VIDEO SERVIZIO A CURA DI MARCO RABBONI
CENTO 20/12/16 – C’erano tutti ma, proprio tutti i protagonisti del bel basket centese l’altra sera chiamati dal Presidente di ASD Benedetto XIV 2011Gianni Fava per i suoi personali auguri all’Hotel
Europa . Una tradizione che negli’ultimi tempi era trascurata per lasciare posto alla mega festa organizzata dagli Old Lions ma, che il neo Presidente Fava vuole riprendere sugl’antichi fasti del periodo della sua importante Presidenza della Centese Calcio. Non a caso il Presidente in questa nuova avventura ha voluto al suo fianco l’allora braccio destro Teresa Montaguti accolta con un grande abbraccio. Poi, Fava nel suo saluto ha citato tutto il consiglio d’amministrazione e i giornalisti che periodicamente
frequentano il palazzetto per documentare le gesta della formazione centese ed infine un riconoscimento a Elisa da un lustro sempre a disposizione della società per qualsiasi problema di risolvere. Il Presidente Fava nel suo bilancio di
questa prima parte del Campionato in cui , come, evidenzia sono stati centrati gli obiettivi prefissati all’ inzio di campionato. Evidenziando come la l’associazione sportiva Benedetto XIV sia cresciuta e che abbia dato vita a realtà simili: Benedetto 1964 bacino di nuove leve per la prima squadra aprendo collaborazione anche fuori i confini comunali, la nascita di recente delle Benedetto Volley che in breve tempo è una realtà ormai consolidata. Tutto questo grazie al lavoro dei loro predecessori e all’impegno
degli attuali reggenti Enrico Molinari per il Volley, Roberto Spera per il basket e infine, come,lo chiamano tutti il Presidentissimo Silvio Canelli che da poco ha lasciando lo scettro del comando a Gianni Fava per assumere instancabile la Presidenza di ASD CENTO 1913. Al termine il saluto a nome della squadra da parte di Capitan Mattia Caroldi che ha rimarcato l’impegno della squadra a centrare l’obiettivo d’inizio campionato, cioè, la promozione. Sentiamo ora gl’ esclusivi auguri del Presidente Gianni Fava al nostro microfono intervistato da Marco Rabboni