CENTO (FE) 20/04/22 (NOTA STAMPA) INTERROGAZIONE: FABIO BERGAMINI (LEGA ) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE: LA BANCA POPOLARE EMILIA E ROMAGNA CHIUDE TROPPI SPORTELLI EX.CARIFE…”COSI’ FORTI DISAGI AI CITTADINI”
Premesso che
Da alcuni anni, il Gruppo Bper ha avviato un processo di riorganizzazione degli
sportelli a disposizione degli utenti, che sta riguardando indistintamente aree urbane e
periferiche, “ristrutturando” la capillare rete di servizi bancari che era stata allestita in
precedenza sul territorio ferrarese, ai tempi di Carife. Nel giro di quattro anni
dall’acquisizione della Cassa di Risparmio di Ferrara da parte di Bper, le filiali sono
passate infatti da 55 a 28.
Prima della pandemia, si era assistito alle operazioni che hanno in seguito portato alla
chiusura dello sportello di Scortichino, dove le rassicurazioni successive del
mantenimento almeno del servizio bancomat sono state smentite dai fatti. Tant’è che ora
risulta essere stato messo in vendita lo stesso stabile che ha ospitato fino a non molto
tempo fa Bper.
Analoga sorte ha riguardato lo sportello di Serravalle, con i cittadini che hanno palesato
la preoccupazione dovuta al fatto che, nel raggio di 40 chilometri, è rimasto attivo
soltanto il punto di riferimento bancario di Berra, avendo già assistito alla chiusura della
filiale di Cologna.
Successivamente si è appreso della chiusura annunciata della filiale di Bosco Mesola,
per la quale il sindaco di quel territorio affermava di essere venuto a conoscenza dei
fatti attraverso i social network.
Sono relativi al 2022, inoltre, i progetti di superamento delle filiali di Pontelagoscuro,
San Martino, dei punti bancari di corso Martiri e via Modena (a Ferrara), ed inoltre delle
filiali di Voghiera, San Giuseppe di Comacchio ed Ostellato.
Nel mese di marzo, il presidente della Provincia di Ferrara, assieme al sindaco del
capoluogo estense e dei comuni del territorio ferrarese hanno condiviso un documento
nel quale si chiedeva all’Istituto bancario di fare un passo indietro, rispetto alle decisioni
assunte. Definendo le stesse: «iniziative unilaterali che porteranno al taglio dei servizi,
che graverà soprattutto sull’utenza fragile, mettendo a rischio i posti di lavoro e
penalizzando professionalità».
Considerato che
La chiusura o la riduzione di portata di molti degli sportelli attivi fino a qualche tempo
fa rischia di impoverire i servizi presenti sul territorio ferrarese.
La ristrutturazione aziendale che sta portando al “superamento” di numerosi sportelli
bancari distribuiti sul territorio è proseguita senza particolari attenzioni per l’utenza più
debole (in particolare quella anziana, meno propensa ad utilizzare i servizi telematici)
anche durante la pandemia. Accelerando il proprio corso, se possibile, in coincidenza
con alcune operazioni di carattere finanziario che stanno portando Bper ad inglobare
altri attori del settore bancario.
Oltre a tutto questo, sarebbe opportuno mantenere punti di interrelazione tra utenti ed
operatori nelle zone periferiche della provincia ferrarese.
Non è mai stato del tutto chiarito, infine, da parte dell’Istituto bancario, il tema della
ricollocazione del personale delle filiali che verranno “superate” in questa operazione.
Interroga la Giunta Regionale per sapere
Se quanto esposto corrisponde al vero.
Quali siano i programmi di ristrutturazione aziendale dell’Istituto bancario Bper per la
provincia di Ferrara e quali saranno, al termine di questo processo ormai avviato, le
filiali che rimarranno attive sul territorio.
Se sia stata presa in esame, alla luce della riorganizzazione in corso, la tematica relativa
al mantenimento nelle periferie di un servizio “bancomat”, in particolare nei piccoli
centri dove non sussistano altre filiali bancarie di diversi istituti di credito.
Se non si ritenga opportuno richiedere un’audizione urgente da parte dei vertici del
gruppo Bper in sede regionale, allo scopo di illustrare nel dettaglio un progetto di
riorganizzazione che sta creando evidenti disagi ai cittadini.
Consigliere regionale Lega E-R
Fabio Bergamini
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