CENTO (FE) 05/08/22 ( NOITA STAMPA) – CREDITO EMILIANO (CREDEM) VOLA NEL PRIMO SEMESTRE 2022 …NUMERI IN FORTE CRESCITA: UTILE +14,2%, PRESTITI +12,3%, OLTRE 68 MILA NUOVI CLIENTI (1,36 MILIONI COMPLESSIVI)
La costante crescita del Gruppo concorre allo sviluppo del Paese. Forte attenzione
all’innovazione, alla digitalizzazione, alla sostenibilità ed alle persone.
Focus sulla gestione della clientela con importanti patrimoni con annuncio della
costituzione di Credem Euromobiliare Private Banking (operativa dal 2023).
REDDITIVITÀ
●Utile netto consolidato a 155,7 milioni di euro in crescita del 14,2% rispetto a giugno 2021 dopo
aver spesato quasi 26 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà;
●ritorno sul capitale (ROE annualizzato)(1) 9,6%, ROTE(2) annualizzato al 11,2%;
SOLIDITÀ E QUALITÀ DEL BUSINESS
●Indicatori ai vertici del sistema in Italia e in Europa a tutela di clienti e mercato: Common Equity Tier
1 Ratio a livello di Gruppo bancario(3) al 14,92%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza(3) a
13,46% rispetto a 7,56% minimo assegnato da BCE(4);
●oltre 1 miliardo di euro di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza;
●bassa incidenza dei crediti problematici, al 2,19% dei prestiti (Gross NPL Ratio(5)) rispetto al 2,98%
medio delle banche italiane(6);
●costo del credito annualizzato(7) a -1 bp, ai vertici del sistema.
POTENZIAMENTO MODELLO DI SERVIZIO
●Oltre 68 mila nuovi clienti(8) per 1.359.500 complessivi;
●prestiti alla clientela(9) a 33,5 miliardi di euro, +12,3% rispetto allo stesso periodo del 2021 (quasi
sei volte maggiore rispetto al sistema(10), in crescita del 2,1%);
●patrimoni dei clienti depositati presso l’istituto(9) a 84,3 miliardi di euro (+0,7% a/a), di cui
patrimoni gestiti a 31 miliardi di euro (-3,8% a/a) e raccolta diretta da clientela in aumento a 34,6
miliardi di euro (+7,8% a/a). Prodotti assicurativi a 8,3 miliardi di euro (+0,9% a/a);
●le reti commerciali della banca (Business Unit Banking Commerciale)(11), costituite da 511 tra filiali
retail, centri imprese e centri specialistici dedicati alle piccole attività (centri small business), hanno
raggiunto, nel complesso, 49,7 miliardi di euro di raccolta (+1,4% a/a) e 25,6 miliardi di euro di prestiti
(+10,1% a/a). All’interno di tale struttura, la rete dei consulenti finanziari (526 professionisti) ha
raggiunto 7,6 miliardi di euro di raccolta (sostanzialmente stabile rispetto a fine giugno 2021, -0,4%
a/a), 800 milioni di euro di prestiti (+5,3% a/a) e reclutato 19 professionisti da inizio 2022. Forte
sostegno a tutte le tipologie di imprese: prestiti a 14,1 miliardi di euro (+11,8% a/a) e 8.500 nuove
imprese raggiunte;
●nuovi servizi digitali per facilitare il rapporto tra banca e clienti nell’ambito dei prodotti di
investimento, di protezione e per il risparmio nelle spese domestiche. Nel primo semestre sono state
38,8 milioni le operazioni realizzate dai clienti attraverso i canali a distanza (93,9% del totale), oltre
600 mila le interazioni tramite gli strumenti di assistenza ai clienti (telefono, mail, social media e chat)
e più di 21 milioni le visite al sito credem.it;
●annunciata nel mese di luglio la creazione di una nuova società denominata “Credem –
Euromobiliare Private Banking”, focalizzata sulla gestione della clientela con importanti patrimoni
che rappresenta l’unione di Banca Euromobiliare (100% Credem Spa) che contava a fine giugno 13,4
miliardi di euro di masse e 400 professionisti tra private banker e consulenti finanziari e della struttura
di private banking di Credem con 23,3 miliardi di euro di masse gestiti da 287 private banker.
L’obiettivo è rafforzare ulteriormente la specializzazione dei canali e delle strutture di supporto ai
clienti “private” ed incrementare il livello di servizio offerto anche grazie alle sinergie con le
società prodotto del Gruppo ed ai costanti investimenti in tecnologia ed innovazione per contribuire a
migliorare il benessere finanziario e di vita dei clienti. Il progetto, la cui finalizzazione è subordinata
all’ottenimento delle previste autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza, rappresenta una tappa
decisiva nello sviluppo del private banking del Gruppo Credem avviato ad ottobre 2020 con la
creazione di una governance unica delle due realtà attive in tale segmento, il private banking Credem
e Banca Euromobiliare;
●nell’ambito del risparmio gestito (Area Wealth Management) continua lo sviluppo di nuovi prodotti
e servizi con forte focus sugli investimenti sostenibili (tre nuovi fondi comuni specializzati) e la
progressiva diffusione dell’intelligenza artificiale nella costruzione dei prodotti di investimento per la
clientela (avvio sperimentazione piattaforma, in collaborazione con la società Noonum, per la
selezione delle aziende da inserire nei portafogli); forte attenzione al tema della protezione
assicurativa;
●Avvera (società 100% Credem attiva nei mutui e nel credito al consumo): importante contributo
all’acquisizione di nuova clientela per il Gruppo (circa 26 mila nuovi clienti), 749 milioni di euro di
finanziamenti (+32% rispetto a fine giugno 2021) e oltre 196 nuovi professionisti;
●leasing e factoring in costante sviluppo. Credemleasing ha raggiunto quota 558,9 milioni di euro di
stipulato complessivo, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente. Credemfactor ha registrato
2,4 miliardi di euro (+19,9%) di flussi lordi di crediti ceduti dalla clientela (turnover).
INNOVAZIONE
●Prosegue lo sviluppo dell’iniziativa di Corporate Venture Capital (CVC) lanciata ad aprile 2021 con
la finalizzazione, dall’avvio del progetto a fine giugno 2022, di investimenti in 17 startup con l’obiettivo
di individuare tecnologie e modelli innovativi per rafforzare il core business del Gruppo, supportarne
l’evoluzione e generare valore per la clientela;
●ricevuto il Premio Nazionale per l’Innovazione per un progetto di pegno rotativo non possessorio
su merci con tecnologia blockchain;
●finalizzati importanti investimenti per incrementare il livello di servizio alla clientela e rafforzare
l’area aziendale denominata Area Futuro (sistema informatico, organizzazione, innovazione e
Credemtel specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali) con l’inserimento di 30 nuove persone.
INVESTIMENTI SULLE PERSONE
●166 assunzioni nel semestre per sostenere la crescita del Gruppo;
●oltre 92% dei dipendenti con un contratto di smart working attivo;
●formazione continua, anche da remoto, con 17.800 giornate erogate;
●forti investimenti sullo sviluppo delle competenze digitali delle persone del Gruppo con attività di
analisi dei bisogni e specifiche attività di formazione.
SOSTENIBILITÀ
●Avviato progetto per strutturare una raccolta di dati in ambito ambientale, sociale e di governance
(ESG) su un primo campione di imprese clienti per realizzare un’analisi degli impatti sul rischio di
credito;
●realizzata la prima emissione di una obbligazione legata al finanziamento di attività con impatto
sociale positivo (Social Bond Tier 2 subordinato) per 200 milioni di euro.
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Approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Lucio Igino Zanon di
Valgiurata, i risultati consolidati al 30 giugno 2022 che hanno confermato la capacità del Gruppo di
generare una consistente redditività anche in un contesto generale particolarmente complesso. Tali
risultati sono stati ottenuti grazie ad un modello di servizio diversificato e calibrato in base ai bisogni
dei diversi segmenti di clientela e ad una forte solidità patrimoniale e qualità dell’attivo. Il periodo, in
particolare, si è chiuso con un utile netto consolidato pari a 155,7 milioni di euro in crescita del 14,2%
rispetto a fine giugno 2021. Il dato sconta 25,9 milioni di euro, al lordo dell’effetto fiscale, di contributi
ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà. Il ROE(1) annualizzato si attesta a 9,6%.
Il Direttore Generale Nazzareno Gregori presenterà i risultati alla comunità finanziaria domani 5
agosto 2022, nel corso di una conference call alle 10.30.
“Gli ultimi anni sono stati un severo banco di prova per tutto il sistema economico e sociale nazionale
ed internazionale”, ha dichiarato Nazzareno Gregori, Direttore Generale Credem. “La forte incertezza
in cui ci siamo trovati ad operare”, ha proseguito Gregori, “ha messo in evidenza l’importanza di
investire e pianificare nel lungo periodo mantenendo la capacità di reagire ed adattarsi rapidamente
ai repentini cambiamenti del contesto, innanzitutto attraverso l’ascolto e la costante vicinanza alla
clientela. Questa è l’impostazione strategica che stiamo adottando da tempo e che ci ha permesso di
raggiungere con costanza risultati eccellenti. Continuiamo a puntare fortemente sullo sviluppo del
nostro modello di business, sugli investimenti sulle persone, sull’innovazione, sulla digitalizzazione del
rapporto con la clientela e sulla sostenibilità. L’obiettivo è continuare a sostenere i progetti delle
famiglie e delle imprese ed a tutelare e valorizzare i patrimoni che ci affidano i clienti”.
> IL SEMESTRE IN SINTESI
Nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo ha continuato a sostenere il tessuto economico con i prestiti
alla clientela(9) che hanno raggiunto 33,5 miliardi di euro in progresso del 12,3% rispetto al primo
semestre del 2021 (+3,7 miliardi di euro in valore assoluto), con una crescita di oltre sei volte superiore
rispetto alla media di sistema(10) (+2,1% nello stesso periodo) ed una costante attenzione alla qualità
dell’attivo.
In tale contesto è proseguito lo sviluppo del modello di banca assicurazione che si rivela
particolarmente efficace nella gestione delle molteplici necessità della clientela che, da parte sua, ha
continuato a dimostrare fiducia nella capacità del Gruppo di tutelare e valorizzare i propri risparmi.
Sono stati acquisiti circa 68 mila nuovi clienti(8) raggiungendo un totale di 1.359.500 e la raccolta
complessiva da clientela(9) si è attestata a 84,3 miliardi di euro in crescita dello 0,7% rispetto al primo
semestre 2021, con la raccolta diretta da clientela in aumento del 7,8% a 34,6 miliardi di euro. La
raccolta gestita è risultata pari a 31 miliardi di euro (-3,8% a/a). La raccolta assicurativa si è attestata
a 8,3 miliardi di euro (+0,9% rispetto al primo semestre del 2021) e i premi legati a garanzie di
protezione vita e danni hanno raggiunto 40,6 milioni di euro (+13,5% rispetto a fine giugno 2021).
La qualità dell’attivo si è mantenuta ai massimi livelli del sistema con il rapporto tra impieghi
problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio(5)) che si è ulteriormente ridotto, pur essendo già
ai vertici del mercato, al 2,19%, rispetto al 2,98% della media delle banche significative italiane(6), con
livelli di copertura tra i più elevati del sistema (livello di copertura comprensivo dello shortfall(12) al
59,1% sui crediti problematici ed al 84,8% sulle sofferenze). Il costo del credito(7) annualizzato è pari a
-1 bp, per effetto di alcune riprese di valore non ricorrenti e per il risultato positivo di una cessione di
sofferenze, con un posizionamento particolarmente distintivo rispetto al mercato.
Sempre elevata la solidità del Gruppo, a tutela di tutti gli stakeholder, con un CET1 Ratio del Gruppo
Bancario(3) a 14,92% nonostante la forte attività di sostegno all’economia e alle necessità della
clientela. Il CET1 Ratio(3) di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, si attesta al 13,46%
con 590 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale
SREP(4) assegnato dalla Banca Centrale Europea) pari a 7,56% per il 2022 (requisito più basso tra le
banche commerciali europee vigilate direttamente da BCE). Il ROTE(2) annualizzato è pari a 11,2%, il
ROE(1) annualizzato si attesta a 9,6%.
Il Gruppo nel corso del primo semestre 2022 ha continuato ad investire fortemente sul modello
organizzativo, sulle reti distributive, sulle fabbriche prodotto del risparmio gestito, sulle persone,
sull’innovazione e la sostenibilità. In particolare:
● le reti commerciali della banca (Business Unit Banking Commerciale)(11)
, costituite da 511 tra filiali
retail, centri imprese e centri specialistici dedicati alle piccole attività (centri small business),
hanno raggiunto nel complesso 49,7 miliardi di euro di raccolta (+1,4% a/a) e 25,6 miliardi di euro
di prestiti (+10,1% a/a). All’interno di tale struttura distributiva la rete dei consulenti finanziari
(526 professionisti) ha raggiunto 7,6 miliardi di euro di raccolta (sostanzialmente stabile, -0,4%
a/a) e 800 milioni di euro di prestiti (+5,3% a/a); sono stati inoltre reclutati 19 professionisti da
inizio 2022. E’ proseguito anche il forte sostegno a tutti i segmenti della clientela imprese (dalle
piccole attività alle grandi aziende) con prestiti che ammontano a 14,1 miliardi di euro (+11,8%
a/a) e significativa crescita dei clienti con 8.500 nuove imprese raggiunte a conferma dell’efficacia
della strategia di espansione commerciale;
● Avvera (società, 100% Credem, attiva nei mutui e credito al consumo) ha contribuito in modo
importante all’acquisizione di nuova clientela per il Gruppo con circa 26 mila nuovi clienti. La
società, più nel dettaglio, registra 749 milioni di euro di finanziamenti erogati e intermediati nel
corso del primo semestre 2022 (+32% a/a) e l’ingresso di 196 nuovi professionisti che portano a
772 il totale degli agenti e collaboratori attivi, a cui si aggiungono 1.686 operatori convenzionati.
E’ inoltre entrata a regime l’area dei prestiti finalizzati che ha raggiunto circa 164 milioni di euro
di finanziamenti erogati nel semestre e 29 agenti in struttura a cui si aggiungono 67 collaboratori;
● nell’ambito dell’Area Wealth Management è stata intensa l’attività di ampliamento e
specializzazione della gamma di Euromobiliare Asset Management SGR con il lancio di tre nuovi
prodotti, che rispondono sia ad esigenze di ampliamento delle strategie a disposizione dei gestori
in ottica di consulenza sia in ottica di specializzazione dell’offerta destinata ai diversi segmenti di
clientela. A fine giugno 2022 la raccolta delle società di gestione e assicurative del Gruppo su
strumenti di investimento sostenibili(13) ammontava a circa 6 miliardi di euro, in crescita
dell’88,7% rispetto a giugno 2021. Sono proseguite anche le attività progettuali per la progressiva
diffusione dell’utilizzo di strumenti innovativi per la costruzione dei prodotti di investimento.
Euromobiliare Asset Management SGR, in particolare, ha avviato la fase di sperimentazione
operativa della piattaforma di intelligenza artificiale Noonum con l’obiettivo di accrescere la
capacità di gestione e di analisi dei dati e delle informazioni non strutturate delle società attive
nel mercato e migliorare la selezione delle aziende da inserire all’interno dei portafogli dei
prodotti. Nel semestre la società Credemassicurazioni (società al 50% Credem e al 50% Reale
Mutua Assicurazioni) ha avviato alcune iniziative a favore dei clienti titolari dei prodotti
Protezione Salute e Protezione Reddito per fruire pienamente delle polizza anche nel contesto
pandemico che ne ha limitato l’esercizio;
● annunciata nel mese di luglio la creazione di una nuova società denominata “Credem –
Euromobiliare private banking”, focalizzata sulla gestione della clientela con importanti
patrimoni che rappresenta l’unione di Banca Euromobiliare (100% Credem Spa) che contava a
fine giugno 13,4 miliardi di euro di masse e 400 professionisti tra private banker e consulenti
finanziari e della struttura di private banking di Credem con 23,3 miliardi di euro di masse gestite
da 287 private banker. L’obiettivo è rafforzare ulteriormente la specializzazione dei canali e delle
strutture di supporto ai clienti “private”, incrementare il livello di servizio offerto anche grazie
alle sinergie con le società prodotto del Gruppo ed ai costanti investimenti in tecnologia ed
innovazione per contribuire a migliorare il benessere finanziario e di vita dei clienti. Il progetto,
la cui finalizzazione è subordinata all’ottenimento delle previste autorizzazioni da parte delle
autorità di vigilanza, rappresenta una tappa decisiva nello sviluppo del private banking del Gruppo
Credem avviato ad ottobre 2020 con la creazione di una governance unica delle due realtà attive
in tale segmento, il private banking Credem e Banca Euromobiliare;
● i settori del leasing e del factoring si sono confermati in costante sviluppo. Nei primi sei mesi
dell’anno Credemleasing ha raggiunto quota 558,9 milioni di euro di stipulato complessivo in
crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Credemfactor ha registrato a
fine primo semestre 2,4 miliardI di euro (+19,9%) di flussi lordi di crediti ceduti dalla clientela
(turnover);
● prosegue il percorso di evoluzione digitale per facilitare il rapporto tra banca e clienti con il lancio,
grazie alla sottoscrizione di alcune partnership, di nuovi servizi nell’ambito degli investimenti,
della protezione assicurativa, dell’assistenza alla salute ed al risparmio nelle spese domestiche.
Continuano inoltre le attività per favorire la trasformazione digitale del rapporto tra banca e
clienti: nel corso del primo semestre i clienti hanno realizzato 38,8 milioni di operazioni sui canali
digitali (93,9% del totale), sono state oltre 600 mila le interazioni tramite i canali di assistenza ai
clienti (telefono, mail, social media e chat) e oltre 21 milioni le visite al sito credem.it;
● nell’area innovazione è proseguito lo sviluppo dell’iniziativa di Corporate Venture Capital (CVC)
lanciata ad aprile 2021 con la finalizzazione, dall’avvio dell’iniziativa a fine giugno 2022, di
investimenti in 17 startup in ambito bancario ed assicurativo, anche attraverso l’ingresso come
investitore in “Fin+Tech”, il percorso di supporto allo sviluppo di nuove imprese tecnologiche in
ambito finanziario e assicurativo nato da un’iniziativa di CDP Venture Capital Sgr. L’obiettivo è
individuare tecnologie e modelli innovativi per rafforzare il core business del Gruppo,
supportarne l’evoluzione e generare valore per la clientela. La banca ha inoltre ricevuto il “Premio
Nazionale per l’Innovazione” per il progetto “Inventory Chain Platform” basato sul pegno rotativo
non possessorio su merci supportato, per la prima volta in Europa, dalla tecnologia blockchain.
Sono stati inoltre finalizzati importanti investimenti per incrementare il livello di servizio alla
clientela e rafforzare l’area aziendale denominata Area Futuro (sistema informatico,
organizzazione, innovazione e Credemtel specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali) con
l’inserimento di 30 nuove persone dedicate;
● sono proseguiti gli investimenti sulle persone con 166 assunzioni a supporto della crescita
organica del Gruppo. Gli ingenti investimenti in tecnologia ed innovazione realizzati negli anni
scorsi hanno consentito di proseguire l’accesso allo smart working con oltre il 92% dei dipendenti
con un contratto di lavoro agile attivo. È proseguita infine l’intensa attività di formazione anche
a distanza con 17.800 giornate erogate. E’ stato implementato infine un percorso per la sempre
maggiore diffusione della cultura digitale e delle competenze delle persone del Gruppo in tale
ambito;
● nell’ambito della sostenibilità è stata formalizzata una partnership per strutturare una raccolta
di dati in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG) su un primo campione di imprese per
realizzare un’analisi degli impatti sul rischio di credito; dopo una prima fase l’obiettivo è
estendere l’attività a tutte le imprese clienti del Gruppo. Più in dettaglio sarà implementata una
soluzione tecnologica, in linea con le normative di riferimento che consenta, da un lato
all’impresa di comprendere il percorso di maturità sui temi della sostenibilità, dall’altro al Gruppo
di ottenere dati e informazioni puntuali che consentiranno una migliore valutazione dell’azienda.
Attraverso una collaborazione attiva sarà possibile così favorire un percorso di miglioramento
delle performance ambientali, sociali e di governance delle imprese clienti e sviluppare un’offerta
di finanziamenti e servizi mirati. E’ stata inoltre finalizzata l’emissione, per 200 milioni di euro, di
una obbligazione legata al finanziamento di attività con impatto sociale positivo (Social Bond Tier
2 subordinato). Questa operazione ha, inoltre, permesso di rafforzare ulteriormente la già solida
posizione di capitale del Gruppo e di evidenziarne l’impegno e la vicinanza all’economia locale e
al territorio di operatività. L’obbligazione rappresenta la seconda emissione sostenibile di Credem
e fa seguito a quella effettuata a gennaio 2022 di 600 milioni di euro per sostenere attività con
impatto ambientale positivo (green bond).
Risultati economici consolidati(14)(*)
A fine giugno 2021 il margine di intermediazione si attesta a €690,3 milioni, rispetto a €639,8 milioni nello
stesso periodo dell’anno precedente (+7,9% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario(15) è
pari a €274,9 milioni rispetto a €234,1 milioni a fine giugno 2021 (+17,4% a/a). Il margine da servizi(16)(17)
raggiunge €415,4 milioni rispetto a €405,7 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+2,4% a/a).
Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a €333,5 milioni (+5,5% a/a) di cui €217,8 milioni di
commissioni da gestione ed intermediazione (+3,1% a/a) e €115,7 milioni di commissioni da servizi bancari
(+10,2% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati si attesta a €40,6 milioni (-14,7% a/a). Il risultato
dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a €28,7 milioni (-5,9% a/a).
I costi operativi(17) si attestano a €397,4 milioni rispetto ai €385 milioni nel primo semestre del 2021
(+3,2% a/a). Nel dettaglio, le spese amministrative ammontano a €116 milioni, -0,2% a/a, mentre le spese
relative al personale sono pari a €281,4 milioni (+4,7% a/a).
Il cost/income(18), nonostante la crisi economica, risulta in calo al 57,6% rispetto al 60,2% di fine primo
semestre 2021.
Il risultato lordo di gestione è pari a €292,9 milioni, in crescita del 15% rispetto a €254,8 milioni nello
stesso periodo dell’anno precedente. Gli ammortamenti sono pari a €49,8 milioni rispetto ai €44,2 milioni
a fine primo semestre 2021 (+12,7% a/a).
Il risultato operativo si attesta a €243,1 milioni, +15,4% a/a rispetto a €210,6 milioni a fine giugno 2021.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri(17) sono pari a -€6 milioni rispetto a €1,2 milioni nello stesso
periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti(17) registrano un apporto positivo
pari a €2,5 milioni (in riduzione rispetto a €12,5 milioni di contributo positivo a fine primo semestre 2021).
Il saldo delle componenti straordinarie(17) è pari a -€14,2 milioni (-€24,7 milioni nel primo semestre 2021)
e comprende tra l’altro €25,9 milioni, al lordo dell’effetto fiscale, di contributo ai fondi per la gestione
delle banche in difficoltà.
L’utile ante imposte si attesta a €225,4 milioni, in progresso del 12,9% rispetto a €199,6 milioni a fine
primo semestre 2021, mentre le imposte sul reddito ammontano a €69,6 milioni (€63,2 milioni nello
stesso periodo del 2021, +10,1% a/a). L’utile netto consolidato si attesta a €155,7 milioni, in crescita del
14,2% rispetto a €136,3 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente, nonostante i €25,9
milioni di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà.
Il ROTE(2) annualizzato è pari a 11,2%, il ROE(1) annualizzato si attesta a 9,6%.
Aggregati patrimoniali consolidati (9)(*)
La raccolta complessiva da clientela a fine giugno 2022 si attesta a €84.261 milioni, +0,7% rispetto a
€83.671 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. La raccolta complessiva ammonta a €98.796
milioni, +1,5% a/a rispetto a €97.329 milioni a fine primo semestre 2021. In particolare, la raccolta diretta
da clientela raggiunge €34.647 milioni rispetto a €32.133 milioni nello stesso periodo dell’anno
precedente (+7,8% a/a). La raccolta diretta complessiva è pari a €38.133 milioni rispetto a €34.727 milioni
a fine primo semestre 2021 (+9,8% a/a). La raccolta assicurativa si attesta a €8.322 milioni, +0,9% rispetto
a €8.246 milioni a fine giugno 2021. I premi legati a garanzie di protezione vita e danni sono pari a €40,6
milioni e registrano un incremento del 13,5% a/a. La raccolta indiretta da clientela risulta pari a €41.292
milioni rispetto a €43.292 milioni a fine primo semestre 2021 (-4,6% a/a). Nel dettaglio, la raccolta gestita
si attesta a €30.991 milioni rispetto a €32.202 milioni a fine primo semestre 2021 (-3,8% a/a). All’interno
di tale aggregato le gestioni patrimoniali sono pari a €5.744 milioni (-8,5% a/a), i fondi comuni di
investimento e Sicav ammontano a €13.380 milioni (-7,3% a/a), i prodotti di terzi ed altra raccolta gestita
si attestano a €11.867 milioni (+3,2% a/a).
Gli impieghi a clientela sono in crescita del 12,3% a/a (rispetto al sistema(10) +2,1% nello stesso periodo)
e si attestano a €33.512 milioni rispetto a €29.849 milioni a fine primo semestre 2021, con costante
attenzione alla qualità del portafoglio. I mutui casa alle famiglie registrano flussi erogati pari a 756,9
milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno (-31,5% rispetto al primo semestre del 2021) con consistenze
pari a 9,7 miliardi di euro (+8,7% a/a).
Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 0,25% (rispetto a 0,37% a fine primo semestre 2021)
dato significativamente inferiore alla media di sistema(10) pari a 0,93%. La percentuale di copertura delle
sofferenze è del 73,6% (72,7% a fine primo semestre 2021); tale dato, comprensivo dello shortfall
patrimoniale(12), è pari all’84,8%. I crediti problematici totali netti sono pari a €356,6 milioni, in calo del
5,5% rispetto a 377,5 milioni di euro a fine primo semestre 2021. I crediti problematici totali lordi
ammontano invece a €745,4 milioni, in calo del 6,6% rispetto a €798,1 milioni a fine primo semestre 2021.
La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi è del 52,2% (52,7% a fine primo semestre
2021); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale(12), sale al 59,1%. Il rapporto tra crediti
problematici totali lordi e impieghi lordi (NPL Ratio(5)) si attesta al 2,19% (2,63% a fine primo semestre
2021) a fronte di una media delle banche significative italiane(6) di 2,98%.
Il costo del credito(7) annualizzato è pari a -1 bp, per il contenuto valore delle rettifiche su crediti (2,5
milioni di euro), con un posizionamento particolarmente distintivo rispetto al mercato.
Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario(3) al 14,92%, il CET1 ratio(3) fully loaded calcolato
su Credemholding è pari a 13,46%, ai massimi livelli del sistema. Il Tier 1 capital ratio(3) è pari a 13,79% ed
il Total capital ratio(3) è pari a 15,32%. Considerando la recente emissione del Social T2 da 200 milioni di
euro, il Total Capital Ratio pro-forma risulterebbe pari al 16,42%. Per il 2022 il CET1 Ratio minimo (SREP)(4)
assegnato al Gruppo è pari a 7,56%, il requisito più basso tra le banche italiane vigilate da BCE.
Evoluzione prevedibile della gestione
La dinamica dei prezzi e la persistente incertezza circa l’evoluzione della guerra e della pandemia, stanno
portando a previsioni di una crescita economica più contenuta, rispetto ad inizio anno, soprattutto nei
paesi europei. Contemporaneamente, per contrastare gli effetti dell’inflazione, l’atteggiamento di molte
banche centrali si sta orientando verso politiche monetarie più restrittive. I principali istituti di analisi
macroeconomica proiettano, per la seconda parte del 2022, una sostanziale tenuta dell’economia italiana
ed europea. Iniziano però ad evidenziare un rischio crescente di rallentamento globale, legato a molteplici
fattori di debolezza e incertezza: le possibili difficoltà delle politiche monetarie nel governare l’equilibrio
tra ripresa economica, inflazione e rialzo dei tassi; gli effetti della guerra sui prezzi delle materie prime e
dei beni di consumo; la possibile interruzione dell’erogazione di gas russo all’Europa occidentale e quindi
anche all’Italia; le ripercussioni a livello mondiale di un ulteriore rallentamento dell’economia cinese a
causa della strategia “zero Covid”; la ripresa della pandemia in Europa nei mesi autunnali; l’efficacia del
nuovo strumento di politica monetaria introdotto da BCE, denominato Transmission Protection
Instrument (TPI) per equilibrare il mercato dei titoli di stato (cosiddetta politica di contrasto alla
frammentazione); non da ultimo, l’evoluzione della situazione politica italiana. E’ presumibile che il
Gruppo sarà in grado di proseguire nella generazione di ricavi, in continuità con quanto avvenuto nel corso
dei primi sei mesi del 2022. Nella seconda metà dell’anno, inoltre è attesa una ripresa dei tassi con
potenziali benefici sul margine finanziario che dovrebbero compensare più che proporzionalmente
l’apporto delle commissioni nette indebolite dalla flessione dei mercati azionari. Il rischio di credito si
conferma contenuto, grazie alla buona capacità di rimborso di privati e aziende. Sul rischio di credito, il
livello di attenzione rimane elevato e i monitoraggi frequenti per cogliere tempestivamente gli impatti del
deterioramento dello scenario. Un lieve peggioramento del rischio di credito potrà essere legato allo
scadere delle misure di sostegno pubblico ma anche ai primi effetti del peggioramento della situazione
economica di famiglie e imprese: si potrà determinare un incremento delle svalutazioni analitiche,
parzialmente compensata da una stabilizzazione della componente relativa ai crediti in bonis. Anche in
tale contesto, il Gruppo per il 2022 mira a confermare le linee guida della propria gestione: il
mantenimento di ritmi di sviluppo commerciale superiori alla media mercato, l’elevata qualità del credito,
il rafforzamento del servizio in ottica omnicanale e digitale per famiglie e imprese, il potenziamento del
wealth management, lo sviluppo di prodotti sostenibili (Environmental, Social, Governance – ESG), la
conferma della solidità del profilo di rischio e dei livelli patrimoniali.
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