La mala gestio degli istituti vede la politica coinvolta fino al collo. Anche loro sono colpevoli per il decreto ammazza-risparmiatori
ROMA – “Non possiamo accettare che ora certi partiti cerchino di rifarsi una verginità promettendo di emendare un provvedimento come il salva-banche, che noi definiamo ammazza-risparmiatori, operazione fortemente voluta proprio dalla politica e da Bankitalia dopo anni di mala gestio delle banche”. Lo denunciano i deputati e senatori M5S. “L’uso clientelare del credito, i favori ai soliti noti e l’assenza della vigilanza sono colpe che adesso sono state scaricate sui piccoli risparmiatori inconsapevoli. Ma i partiti, assieme al governo e a Via Nazionale, ci stanno dentro fino al collo. Il sottosegretario Zanetti, invece, strepita senza aver letto le nostre dichiarazioni. Abbiamo infatti detto più volte che, paradossalmente, un’operazione come quella su Montepaschi è risultata efficace e vantaggiosa per lo Stato rispetto a questo obbrobrio”, aggiungono. “Durante la discussione della legge di Stabilità daremo battaglia con tutti i mezzi a nostra disposizione, dentro e fuori il Parlamento, e già in queste ore ci stiamo facendo megafono della disperazione dei piccoli azionisti e obbligazionisti. A questi ultimi sono stati venduti strumenti che dovrebbero riservati a investitori qualificati e la nostra vigilanza ha colpe enormi”. “Va avanti il disegno di accentramento bancario voluto da Draghi e dalla Merkel, che però non accetta la garanzia unica sui depositi. Noi non ci stiamo – concludono i parlamentari M5S – e faremo nel merito delle proposte ben precise”.