COPPARO (FE) 17/01/22 ( NOTA STAMPA) COMMEMORAZIONE DEL BRIGADIERE ARMANDO PEPE INSIGNITO DELLA MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR CIVILE!
Nella mattinata odierna si è svolta a Copparo (Fe), presso la chiesa dei SS. Pietro e
Paolo, con una solenne funzione religiosa officiata dal Cappellano Militare della
Legione Carabinieri Emilia Romagna, Don Giuseppe Grigolon, la cerimonia
commemorativa in ricordo del Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Armando Sepe.
Il sottufficiale, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile, era caduto in
servizio proprio a Copparo il 17 gennaio di 49 anni fa mentre cercava di arrestare un
copparese che aveva assassinato il figlio e tentato di uccidere la moglie. L’assassino
poi, datosi alla fuga, aveva riempito la casa di gas causando l’esplosione della villetta
che provocò la morte del militare.
Alla cerimonia erano presenti il Prefetto di Ferrara dr. Rinaldo Argentieri, i
rappresentanti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate insistenti sulla provincia, il
Colonnello Gabriele Stifanelli, Comandante Provinciale Carabinieri di Ferrara, il
Sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni ed il Capitano Manuel Scacchi, Comandante
della Compagnia Carabinieri di Copparo. Presenti anche i rappresentati dell’Arma in
servizio e delle altre forze dell’ordine provinciali e locali, diversi esponenti
dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) in congedo e della ONAOMAC
associazione nazionale assistenza agli orfani dell’Arma dei Carabinieri.
Dopo la Santa Messa, i partecipanti hanno formato un composto corteo che ha
deposto una corona di alloro, alla memoria, presso il monumento ai caduti nella
piazza della Libertà di Copparo.
Il militare è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile alla memoria,
concessa il 29 maggio 1973 con la seguente motivazione:
“Consapevole di dover affrontare un pericolosi criminale, che si era rifugiato nella
propria abitazione, dopo aver ucciso un proprio congiunto ed averne feriti altri due,
con esemplare coraggio e generoso altruismo, faceva arrestare a prudente distanza il
dipendente che lo accompagnava proseguendo da solo. Nell’azionare il campanello
elettrico della porta, provocava l’esplosione del gas, di cui il folle aveva saturato
l’immobile, venendo travolto dalle macerie. Esempio altissimo di attaccamento al
dovere e di assoluto sprezzo del pericolo. Il 17 gennaio 1973 in Copparo (Ferrara)”.