CENTO 09/10/18 – (LA REDAZIONE) CERNOBYL: LA VOCE DI NATALIA PER NON DIMENTICARE Martedì 9 ottobre 2018 i ragazzi delle classi terze e quarte dell’IIS Taddia di Cento hanno incontrato Natalia Manzurova, scienziata russa sopravvissuta alla catastrofe di Cernobyl e attivista per il disarmo nucleare, vincitrice del Premio internazionale Daniele Po 2018. Nedda Alberghini Po, ideatrice del premio che incorona le donne più coraggiose dell’anno, ha presentato alle classi la figura di Natalia, scienziata nucleare e radiobiologa, chiamata dopo il disastro di Cernobyl del 1986, assieme a un gruppo di ricercatori nucleari, come ingegnere capo nel reparto di bonifica del terreno e del seppellimento e controllo dei rifiuti radioattivi. Essa stessa riceverà una dose massiccia di radiazioni entrando così a far parte della categoria dei cosiddetti “liquidatori”: sul suo corpo porterà per sempre i segni di quel disastro, che l’ha condannata a una vita di lunghe degenze in ospedale, operazioni chirurgiche e ferite nell’animo difficili da rimarginare. Assieme a lei i ragazzi hanno potuto conoscere anche l’esperienza di Tatiana, cuoca all’interno della stazione di Cernobyl, costretta a vivere gli effetti del disastro non solo sul suo corpo ma su quello dei figli avuti dopo l’esplosione. Natalia ha fatto capire ai ragazzi l’importanza di riflettere sugli effetti disastrosi che il nucleare può avere sulla vita delle persone, soprattutto per il problema dello smaltimento delle scorie radioattive che possono rovinare per sempre la vita di persone, animali e piante. Disastri di questa portata non possono farci rimanere impassibili, ci devono spingere a ragionare su altre fonte di energia che pongano sempre e comunque al centro l’uomo e la tutela della vita.