La risposta dei “No autostrada Cispadana” – Dopo Cento in Movimento è tutto il coordinamento cispadano “NO autostrada”, sotto la voce di Silvano Tagliavini, a rispondere alle dichiarazioni di Paolo Fortini, dell’UdC, in merito all’autostrada regionale Cispadana.
Nel comunicato si legge: “[…]si rimane ancora una volta allibiti da come personaggi come Fortini possano fare dichiarazioni del tipo: ‘Quando una crisi economica così profonda, un terremoto devastante, una spietata concorrenza di mercato ci assediano, non possiamo fare altro che andare nella direzione di favorire lo sviluppo, di rendere le imprese più competitive abbassando i costi, di incentivare nuovi investimenti in un territorio che abbia potenziale e prospettive per il futuro’”.
Ed è in risposta a queste affermazioni che Tagliavini pone “alcune semplici domande” che riportiamo in maniera integrale:
“1 – quando si afferma di andare nella direzione di favorire lo sviluppo, di quale tipo di sviluppo si parla?
2 – quando si vuole rendere più competitive le imprese abbassando i costi, di quali costi si parla e quali strumenti si pensa di utilizzare per raggiungere lo scopo?
3 – quando si pensa di incentivare gli investimenti, a quali investimenti ci si riferisce e a quali produzioni si pensa di destinarli?”
Poi il comunicato continua e, sempre il portavoce del coordinamento, pone un’altra domanda che dice di farla da 8 anni, ma che non ha mai trovato risposta. “Sulla base di quali studi economici si basa la teoria che autostrada è uguale a sviluppo economico?”.
Secondo Tagliavini, i dati di Fortini si riferiscono al 1962, quando fu costruita l’autostrada del Sole. “Mentre nel frattempo l’economia vincente ha puntato su ricerca, innovazione, qualità e sulle ferrovie e le autostrade del mare per i collegamenti internazionali”.
Un piccolo appunto – Come Taccuino Centese non abbiamo mai dato giudizi a riguardo di queste situazioni, ma questa volta voglio dire qualcosa e, ovviamente, firmerò l’articolo a nome mio.
E’ da quando abbiamo aperto l’e-mail di questo organo d’informazione che i comunicati riguardanti questa opera pullulano. Dopo aver seguito in diretta alcune manifestazioni No Tav in Val di Susa con degli inviati reali, non per Taccuino Centese, mi pare che la situazione si stia ripetendo anche qui. Se ne parla da anni e anni, ci sono quelli a favore e quelli contrari, non si fa niente e si chiacchiera o litiga soltanto. Non sarebbe meglio chiedere direttamente ai cittadini interessati, con qualcosa di ufficiale, cosa vogliono fare e finirla li?
di Nicolò Rabboni