl Fe – che per replicarsi ha bisogno di
nutrirsi di sangue umano o animale, alte temperature e acqua per deporre le uova e
permettere alle larve di svilupparsi. Dobbiamo dunque prevenire il deposito delle larve,
che necessitano di un’ambiente acquatico anche di piccole dimensioni, e nel giro di pochi
giorni si schiudono e diventano zanzare adulte. Principalmente le zanzare della nostra
zona volano per qualche centinaio di metri, quindi se mettiamo in atto tutti gli
accorgimenti necessari nei nostri giardini, ma i nostri vicini non lo fanno,
difficilmente si riesce ad arginare il problema. Oltre alla lotta alla zanzara
bisognerebbe cercare di non farsi pungere. Perché la zanzara è attirata dal nostro
calore corporeo, dalla Co2 che emaniamo, quindi è consigliato utilizzare repellenti
cutanei, soprattutto se ci troviamo all’esterno. Le zanzare sono attirate dai colori forti e
scuri quindi vestirsi con abiti chiari e coprenti aiuta”.
“Nel nostro territorio – prosegue Benini – la malattia più presente trasmessa dalle zanzare
è la West Nile, che si ripresenta ogni anno nel periodo estivo, colpisce l’uomo, i cavalli e
gli uccelli selvatici. Nelle persone e nei cavalli, in alcuni casi, in genere nell’1% dei casi,
può dare anche sintomi neurologici molto gravi. Il serbatoio naturale di questo virus sono
gli uccelli selvatici, infatti, noi veterinari abbiamo un ruolo di sentinella: sorvegliamo
che gli uccelli selvatici non siano infetti e cerchiamo di capire in quale periodo dell’anno il
virus inizia a circolare, in modo tale da prevenire il contatto con l’uomo, attraverso azioni
preventive come disinfestazioni straordinarie e controllo delle sacche di sangue
trasfusionale.
La zanzara trasmette il virus dagli uccelli selvatici all’uomo e al cavallo, che però sono
ospiti a fondo cieco nel senso che si ammalano solamente, ma non sono più in grado,
tramite puntura di zanzara, di trasmettere la malattia ad altre persone.
La sorveglianza sugli uccelli selvatici – spiega ancora Benini – è sia di tipo passivo,
ovvero, ogniqualvolta un cittadino o gli enti parco ritrovano carcasse di uccelli selvatici
deceduti, ce li conferiscono e noi tramite i laboratori degli istituti zooprofilattici eseguiamo
delle analisi virologiche per cercare il virus, sia di tipo attivo, da maggio a ottobre,
cercando questo virus negli uccelli cacciati dai cacciatori, cornacchie e gazze
principalmente.
Per quanto riguarda la sorveglianza entomologica, “essa si avvale di un sistema di
trappole per zanzare ad attrattivo co2 che vengono monitorate dai nostri colleghi
dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale cercando il virus West Nile nelle zanzare
campionate. Una volta rilevato il virus partono tutti i sistemi di prevenzione della West
Nile tramite disinfestazioni straordinarie delle zanzare e la ricerca del virus nelle sacche
di sangue trasfusionale. Quest’anno – aggiunge ancora il veterinario Ausl – abbiamo
rilevato una circolazione molto precoce di questo virus. La prima settimana di giugno è
stato rilevato il virus in una gazza campionata a Ravenna. Adesso la provincia di
Ravenna è già passata al secondo livello di sorveglianza: stanno partendo in questi
giorni gli screening delle sacche di sangue e trattamenti straordinari di lotta alla zanzara.
Nel 2022, invece, il virus era comparso nella nostra regione nei primi giorni di luglio".
Il servizio veterinario effettua la sorveglianza anche sul cavallo, per il quale è stato
inventato un vaccino molto efficace, fortemente consigliato. Cani e gatti possono essere
colpiti da malattie trasmesse dalle zanzare, per esempio la filariosi, che può portare
anche alla morte dell’animale se non trattata, quindi anche gli animali domestici vanno
protetti per evitare che le zanzare possano pungerli, sia con repellenti, sia
somministrando dei farmaci appositi per la prevenzione della filariosi.
Le malattie trasmesse dalle zanzare comuni: West Nile
“Nel caso di infezione della West Nile – spiega Rosario Cultrera, direttore UO Malattie
Infettive Territoriale Ausl Fe – la maggior parte delle volte il decorso è asintomatico,
non ci si accorge che c’è stata l’introduzione del virus nel nostro corpo. Una piccola
percentuale di casi presenta una sintomatologia lieve simil-influenzale: dolori
articolari, febbre, disturbi gastrointestinali, sintomi del tutto aspecifici. La differenza la fa il
periodo dell’anno, l’influenza è invernale, durante il periodo estivo sintomi simili possono
rappresentare un campanello d’allarme.
"La maggior parte dei casi evolve, nonostante i sintomi, in modo favorevole, sparendo in
pochi giorni. L’incubazione, dalla puntura normalmente varia dai 2 ai massimo 12 giorni.
Per i pazienti più fragili, immunodepressi o di età avanzata, il tempo di incubazione
può prolungarsi. In rarissimi casi – precisa infettivologo – si ha un’evoluzione in
compromissione del sistema nervoso centrale, con manifestazioni più varie, raramente
con quelle così dette demielinizzanti, che portano a una riduzione dell’involucro dei nervi,
e in altri casi paralisi flaccide del soggetto. C’è una sorveglianza strettissima, non
soltanto regionale, ma anche nazionale ed europea, per cui al momento in Italia, così
come in Francia e in Spagna non sono stati registrati casi di West Nile. Naturalmente –
conclude Cultrera – siamo all’inizio della stagione estiva, possiamo tenere un’allerta
bassa senza però sottovalutare gli eventuali sintomi. Le malattie trasmesse dalle zanzare tigre
“Diverso è il discorso per quanto riguarda la contagiosità legata alla zanzara tigre –
precisa Marco Libanore, direttore UOC Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-
Universitaria di Ferrara – che può essere veicolo di altre infezioni se un soggetto
proveniente da aree endemiche per malattie come la Dengue, la Chikungunya, o il virus
Zika, ritorna in Italia in quella fase di transitorietà in cui è viremico. La viremia legata a
queste infezioni è molto breve, dura pochi giorni, ma se il soggetto che alberga dentro di
sé il virus in questi pochi giorni in cui è viremico, e viene punto da una zanzara tigre, può
fungere da veicolo per altre persone determinando a livello locale delle micro epidemie o
delle epidemie più consistenti.
La Chikungunya, oltre a dare febbre e malessere generale, quindi simulando una
malattia simile all’influenza, ha un’importante ripercussione a livello articolare,
determinando difficoltà nella deambulazione. Non dà quasi mai coinvolgimento
neurologico, è un quadro prevalentemente simil-influenzale di tipo articolare, andando a
simulare una malattia di tipo reumatologico.
La Dengue simula un’influenza e può dare un rash cutaneo con determinate
caratteristiche con mal di testa, dolore retrorbitario. Quella che preoccupa – precisa
Libanore – non è tanto la Dengue classica ma la forma emorragica che può provocare
emorragie che possono essere anche importanti e quindi avere ad esempio un emofto
perché c’è un interessamento delle vie respiratorie oppure un’emorragia intestinale
quindi con rettoragia oppure ematemesi, però sono forme che di solito non si osservano
in Italia.
Il Zika virus, tipico del Sudamerica, in particolare il Brasile dove se ne sono verificati
tantissimi casi e che aveva la peculiarità di avere un quadro simile ad una forma
influenzale, ha delle ripercussioni enormi sulla donna in gravidanza perché determina
casi di microcefalia nel feto.
"La cosa principale alla base di tutto è la febbre – rimarca Libanore – che accomuna tutte
le arbovirosi anche se, va detto che la maggioranza delle espressioni passano in
maniera asintomatica. Va detto anche che di fatto nei confronti di queste malattie noi non
abbiamo una terapia, sono infezioni virali quindi la terapia è basata essenzialmente sulla
lotta ai vettori, ovvero le zanzare.
La puntata è visibile sul canale YouTube Ausl Ferrara a questo link
https://youtu.be/cdzCpii2yDI e sulle seguenti pagine Facebook: Azienda Usl Ferrara,
Comune di Ferrara, Comune di Cento, Comune di Copparo, Comune di Codigoro,
Comune di Bondeno, Ferrara Focus. Per le redazioni, al link di seguito, materiale video scaricabile ed utilizzabile con i
passaggi più significativi della puntata https://we.tl/t-mzBvX5MBUW
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