BOLOGNA 01/04/18 – (LA REDAZIONE) ALAN FABBRI (LEGA) INTERROGA IL PRESIDENTE STEFANO BONACCINI SULLA QUESTIONE CAMPEGGIO NATURA LEGGI: “Campeggio natura a Lido di Volano: il progetto è fermo dal 2007. Questo ritardo penalizza il territorio, la Regione valuti come sbloccare la situazione. Il rispetto dell’ambiente va sempre tutelato, ma privare quel tratto di costa ferrarese di una importante struttura turistica significa danneggiarne l’economia”. Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna ha presentato ieri una interrogazione relativa al Campeggio Natura che, dal lontano 2007 doveva essere costruito tra le dune di spiaggia e la pineta di Volano. “Si tratta di una struttura a basso impatto ambientale, utile per intercettare un determinato tipo di turismo e per evitare il campeggio abusivo che, molto spesso, invade le zone a ridosso della spiaggia”, spiega Fabbri. “E’ dal lontano 2007 che Lido di Volano aspetta il suo Campeggio Natura. Il terreno dove sarebbe dovuto sorgere era stato concesso, i progetti erano stati presentati e approvati eppure per un sovrapporsi di vincoli comunali, provinciali e infine regionali l’opera non è mai stata realizzata, togliendo a quell’area un’ulteriore possibilità di sviluppo turistico”, aggiunge Fabbri.
“E’ chiaro che l’ubicazione del campeggio richiede una particolare attenzione al paesaggio e all’ambiente, ma è altrettanto chiaro come si tratti di una zona ad alta vocazione turistica, una caratteristica che andrebbe valorizzata quanto più possibile, nel rispetto delle norme condivise e dei piani regolatori di tutti gli enti che hanno competenza sulla zona a diverso titolo”, spiega ancora Fabbri.
“A quanto risulta a ostacolarne la realizzazione sarebbero i vincoli del piano urbanistico regionale che, per loro natura, possono imporsi sui regolamenti provinciali”, aggiunge il capogruppo. Per evitare che questa situazione si prolunghi oltre “con una interrogazione abbiamo chiesto alla Regione di prendere in carico la questione, valutando nello specifico i pro e i contro dell’applicazione della normativa regionale in senso restrittivo, alla luce della natura della struttura, compatibile con il rispetto dell’ambiente e del rischio che tale interpretazione normativa sia penalizzante per il comparto economico-turistico della costa ferrarese”. Accedi al link sottostante per l’interrogazione integrale