CENTO (FE) 10/11/22 ( NOTASTAMPA) – CREDEM, RISULTATI AL 30 SETTEMBRE: PRESTITI +5,6%, 100 MILA NUOVI CLIENTI (1,4 MILIONI COMPLESSIVI), UTILE A 222,6 MILIONI DI EURO!
Forti investimenti su servizi alla clientela, innovazione e digitalizzazione
Utile a 222,6 milioni di euro, +23,5% a/a senza considerare l’apporto contabile
dell’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento che aveva positivamente
influenzato il risultato al 30 settembre 2021
Nuovo modello di consulenza finanziaria e patrimoniale per tutte le
reti del Gruppo che unisce il valore della professionalità dei consulenti
ad avanzate tecnologie
REDDITIVITA’ ●Utile netto consolidato a 222,6 milioni di euro, dopo aver spesato quasi
58 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in
difficoltà. Il dato è in crescita del 23,5% a/a senza considerare l’apporto
contabile dell’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento (badwill) che
aveva positivamente influenzato per 95,6 milioni di euro il risultato al 30
settembre 2021. Considerando invece tale posta nel 2021, l’utile netto
consolidato è in riduzione del 19,3% a/a;
● ritorno sul capitale (ROE annualizzato)(1) 9,2%, ROTE(2) annualizzato al
10,8%.
SOLIDITA’ E QUALITA’ DEL BUSINESS
● Indicatori ai vertici del sistema in Italia e in Europa a tutela di clienti e
mercato: Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario(3) al
15,19%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza(3) a 13,68% rispetto
a 7,56% minimo assegnato da BCE(4);
● oltre 1 miliardo di euro di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza;
● bassa incidenza dei crediti problematici, al 2,18% dei prestiti (Gross
NPL Ratio(5)) rispetto al 3,2% medio delle banche italiane(6) e al 2,4%
medio delle banche europee(6);
● costo del credito annualizzato(7) a 3 bps, ai vertici del sistema.
CRESCITA DEL GRUPPO
● 100 mila nuovi clienti(8) per oltre 1,4 milioni complessivi;
● prestiti alla clientela(9) a 33,2 miliardi di euro, +5,6% rispetto allo stesso
periodo del 2021 (quasi due volte maggiore rispetto al sistema(10), in
crescita del 3,3%);
● patrimoni dei clienti depositati presso l’istituto(9) a 83,5 miliardi di euro
(-5,6% a/a), di cui patrimoni gestiti a 30,5 miliardi di euro (-10,5% a/a)
che risentono principalmente dell’andamento dei mercati e raccolta
diretta da clientela a 34,7 miliardi di euro (+0,1% a/a). Prodotti
assicurativi a 8,2 miliardi di euro (-2% a/a) con i premi legati a garanzie
di protezione vita e danni in aumento del 13,5% rispetto a fine settembre
2021.
RICAMBIO NELLA CONTINUITA’ AL VERTICE
●Lo scorso 4 agosto l’istituto ha comunicato che a conclusione di un lunga
e brillante carriera professionale tutta all’interno del Credito Emiliano,
avendo maturato la volontà di portare a termine il proprio percorso
lavorativo, il Direttore Generale Nazzareno Gregori (68 anni nel
corrente mese di novembre) ha manifestato l’intenzione di beneficiare del
diritto pensionistico alla fine di gennaio 2023;
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●il Consiglio di Amministrazione Credem ha contestualmente designato
Direttore Generale l’attuale Condirettore Generale Angelo Campani,
all’insegna della totale continuità e valorizzando il ricambio generazionale
da sempre punto di forza del Gruppo. Campani, essendosi positivamente
concluso il processo di Fit & Proper attivato presso la Banca Centrale
Europea, assumerà l’incarico ad inizio febbraio 2023(11)
.
SVILUPPO DEL MODELLO DI SERVIZIO
● Banking commerciale(12): raggiunti nel complesso 47,6 miliardi di euro
di raccolta (sostanzialmente stabile rispetto a fine settembre 2021, -0,4%
a/a) e 25,2 miliardi di euro di prestiti (+7,1% a/a). All’interno di tale
aggregato, in dettaglio, la rete dei consulenti finanziari ha consuntivato
7,6 miliardi di euro di raccolta (-2,9% a/a), 796 milioni di euro di prestiti
(+4,2% a/a) e reclutato 26 professionisti da inizio 2022; la struttura per
l’assistenza alle imprese ha invece raggiunto 14 miliardi di euro di
prestiti (+8,9% a/a) e 11.700 nuove imprese raggiunte a conferma del
forte sostegno a tutte le tipologie di imprese;
Private Banking: annunciata lo scorso luglio la costituzione di “Credem –
Euromobiliare Private Banking”, società focalizzata sulla gestione della
clientela con importanti patrimoni che rappresenterà l’unione, nel primo
trimestre 2023, di Banca Euromobiliare (100% Credem Spa) e della
struttura di private banking di Credem e che potrà contare su masse
complessive pari a 37,7 miliardi di euro ed oltre 680 professionisti
Wealth Management: lanciato un nuovo modello di consulenza
finanziaria e patrimoniale basato su una piattaforma tecnologica rivolto a
tutte le reti del Gruppo con al centro il ruolo del consulente; il nuovo
approccio sarà integrato ed esteso al patrimonio complessivo della
clientela con analisi di portafoglio innovative basate su algoritmi evoluti ed
intelligenza artificiale per valutare quotidianamente la qualità dei
portafogli.
Nell’ambito del comparto assicurativo le compagnie del Gruppo hanno
accelerato lo sviluppo della gamma prodotti sia nel ramo danni sia nel
ramo vita per poter offrire soluzioni sempre più coerenti con i bisogni
emersi dopo la pandemia;
● Avvera (società 100% Credem attiva nei mutui e nel credito al consumo):
importante contributo all’acquisizione di nuova clientela per il Gruppo
(circa 39 mila nuovi clienti), 1,1 miliardi di euro di finanziamenti (+30%
rispetto a fine settembre 2021) e oltre 250 nuovi professionisti;
● Leasing e factoring: Credemleasing ha raggiunto quota 797,5 milioni di
euro di stipulato complessivo, in crescita del 9,2% rispetto all’anno
precedente. Credemfactor ha registrato 3,6 miliardi di euro (+22%) di
flussi lordi di crediti ceduti dalla clientela (turnover).
INNOVAZIONE ●Prosegue lo sviluppo dei servizi digitali per facilitare il rapporto tra
banca e clienti. Nei primi nove mesi sono state 59 milioni le operazioni
realizzate dai clienti attraverso i canali a distanza (94% del totale) ed oltre
240 mila le interazioni virtuali tramite i canali di assistenza (mail, chat e
messaggi);
●continuano inoltre gli investimenti per accrescere le competenze del
Gruppo nell’utilizzo dei dati e dell’intelligenza artificiale;
●prosegue, con l’inserimento di 45 professionisti nei primi nove mesi
dell’anno, l’importante rafforzamento di Area Futuro, struttura che
comprende le funzioni organizzazione, innovazione, sistemi informativi e
Credemtel, società tecnologica del Gruppo, per offrire alla clientela servizi
digitali con elevati standard qualitativi.
INVESTIMENTI ● 233 assunzioni a fine settembre per sostenere la crescita del Gruppo;
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SULLE PERSONE
● oltre 85% dei dipendenti con un contratto di smart working attivo;
● formazione continua, anche da remoto, con 24 mila giornate erogate, in
media 3,6 giorni pro capite.
SOSTENIBILITA’ ●Adesione alla Carta sulle Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro,
per favorire la diffusione di politiche aziendali inclusive;
●implementati progetti di mappatura delle competenze e percorsi
formativi nell’ambito della sostenibilità sia per le persone del Gruppo sia
per gli organi di governo societario.
Sono stati approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Lucio Igino Zanon
di Valgiurata, i risultati consolidati al 30 settembre 2022 che hanno confermato la capacità del Gruppo
di generare una consistente redditività anche in un contesto generale particolarmente complesso. Tali
risultati sono stati ottenuti grazie ad un modello di servizio diversificato e calibrato in base ai bisogni
dei diversi segmenti di clientela e ad una forte solidità patrimoniale e qualità dell’attivo. Il Gruppo nel
corso dei primi nove mesi 2022 ha continuato ad investire fortemente sul modello organizzativo, sulle
reti distributive, sulle fabbriche prodotto del risparmio gestito, sulle persone, sull’innovazione e la
sostenibilità. Il periodo, in particolare, si è chiuso con un utile netto consolidato a 222,6 milioni di
euro, dopo aver spesato quasi 58 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in
difficoltà. Il dato è in crescita del 23,5% a/a senza considerare l’apporto contabile dell’acquisizione
della Cassa di Risparmio di Cento (badwill) che aveva positivamente influenzato per 95,6 milioni di euro
il risultato al 30 settembre 2021 (275,8 milioni di euro). Considerando invece tale posta nel 2021, l’utile
netto consolidato è in riduzione del 19,3% a/a.
Nell’ambito del continuo sviluppo del servizio alla clientela, il Gruppo ha recentemente lanciato un
nuovo modello di consulenza finanziaria e patrimoniale basato su una piattaforma tecnologica rivolto
a tutte le reti del Gruppo; il nuovo approccio sarà integrato ed esteso al patrimonio complessivo della
clientela con analisi di portafoglio innovative basate su algoritmi evoluti ed intelligenza artificiale per
valutare quotidianamente la qualità dei portafogli. La nuova piattaforma, che avrà sempre al centro il
ruolo del consulente, sarà adottata dalle filiali e dai consulenti finanziari Credem da novembre 2022,
mentre dal primo trimestre 2023 sarà adottato dal private banking Credem e Banca Euromobiliare, che
confluiranno in Credem Euromobiliare Private banking.
“Negli ultimi anni abbiamo vissuto dei cambiamenti epocali”, ha dichiarato Nazzareno Gregori,
Direttore Generale Credem, “e tutt’oggi ci troviamo a fronteggiare numerose incognite, dalla sicurezza
internazionale alla disponibilità di risorse indispensabili per la vita della nostra società. In questo
contesto il sistema bancario ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo centrale e imprescindibile per la
stabilità del tessuto economico e sociale, sostenendo le famiglie e le imprese e tutelando i risparmi per
costruire il futuro delle persone. In questo contesto”, ha aggiunto Gregori, “il nostro Gruppo ha
mostrato ancora una volta la capacità di guardare avanti per continuare ad essere un vero punto di
riferimento per i clienti, investendo con decisione per la costante evoluzione del modello di servizio e
degli strumenti di relazione con i clienti, in ottica omnicanale, digitale e sostenibile, mantenendo nel
contempo al centro la relazione con le persone. Gli eccellenti risultati approvati oggi sono la
testimonianza della validità di questo percorso che seguiremo anche in futuro, nel solco della strategia
di sviluppo del Gruppo basata sull’impegno ad orientare azioni, priorità e progetti in funzione del
benessere di clienti, dipendenti, azionisti e collettività in generale”, ha concluso Gregori.
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Il Gruppo ha continuato a sostenere il tessuto economico con i prestiti alla clientela(9) che hanno
raggiunto 33,2 miliardi di euro in progresso del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 (+1,8 miliardi
di euro in valore assoluto), con una crescita di quasi due volte superiore rispetto alla media di sistema(9)
(+3,3% nello stesso periodo) ed una costante attenzione alla qualità dell’attivo.
In tale contesto è proseguito lo sviluppo del modello di banca assicurazione che si rivela
particolarmente efficace nella gestione delle molteplici necessità della clientela che, da parte sua, ha
continuato a dimostrare fiducia nella capacità del Gruppo di tutelare e valorizzare i propri risparmi.
Sono stati acquisiti 100 mila nuovi clienti(8) raggiungendo un totale di oltre 1,4 milioni e la raccolta
complessiva da clientela(9) si è attestata a 83,5 miliardi di euro (-5,6% a/a) con la raccolta diretta da
clientela a 34,7 miliardi di euro (+0,1% a/a). La raccolta gestita è risultata pari a 30,5 miliardi di euro (-
10,5% a/a) e risente principalmente dell’andamento dei mercati nel corso del 2022. La raccolta
assicurativa si è attestata a 8,2 miliardi di euro (-2% a/a) e i premi legati a garanzie di protezione vita e
danni hanno raggiunto 57 milioni di euro (+13,5% rispetto a fine settembre 2021).
La qualità dell’attivo si è mantenuta ai massimi livelli del sistema con il rapporto tra impieghi
problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio(5)) che si è ulteriormente ridotto, pur essendo già
ai vertici del mercato, al 2,18%, rispetto al 3,2% della media delle banche significative italiane e al 2,4%
medio delle banche europee(6), con livelli di copertura tra i più elevati del sistema (livello di copertura
comprensivo dello shortfall(12) al 59,2% sui crediti problematici ed al 85,2% sulle sofferenze). Il costo
del credito(7) annualizzato è pari a 3 bps.
Sempre elevata la solidità del Gruppo, a tutela di tutti gli stakeholder, con un CET1 Ratio del Gruppo
Bancario(3) a 15,19% nonostante la forte attività di sostegno all’economia e alle necessità della
clientela. Il CET1 Ratio(3) di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, si attesta al 13,68% con
612 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale SREP(4)
assegnato dalla Banca Centrale Europea) pari a 7,56% per il 2022 (requisito più basso tra le banche
commerciali europee vigilate direttamente da BCE). Il ROTE(2) annualizzato è pari a 10,8%, il ROE(1)
annualizzato si attesta a 9,2%.
Per quanto riguarda i principali ambiti di sviluppo strategico del Gruppo:
●banking commerciale(12): raggiunti nel complesso 47,6 miliardi di euro di raccolta (sostanzialmente
stabile rispetto a fine settembre 2021, -0,4% a/a) e 25,2 miliardi di euro di prestiti (+7,1% a/a).
All’interno di tale aggregato, in dettaglio, la rete dei consulenti finanziari ha consuntivato 7,6 miliardi
di euro di raccolta (-2,9% a/a), 796 milioni di euro di prestiti (+4,2% a/a) e reclutato 26 professionisti
da inizio 2022; la struttura per l’assistenza alle imprese ha invece raggiunto 14 miliardi di euro di
prestiti (+8,9% a/a) e 11.700 nuove imprese raggiunte a conferma dell’efficacia della strategia di
espansione commerciale e di forte sostegno a tutte le tipologie di imprese (dalle piccole attività alle
grandi aziende);
●Avvera (società, 100% Credem, attiva nei mutui e credito al consumo): contributo rilevante
all’acquisizione di nuova clientela per il Gruppo con circa 39 mila nuovi clienti. La società, più nel
dettaglio, registra 1,1 miliardi di euro di finanziamenti erogati e intermediati a fine settembre 2022
(+30% a/a) e l’ingresso di 255 nuovi professionisti che portano a 771 il totale degli agenti e
collaboratori attivi, a cui si aggiungono oltre 1.700 operatori convenzionati. E’ inoltre entrata a
regime l’area dei prestiti finalizzati che ha raggiunto circa 260 milioni di euro di finanziamenti erogati
nei primi nove mesi e 30 agenti in struttura a cui si aggiungono 65 collaboratori;
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●area wealth management: lanciato un nuovo modello di consulenza finanziaria e patrimoniale
basato su una piattaforma tecnologica rivolto a tutte le reti del Gruppo con al centro il ruolo del
consulente; il nuovo approccio sarà integrato ed esteso al patrimonio complessivo della clientela con
analisi di portafoglio innovative basate su algoritmi evoluti ed intelligenza artificiale per valutare
quotidianamente la qualità dei portafogli. La nuova piattaforma sarà adottata dalle filiali e dai
consulenti finanziari Credem da novembre 2022 e, dal primo trimestre 2023, dal private banking
Credem e Banca Euromobiliare, che confluiranno in Credem Euromobiliare Private banking. Il nuovo
modello di servizio è gestito da Euromobiliare Advisory Sim, società che opera all’interno dell’area
Wealth Management del Gruppo Credem. La piattaforma permetterà di analizzare il patrimonio del
cliente, in modo dinamico, attraverso una sofisticata serie di indicatori: l’obiettivo è identificare le
strategie di investimento ed ottimizzazione per il cliente con proposte personalizzate, anche su base
giornaliera, sempre attraverso il lavoro del consulente, sulle possibili variazioni da implementare. Il
modello di analisi comprende numerosi fattori come il rischio, la composizione dei prodotti di
investimenti ed il contesto di mercato e si estende anche al patrimonio immobiliare, alle
partecipazioni aziendali, alla gestione dell’asse ereditario e all’ambito assicurativo.
Nell’ambito del settore assicurativo il Gruppo ha accelerato lo sviluppo della gamma prodotti sia nel
ramo danni sia nel ramo vita per poter offrire soluzioni sempre più coerenti con i bisogni emersi
dopo la pandemia. Lo sviluppo strategico per i prossimi mesi conferma ed amplifica questa tendenza
estendendola ai prodotti di previdenza complementare;
●private banking di Gruppo: sono proseguite le attività progettuali finalizzate all’avvio della nuova
società, la cui creazione è stata annunciata lo scorso luglio, denominata “Credem – Euromobiliare
Private Banking”, focalizzata sulla gestione della clientela con importanti patrimoni che rappresenta
l’unione di Banca Euromobiliare (100% Credem Spa) e della struttura di private banking di Credem e
che potrà contare su masse complessive pari a 37,7 miliardi di euro ed oltre 680 professionisti.
L’obiettivo è rafforzare ulteriormente la specializzazione dei canali e delle strutture di supporto ai
clienti “private”, incrementare il livello di servizio offerto anche grazie alle sinergie con le società
prodotto del Gruppo ed ai costanti investimenti in tecnologia ed innovazione per contribuire a
migliorare il benessere finanziario e di vita dei clienti. Il progetto, la cui finalizzazione avverrà nel
primo scorcio del 2023 subordinatamente all’ottenimento delle previste autorizzazioni da parte delle
autorità di vigilanza, rappresenta una tappa decisiva nello sviluppo del private banking del Gruppo
Credem avviato ad ottobre 2020 con la creazione di una governance unica delle due realtà attive in
tale segmento, il private banking Credem e Banca Euromobiliare;
●leasing e factoring: nei primi nove mesi dell’anno Credemleasing ha raggiunto quota 797,5 milioni di
euro di stipulato complessivo in crescita del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Credemfactor ha registrato alla fine dei primi nove mesi 3,6 miliardi di euro (+22%) di flussi lordi di
crediti ceduti dalla clientela (turnover);
●trasformazione digitale: è proseguito il percorso per favorire il rapporto tra banca e clienti; nel corso
dei primi nove mesi dell’anno i clienti hanno realizzato 59 milioni di operazioni sui canali digitali (94%
del totale) ed oltre 240 mila le interazioni virtuali tramite i canali di assistenza (mail, chat e messaggi);
●innovazione: è proseguito con l’inserimento di 45 professionisti nei primi nove mesi dell’anno,
l’importante rafforzamento di Area Futuro, struttura che racchiude le funzioni organizzazione,
innovazione, sistema informativo e Credemtel, società tecnologica del Gruppo, per offrire alla
clientela servizi digitali con elevati standard qualitativi. E’ stata creata la community interna degli
Innovation Leader, figure appartenenti alle diverse aree aziendali che si fanno promotori
dell’innovazione nelle loro realtà di lavoro quotidiane ed, insieme alla struttura della innovation unit,
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propongono nuovi stimoli e raccolgono idee per migliorare il servizio al cliente ed il lavoro quotidiano.
Continuano inoltre gli investimenti per accrescere le competenze del Gruppo nell’utilizzo dei dati e
dell’intelligenza artificiale;
●persone: sono state 233 le assunzioni a supporto della crescita organica del Gruppo. Gli ingenti
investimenti in tecnologia ed innovazione realizzati negli anni scorsi hanno consentito di proseguire
l’accesso allo smart working con oltre l’85% dei dipendenti con un contratto di lavoro agile attivo. È
continuata infine l’intensa attività di formazione, anche a distanza, con 24 mila giornate erogate, in
media 3,6 giornate pro capite;
●sostenibilità: il Gruppo ha aderito alla Carta sulle Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro,
dichiarazione sottoscritta volontariamente per favorire la diffusione di politiche aziendali inclusive. Il
monitoraggio e l’implementazione delle attività correlate è stata affidata ai 120 persone (diversity
coach) del Gruppo, che condivideranno la misurazione delle performance in ambito diversità ed
inclusione e utilizzeranno i principi della Carta per monitorare, stimolare e valorizzare il pluralismo e
le pratiche inclusive. E’ stato inoltre definito un percorso formativo obbligatorio per tutti i neo-
assunti, una progettualità specifica per le persone ad alto potenziale finalizzata a stimolare la
strategia rispetto agli obiettivi da perseguire nell’ambito della sostenibilità. E’ anche stata avviata una
mappatura, attraverso la scuola di formazione interna, dei bisogni di competenze settoriali per
impostare un piano formativo trasversale che confluirà in una Academy a disposizione di tutte le
Persone del Gruppo entro il 2023. Contestualmente saranno analizzate e mappate attitudini,
predisposizioni e competenze nell’ambito della sostenibilità per creare una task force che possa
supportare esigenze di potenziamento dell’organico nelle funzioni maggiormente impattate dalla
progettualità in tale ambito. Nell’ambito del governo societario, infine, sono in corso di erogazione
sessioni formative su tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG) indirizzate al Consiglio di
Amministrazione.
Risultati economici consolidati(14)(*)
A fine settembre 2022 il margine di intermediazione si attesta a €1.041,6 milioni, rispetto a €949,6
milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+9,7% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine
finanziario(15) è pari a €439,7 milioni rispetto a €361,7 milioni a fine settembre 2021 (+21,6% a/a).
Il margine da servizi(16)(17) raggiunge €601,9 milioni rispetto a €587,9 milioni nello stesso periodo
dell’anno precedente (+2,4% a/a). Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a €494,4 milioni
(+4,4% a/a) di cui €319 milioni di commissioni da gestione ed intermediazione (+3,0% a/a) e €175,4
milioni di commissioni da servizi bancari (+7,1% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati si attesta a
€46,1 milioni (-8,9% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a €43,1
milioni (-6,7% a/a).
I costi operativi(17) si attestano a €584,1 milioni rispetto ai €570,5 milioni nei primi nove mesi del 2021
(+2,4% a/a). Nel dettaglio, le spese amministrative ammontano a €172,1 milioni, +1,3% a/a, mentre le
spese relative al personale sono pari a €412 milioni (+2,8% a/a).
Il cost/income(18), nonostante la crisi economica, risulta in calo al 56,1% rispetto al 60,1% della fine dei
primi nove mesi del 2021.
Il risultato lordo di gestione è pari a €457,5 milioni, in crescita del 20,7% rispetto a €379,1 milioni nello
stesso periodo dell’anno precedente. Gli ammortamenti sono pari a €72,7 milioni rispetto ai €68,4
milioni a fine settembre 2021 (+6,3% a/a).
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Il risultato operativo si attesta a €384,8 milioni, +23,8% a/a rispetto a €310,7 milioni a fine settembre
2021.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri(17) sono pari a -€5,8 milioni rispetto a -€3,5 milioni nello stesso
periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti(17) sono pari a -€8,7 milioni
(rispetto all’apporto positivo per €2,2 milioni registrato a fine settembre 2021).
Il saldo delle componenti straordinarie(17) è pari a -€46,9 milioni (di segno positivo per €49,3 milioni a
fine settembre 2021) e comprende tra l’altro €58,9 milioni, al lordo dell’effetto fiscale, di contributo ai
fondi per la gestione delle banche in difficoltà.
L’utile ante imposte si attesta a €323,4 milioni rispetto a €358,7 milioni alla fine dei primi nove mesi
del 2021 (-9,8% a/a), mentre le imposte sul reddito ammontano a €100,7 milioni (€82,6 milioni nello
stesso periodo del 2021, +21,9% a/a). L’utile netto consolidato si attesta a 222,6 milioni di euro, dopo
aver spesato quasi 58 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà. Il
dato è in crescita del 23,5% a/a senza considerare l’apporto contabile dell’acquisizione della Cassa di
Risparmio di Cento (badwill) che aveva positivamente influenzato per 95,6 milioni di euro il risultato al
30 settembre 2021 (275,8 milioni di euro). Considerando invece tale posta nel 2021, l’utile netto
consolidato è in riduzione del 19,3% a/a.
Il ROTE(2) annualizzato è pari a 10,8%, il ROE(1) annualizzato si attesta a 9,2%.
Aggregati patrimoniali consolidati (9)(*)
La raccolta complessiva da clientela a fine settembre 2022 si attesta a €83.544 milioni rispetto a
€88.475 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (-5,6% a/a). La raccolta complessiva
ammonta a €97.887 milioni rispetto a €103.559 milioni alla fine dei primi nove mesi del 2021 (-5,5%
a/a). In particolare, la raccolta diretta da clientela raggiunge €34.676 milioni rispetto a €34.635 milioni
nello stesso periodo dell’anno precedente (+0,1% a/a). La raccolta diretta complessiva è pari a €38.159
milioni rispetto a €37.995 milioni a fine settembre 2021 (+0,4% a/a). La raccolta assicurativa si attesta
a €8.244 milioni rispetto a €8.413 milioni rispetto allo stesso periodo del 2021 (-2% a/a). I premi legati
a garanzie di protezione vita e danni sono pari a €57 milioni e registrano un incremento del 13,5% a/a.
La raccolta indiretta da clientela risulta pari a €40.624 milioni rispetto a €45.427 milioni a fine
settembre 2021 (-10,6% a/a). Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a €30.469 milioni rispetto a
€34.043 milioni alla fine dei primi nove mesi del 2021 (-10,5% a/a). All’interno di tale aggregato le
gestioni patrimoniali sono pari a €5.714 milioni (-12% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav
ammontano a €13.119 milioni (-9,2% a/a), i prodotti di terzi ed altra raccolta gestita si attestano a
€11.636 milioni (-11,2% a/a).
Gli impieghi a clientela sono in crescita del 5,6% a/a (rispetto al sistema(10) +3,3% nello stesso periodo)
e si attestano a €33.229 milioni rispetto a €31.461 milioni a fine settembre 2021, con costante
attenzione alla qualità del portafoglio. In particolare i mutui casa alle famiglie registrano flussi erogati
a fine settembre pari a 1.089 milioni di euro (-24,5% rispetto allo stesso periodo del 2021) con
consistenze pari a 9.769 milioni di euro (+5,1% a/a).
Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 0,24% (rispetto a 0,37% alla fine dei primi nove mesi
del 2021) dato significativamente inferiore alla media di sistema(10) pari a 0,92%. La percentuale di
copertura delle sofferenze è del 74,2% (71,4% a fine settembre 2021); tale dato, comprensivo dello
8
shortfall patrimoniale(13), è pari all’85,2%. I crediti problematici totali netti sono pari a €346 milioni, in
calo del 13,6% rispetto a €400,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021. I crediti
problematici totali lordi ammontano invece a €734,5 milioni, in calo del 10,8% rispetto a €823,8 milioni
alla fine dei primi nove mesi del 2021. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi
è del 52,9% (51,4% a fine settembre 2021); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale(13), sale
al 59,2%. Il rapporto tra crediti problematici totali lordi e impieghi lordi (NPL Ratio(5)) si attesta al
2,18% (2,58% alla fine dei primi nove mesi del 2021) a fronte di una media delle banche significative
italiane di 3,2% e delle banche europee di 2,4%(6)
.
Il costo del credito(7) annualizzato è pari a 3 bps, per il contenuto valore delle rettifiche su crediti (8,7
milioni di euro), con un posizionamento particolarmente distintivo rispetto al mercato.
Coefficienti patrimoniali
Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario(3) al 15,19%, il CET1 ratio(3) fully loaded
calcolato su Credemholding è pari a 13,68%, ai massimi livelli del sistema. Il Tier 1 capital ratio(3) è pari
a 14% ed il Total capital ratio(3) è pari a 16,69%. Per il 2022 il CET1 Ratio minimo (SREP)(4) assegnato al
Gruppo è pari a 7,56%, il requisito più basso tra le banche italiane vigilate da BCE.
Altre informazioni
Lo scorso 4 agosto l’istituto ha comunicato che a conclusione di un lunga e brillante carriera
professionale tutta all’interno del Credito Emiliano, avendo maturato la volontà di portare a termine
il proprio percorso lavorativo, il Direttore Generale Nazzareno Gregori (68 anni nel corrente mese di
novembre) ha manifestato l’intenzione di beneficiare del diritto pensionistico alla fine di gennaio
2023. Il Consiglio di Amministrazione Credem ha designato Direttore Generale l’attuale Condirettore
Generale Angelo Campani, all’insegna della totale continuità e valorizzando il ricambio generazionale
da sempre punto di forza del Gruppo. Campani, essendosi positivamente concluso il processo di Fit
& Proper attivato presso la Banca Centrale Europea, assumerà l’incarico ad inizio febbraio 2023(11). In
Credito Emiliano dal 1981, Angelo Campani, 60 anni, attualmente riveste il ruolo di Condirettore
Generale e coordina la Business Unit Finanza e i Servizi Crediti, Legale, Centro Servizi (Back Office) e
Logistica. E’ inoltre Vice Presidente di Credemfactor e Credemleasing e Consigliere di Credemtel,
società controllate al 100% da Credem.
Evoluzione prevedibile della gestione
Il periodo che ci separa dalla chiusura del 2022 sarà ancora influenzato dalla dinamica dei prezzi,
dall’evoluzione del conflitto e dalle decisioni delle banche centrali. I principali istituti di analisi
macroeconomica proiettano, attualmente, a fine anno un PIL Italia nell’intorno di un +3,4%, mentre
per il prossimo anno è previsto un rallentamento per l’Italia e per l’Europa. La gestione bancaria
proseguirà in un contesto di grande incertezza legata alla dinamica dei mercati finanziari e delle
materie prime, all’erogazione di gas russo all’Europa occidentale, alla pandemia e alle scelte dei
Governi. Il Gruppo dovrebbe essere in grado di proseguire nella generazione di ricavi, in continuità
con quanto avvenuto nei primi nove mesi del 2022. La prosecuzione della crescita dei tassi, attesa per
l’ultimo trimestre 2022, dovrebbe sostenere il margine finanziario e compensare le commissioni nette
indebolite dalla volatilità dei mercati azionari. In un contesto di rischio di credito complessivamente
contenuto, si potranno iniziare a registrare gli effetti del peggioramento della situazione economica
di famiglie e imprese e dello scenario macro sul costo del credito. Anche in questa ultima parte del
9
2022, il Gruppo conferma le linee guida della propria gestione: lo sviluppo commerciale superiore alla
media di mercato, la qualità del credito, il servizio in ottica omnicanale e digitale per famiglie e
imprese, il wealth management, lo sviluppo di prodotti sostenibili (Environmental, Social, Governance
– ESG), la conferma della solidità del profilo di rischio e dei livelli patrimoniali.
***
Il sottoscritto Paolo Tommasini, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
di Credito Emiliano S.p.A., dichiara, ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del D.Lgs. 58/98 “Testo unico delle
disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”, che l’informativa contabile contenuta nel presente
documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
***
In allegato i prospetti di stato patrimoniale e conto economico individuali e consolidati ed il conto economico consolidato riclassificato.
L’informativa finanziaria periodica aggiuntiva riferita al 30 settembre 2022 non è soggetta a revisione contabile. Una presentazione di
commento ai risultati consolidati al 30 settembre 2022 sarà resa disponibile nella sezione “Investor Relations” del sito internet www.credem.it
(*) INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
Il Gruppo Credem utilizza alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) al fine di trasmettere in modo più efficace le informazioni
sull’andamento economico e finanziario. Al seguente link è presente un documento che illustra contenuto e criterio di determinazione di
ogni singolo IAP utilizzato, nonché una riconciliazione con le voci degli schemi di bilancio adottati e le relative note di commento.
NOTE:
(1) dato annualizzato. ROE di periodo pari a 6,9%. Roe=utile netto/[(patrimonio anno precedente + patrimonio)/2]. Patrimonio: somma algebrica di riserve da
valutazione (voce 120 + voce 125), azioni rimborsabili (voce 130), riserve (voce 150), sovrapprezzi di emissione (voce 160), capitale (voce 170) – azioni proprie
(voce 180), utile consolidato al netto dividendi distribuiti (o deliberati) dalla capogruppo o comunque dalla società consolidante (voce 200);
(2) dato annualizzato. ROTE di periodo pari a 8,1%. Rote calcolato come utile netto/[(patrimonio tangibile anno precedente + patrimonio tangibile)/2]. Patrimonio
tangibile: somma algebrica di riserve da valutazione (voce 120 + voce 125), azioni rimborsabili (voce 130), riserve (voce 150), sovrapprezzi di emissione (voce
160), capitale (voce 170) – azioni proprie (voce 180), utile consolidato al netto dividendi distribuiti (o deliberati) dalla capogruppo o comunque dalla società
consolidante (voce 200) – attività immateriali (voce 100);
(3) In base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3 e 13, paragrafo 2, del Regolamento CRR, le banche controllate da una “società di partecipazione
finanziaria madre” sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal predetto regolamento sulla base della situazione consolidata della società di partecipazione
finanziaria medesima. Tali disposizioni hanno pertanto reso necessaria la modifica del perimetro di consolidamento del Gruppo ai fini della vigilanza prudenziale,
portando a calcolare i ratio patrimoniali a livello di Credemholding, società controllante il 78,237% di CREDEM Spa. Ai sensi del regolamento (UE) n.575/2013
(CRR), art.26, comma 2, la quota dell’utile netto del 3° trimestre non è stata inserita nel calcolo dei Fondi Propri in quanto l’Informativa Finanziaria Periodica al
30 settembre 2022 non è stata assoggettata a revisione contabile;
(4) vedi comunicato stampa CREDEM tra le migliori banche vigilate da BCE per solidità patrimoniale;
(5) calcolato come rapporto tra totale impieghi problematici pari a 734,5 milioni di euro e crediti lordi alla clientela pari a 33.695,3 milioni di euro;
(6) fonte: Supervisory Banking Statistics – Second Quarter 2022, NPL Ratio calcolato escludendo la cassa presso le banche centrali e altri depositi a vista;
(7) calcolato come Rettifiche su Crediti / Impieghi a clientela (senza considerare la componente titoli);
(8) patrimonio clienti delle reti distributive del Gruppo;
(9) gli impieghi non comprendono i finanziamenti erogati, nella forma tecnica dei pronti contro termine attivi, alla Cassa di Compensazione e Garanzia, e a
settembre 2022 i titoli valutati al costo ammortizzato, pari a 7.511 milioni di euro. Dalla raccolta diretta complessiva sono esclusi i pronti contro termine Cassa
Compensazione e Garanzia mentre è compreso l’apporto delle Società appartenenti al Gruppo bancario. Nella raccolta assicurativa sono comprese le riserve
tecniche e le passività finanziarie valutate al fair value di Credemvita. Per la raccolta da clientela sono dedotti, per tutti i periodi di riferimento, i titoli di debito
emessi sui mercati istituzionali e la raccolta indiretta di natura finanziaria. Nella raccolta complessiva da clientela sono ricomprese anche le riserve assicurative;
infine è esclusa la contropartita alla capitalizzazione degli immobili e auto in affitto (IFRS16) per circa 130 milioni di euro;
(10) fonte ABI Monthly Outlook ottobre 2022 – Sintesi; il dato delle sofferenze nette su impieghi netti di sistema è aggiornato ad agosto 2022;
(11) vedi comunicato stampa: Nazzareno Gregori concluderà la propria esperienza lavorativa a gennaio 2023; Angelo Campani designato futuro Direttore
Generale ;
(12) dati gestionali relativi alla Business Unit Banking Commerciale di Credem (512 tra filiali retail, centri imprese e centri specialistici dedicati alle piccole attività
e la rete dei consulenti finanziari), e non comprendono l’attività della Business Unit Private Banking che fa parte del Polo Private Banking di Gruppo insieme a
Banca Euromobiliare. Il dato degli impieghi non comprende leasing e factoring;
(13) lo shortfall è calcolato come differenza tra ELBE – Expected Loss Best Estimate (rappresenta la migliore stima della perdita attesa per ciascuna esposizione,
date le circostanze economiche correnti e lo status dell’esposizione stessa) e le rettifiche nette su crediti. Viene considerato ai fini della determinazione delle
coperture sui crediti deteriorati sia all’interno dell’” Addendum to the ECB Guidance to banks on non performing loans”, sia alle disposizione contenute nel
Regolamento UE 2019/630 e le “Aspettative di vigilanza sulla copertura degli NPE”;
(14) dati economici riclassificati. La riclassifica è stata effettuata considerando anche dati gestionali non desumibili direttamente dagli schemi di bilancio e dalla
nota integrativa;
(15) comprende le attività detenute per incassare flussi di cassa contrattuali, valutate al fair value, e gli utili/perdite delle partecipazioni consolidate con il metodo
del patrimonio netto;
(16) comprende l’intero margine d’intermediazione di Credemvita e la voce altri oneri/proventi di gestione al netto degli oneri/proventi straordinari;
10
(17) le spese ed il margine servizi sono stati nettati della componente di imposte indirette e tasse recuperate alla clientela (85,6 milioni di euro a settembre 2022;
85 milioni di euro a settembre 2021, 116,1 milioni di euro a fine 2021); sono stati stornati da spese contributi ai fondi nazionali per 55,1 milioni di euro a settembre
2022 (45,2 milioni a settembre 2021, 51,3 milioni a dicembre 2021); la componente di contributo al Fondo di Risoluzione (3,9 milioni a settembre 2022, 2,7 milioni
di euro a settembre 2021, 2,7 milioni di euro a dicembre 2021) accantonata al Fondo per Rischi ed Oneri è ricondotta tra gli oneri straordinari (quota
potenzialmente recuperabile e iscritta nelle attività tra i “depositi cauzionali”); le rettifiche/riprese di valore su crediti inerenti le attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato riferite a titoli (-0,4 milioni di euro a settembre 2022; -0,4 milioni di euro a settembre 2021, -0,8 milioni di euro a dicembre 2021) e quelle
inerenti le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (0,1 milioni di euro a settembre 2022; +0,8 milioni di euro a settembre
2021, +0,5 milioni di euro a dicembre 2021) sono ricondotte al margine servizi); il risultato derivante dalla cessione di crediti npl è riclassificato a oneri straordinari
(5,2 milioni di euro a settembre 2022; -0,2 milioni di euro a settembre 2021, 0,1 milioni di euro a dicembre 2021);
(18) calcolato come rapporto tra i costi operativi ed il margine di intermediazione.
Reggio Emilia, 10 novembre 2022
CREDITO EMILIANO SPA
(Il Presidente)
Lucio Igino Zanon di Valgiurata
11
10. Cassa e disponibilità liquide 6.442.864 230.954
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 145.133 82.362
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 99.516 59.970
c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 45.617 22.392
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 6.483.474 6.593.183
35.Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al FV ai sensi dello IAS39 5.982.397 7.064.627
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 42.376.389 49.137.481
a) Crediti verso banche 1.637.164 8.948.886
b) Crediti verso clientela 40.739.225 40.188.595
45.Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato ai sensi dello
IAS39 2.117.662 1.688.198
50. Derivati di copertura 1.057.285 211.101
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (202.536) 82.769
70. Partecipazioni 45.578 48.592
80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 19.151 17.489
90. Attività materiali 448.368 460.230
100. Attività immateriali 452.117 465.095
di cui:
– Avviamento 291.342 266.119
110. Attività Fiscali 621.246 416.641
a) Correnti 151.021 187.737
b) Anticipate 470.225 228.904
120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione – 5.807
130. Altre attività 850.288 1.074.658
Totale dell’attivo 66.839.416 67.579.187
Voci del passivo e del patrimonio netto 30/09/2022 31/12/2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 52.421.674 52.726.659
a) Debiti verso banche 11.653.321 12.585.576
b) Debiti verso clientela 37.380.740 37.716.918
c) Titoli in circolazione 3.387.613 2.424.165
15. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato ai sensi
dello IAS39 111.170 111.894
20. Passività finanziarie di negoziazione 46.546 33.148
35. Passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al FV ai sensi dello IAS39 3.871.462 4.406.981
40. Derivati di copertura 797.812 408.084
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (194.742) 104.158
60. Passività fiscali 247.048 197.349
a) correnti 55.336 70.279
b) differite 191.712 127.070
70. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione – 162
80. Altre passività 1.816.760 1.628.574
90. Trattamento di fine rapporto del personale 56.577 69.845
100. Fondi per rischi e oneri: 162.190 174.411
a) Impegni e garanzie rilasciate 5.692 8.044
b) Quiescenza e obblighi simili 1.252 1.485
c) Altri fondi per rischi e oneri 155.246 164.882
110. Riserve tecniche 4.372.715 4.257.810
120. Riserve da valutazione (143.553) 87.226
125. Riserva da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione ai sensi dello IAS39 (226.777) (14.221)
150. Riserve 2.620.453 2.374.932
160. Sovrapprezzi di emissione 321.800 321.800
170. Capitale 341.320 341.320
180. Azioni proprie (-) (6.446) (4.025)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 811 653
200. Utile (perdita) d’esercizio (+/-) 222.596 352.427
12
Totale del passivo e del patrimonio netto 66.839.416 67.579.187
10. Interessi attivi e proventi assimilati 518.237 426.977
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell’interesse effettivo 514.522 404.288
20. Interessi passivi e oneri assimilati (85.174) (70.283)
30. Margine d’interesse 433.063 356.694
40. Commissioni attive 566.854 557.743
50. Commissioni passive (120.386) (129.420)
60. Commissioni nette 446.468 428.323
70. Dividendi e proventi simili 1.953 13
80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 6.333 10.311
90. Risultato netto dell’attività di copertura 3.342 1.248
100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: 43.709 37.296
a) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.965 3.016
b) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 11.744 34.280
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico (2.282) 765
b) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (2.282) 765
115. Risultato netto delle attività e passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione ai
sensi dello IAS39 106.988 130.462
120. Margine di intermediazione 1.039.574 965.112
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito di: (16.455) 1.327
a) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (16.528) 653
b) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 73 674
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (59) (567)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 1.023.060 965.872
160. Premi netti 435.418 354.660
170. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa (464.303) (391.028)
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 994.175 929.504
190. Spese amministrative (724.854) (700.706)
a) Spese per il personale (412.028) (400.581)
b) Altre spese amministrative (312.826) (300.125)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.280) (4.459)
a) Per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate (1.499) (948)
b) Altri accantonamenti netti (5.781) (3.511)
210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (33.132) (32.132)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (39.569) (36.226)
230. Altri oneri/proventi di gestione 116.819 196.974
240. Costi operativi (688.016) (576.549)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni 6.133 4.844
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 11.136 221
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 323.428 358.020
300. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (100.697) (82.591)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 222.731 275.429
320. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – 727
330. Utile (Perdita) d’esercizio 222.731 276.156
340. Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi (135) (306)
350. Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza della capogruppo 222.596 275.850
13
margine finanziario 439,7 361,7 21,6 496,3
margine servizi (*) (****) (*****) 601,9 587,9 2,4 840,4
margine d’intermediazione 1.041,6 949,6 9,7 1.336,7
spese del personale -412,0 -400,6 2,8 -550,7
spese amministrative (*) (**) -172,1 -169,9 1,3 -231,9
costi operativi -584,1 -570,5 2,4 -782,6
risultato lordo di gestione 457,5 379,1 20,7 554,1
Ammortamenti -72,7 -68,4 6,3 -93,2
risultato operativo 384,8 310,7 23,8 460,9
accantonamenti per rischi ed oneri (***) -5,8 -3,5 65,7 -7,5
oneri/proventi straordinari (**) (***) -46,9 49,3 -195,1 44,3
rettifiche nette su crediti (****) (*****) -8,7 2,2 -495,5 -31,5
UTILE ANTE IMPOSTE 323,4 358,7 -9,8 466,2
utile/perdita di terzi -0,1 -0,3 -0,2
imposte sul reddito -100,7 -82,6 21,9 -113,6
UTILE NETTO di pertinenza del Gruppo 222,6 275,8 -19,3 352,4
ROE 6,9% 8,7% 10,9%
La riclassifica è stata effettuata considerando anche dati gestionali non desumibili direttamente dagli schemi di bilancio.
(*) le spese ed il margine servizi sono stati nettati della componente di imposte indirette e tasse recuperate alla clientela (85,6milioni di euro a settembre 2022; 85 milioni di euro a
settembre 2021).
(**) sono stati stornati da spese contributi ai fondi nazionali per 55,1 milioni di euro a settembre 2022 (45,2 milioni a settembre 2021).
(***) la componente di contributo al Fondo di Risoluzione (3,8 milioni nel settembre 2022, 2,7 milioni di euro nel settembre 2021) accantonata al Fondo per Rischi ed Oneri è ricondotta
tra gli oneri straordinari; nel 2021 è stato ricondotto anche il badwill dell’operazione di fusione con Cassa di Risparmio di Cento per 95,6 milioni di euro.
(****) le rettifiche/riprese di valore su crediti inerenti le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato riferite a titoli (-0,4 milioni di euro a settembre 2022; -0,4 milioni di euro a
settembre 2021) e quelle inerenti le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (0 milioni di euro a settembre 2022; +0,7 milioni di euro a settembre
2021) sono ricondotte al margine servizi.
(*****) il risultato derivante dalla cessione di sofferenze e utp è riclassificato a rettifiche/riprese di valore su crediti (5,2 milioni di euro nel 2022; 0 milioni di euro nel 2021).
LEGENDA:
Margine finanziario
+ Voce 30 Margine d’interesse
+ Voce 70 Dividendi e proventi simili (per la sola quota relativa ai dividendi dei titoli di capitale nelle attività finanziarie classificate in HTCs)
+ Voce 250 Utile/perdita delle partecipazioni escluso gli utile/perdite derivanti da cessioni/valutazioni
– Margine d’interesse Credemvita
Margine servizi
+ Voce 60 Commissioni nette
+ Voce 80 Risultato netto dell’attività di negoziazione
+ Voce 90 Risultato netto dell’attività di copertura
+ Voce 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto
+ Voce 110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
+ Voce 115 Risultato netto delle attività e passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione ai sensi dello IAS39
+ Voce 130 a) Rettifiche di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (per la parte relativa a titoli iscritti in tale categoria di attività finanziarie)
+ Voce 130 b) Rettifiche di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
+ Voce 160 Premi netti
+ Voce 170 Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
+ Voce 230 Altri oneri/proventi di gestione (al netto delle componenti di natura straordinaria)
+ Voce 70 Dividendi e proventi simili (al netto della quota relativa ai dividendi dei titoli di capitale classificate in HTCs)
+ Margine d’interesse Credemvita
Risultato operativo
+ Margine d’intermediazione
+ Voce 190 Spese amministrative (spese per il personale e altre spese amministrative)
+ Voce 200 Rettifiche /riprese di valore nette su attività materiali
+ Voce 210 Rettifiche /riprese di valore nette su attività immateriali
Utile prima delle imposte
+ Risultato operativo
+ Voce 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (al netto di quelle iscritte nel margine servizi)
+ Voce 140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
+ Voce 200 Accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri
+ Oneri/proventi straordinari:
+ Voce 230 Altri oneri/proventi di gestione (solo componenti di natura straordinaria – sbilancio sopravvenienze)
+ Voce 270 Rettifiche di valore dell’avviamento
+ Voce 280 Utili/perdite da cessione di investimenti
+ Voce 320 Utili/perdite delle attività operative cessate al netto delle imposte
14
10. Cassa e disponibilità liquide 6.416.163.360 205.979.117
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 190.063.780 79.552.319
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 146.786.648 59.531.611
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 43.277.132 20.020.708
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 6.437.355.314 6.452.115.518
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 40.935.202.562 47.740.121.831
a) crediti verso banche 1.634.138.790 8.923.563.091
b) crediti verso clientela 39.301.063.772 38.816.558.740
50. Derivati di copertura 1.036.425.651 208.749.399
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (195.849.354) 81.325.686
70. Partecipazioni 385.844.705 385.844.705
80. Attività materiali 391.643.182 400.466.607
90. Attività immateriali 370.654.374 384.268.495
di cui:
– avviamento 240.060.423 240.060.423
100. Attività fiscali 253.427.203 175.414.904
a) correnti 1.743.411 3.270.491
b) anticipate 251.683.792 172.144.413
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione – 4.842.325
120. Altre attività 714.354.140 965.916.207
Totale dell’attivo 56.935.284.917 57.084.597.113
Voci del passivo e del patrimonio netto 30/09/2022 31/12/2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 51.957.359.839 52.249.422.381
a) debiti verso banche 12.909.461.281 13.584.139.184
b) debiti verso clientela 35.660.283.754 36.241.117.274
c) titoli in circolazione 3.387.614.804 2.424.165.923
20. Passività finanziarie di negoziazione 94.080.388 33.147.441
40. Derivati di copertura 771.113.070 385.160.592
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (194.741.573) 104.157.586
60. Passività fiscali 124.901.580 109.521.925
a) correnti 42.842.241 13.688.118
b) differite 82.059.339 95.833.807
80. Altre passività 1.632.126.553 1.432.898.339
90. Trattamento di fine rapporto del personale 50.557.613 61.931.591
100. Fondi per rischi e oneri 136.325.904 141.880.652
a) impegni e garanzie rilasciate 5.641.009 8.003.031
b) quiescenza e obblighi simili 1.171.424 1.388.449
c) altri fondi per rischi e oneri 129.513.471 132.489.172
110. Riserve da valutazione (155.972.302) 74.887.435
140. Riserve 1.730.454.385 1.633.018.529
150. Sovrapprezzi di emissione 321.799.668 321.799.668
160. Capitale 341.320.065 341.320.065
170. Azioni proprie (-) (6.445.615) (4.024.965)
180. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 132.405.342 199.475.874
Totale del passivo e del patrimonio netto 56.935.284.917 57.084.597.113
15
10. Interessi attivi e proventi assimilati 446.942.846 371.103.129
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell’interesse effettivo 445.085.325 350.449.085
20. Interessi passivi e oneri assimilati (87.721.098) (73.312.561)
30. Margine di interesse 359.221.748 297.790.568
40. Commissioni attive 439.900.733 425.973.553
50. Commissioni passive (68.160.717) (76.185.713)
60. Commissioni nette 371.740.016 349.787.840
70. Dividendi e proventi simili 4.904.116 3.058.864
80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 6.198.566 10.242.438
90. Risultato netto dell’attività di copertura 3.547.706 1.354.554
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 42.743.466 36.530.343
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.964.520 3.015.803
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.778.946 33.514.540
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico (2.184.951) 771.430
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (2.184.951) 771.430
120. Margine di intermediazione 786.170.667 699.536.037
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (15.224.166) (1.347.812)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (15.248.931) (2.002.282)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 24.765 654.470
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (57.230) (568.195)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 770.889.271 697.620.030
160. Spese amministrative: (615.714.148) (600.499.119)
a) spese per il personale (340.497.879) (333.090.469)
b) altre spese amministrative (275.216.269) (267.408.650)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.874.005) (2.815.324)
a) impegni per garanzie rilasciate (1.489.333) (949.387)
b) altri accantonamenti netti (6.384.672) (1.865.937)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (28.777.544) (27.773.342)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (33.499.755) (31.080.576)
200. Altri oneri/proventi di gestione 90.958.441 186.605.024
210. Costi operativi (594.907.011) (475.563.337)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni 14.312.878 –
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 15.724 233.018
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 190.310.862 222.289.711
270. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (57.905.520) (41.896.235)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 132.405.342 180.393.476
300. Utile (Perdita) d’esercizio 132.405.342 180.393.476
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