Cento, 07/10/2013 – Dopo aver presentato un’interrogazione sulla mancanza della segnaletica orizzontale, la Lega Nord ne ha presentata un’altra sul porta a porta. Tema sulla bocca di tutti e oggetto di polemiche, ma anche tema sentito dalla maggioranza dei cittadini desiderosi di vedere questo sistema in funzione con la miglior efficienza possibile.
L’interrogazione della Lega Nord, firmata dal capogruppo Lorenzo Magagna, si focalizza principalmente sul “modello Pieve di Cento”. Infatti, Magagna scrive: “Nella vicina Pieve di Cento il porta a porta è partito a maggio 2013 con l’eliminazione dei cassonetti indifferenziati da subito, pur avendo avuto un terremoto come Cento e non avendo mai fatto il porta a porta. A Pieve la comunicazione con i cittadini è partita a febbraio 2013 con operatori di Hera che sono andati in tutte le case del comune per spiegare il porta a porta e con incontri settimanali per spiegare il sistema ai cittadini. I kit – continua l’interrogazione leghista – sono stati consegnati a tutti dando ad ognuno un appuntamento nel cento comunale di raccolta rifiuti“.
Nella persona del capogruppo Magagna, la Lega interroga quindi l’assessore preposto per sapere:
- Perché, avendo visto l’ottima realizzazione del porta a porta a Pieve, non si è pensato di prendere spunto da questa?
- Come si pensa che pochi incontri collettivi con i cittadini possano dare adeguate spiegazioni del progetto agli stessi?
- Se non ritiene che i cassonetti dell’indifferenziata lasciati in strada non possano disincentivare la raccolta differenziata;
- Quali e quante sono le voci di costo tenute in considerazione per l’avvio e l’esercizio del porta a porta?
- Com’è stato possibile per l’amministrazione valutare ed approvare il piano nei suoi aspetti tecnici ed economici, se permangono incognite che dovranno essere aggiustate da dei non meglio specificati adattamenti del piano in corso d’opera?
La redazione
Come si fa a parlare di “ottima realizzazione” del porta a porta a Pieve? Si hanno già le percentuali di differenziata tra prima e dopo? Perchè a Cento molti le chiedono e ne parlano, ma a Pieve basta sapere che l’erba del vicino è sempre più verde per dire che tutto va sicuramente meglio?
La “realizzazione è talmente ottima” che … basta fermare persone “un po’ qui ed un po’ là” per sentirne di “tutti i colori”.
Solo l’ amministrazione è contenta ma una certa moltitudine di chi paga i loro gli stipendi pagando tasse e bollette … non sembra proprio pienamente soddisfatto … come succede anche in altri posti.
… Pare addirittura che a Casalecchio possano ritornare in strada i cassonetti “gialli e blu” per plastica e carta al posto di tutti quei sacchetti sui marciapiedi che “ci fanno tanto progredire” da sembrare una piccola discarica a cielo aperto, visto che non sempre la raccolta è puntuale tanto più se piove … poi vedremo cosa succede se si metterà pure a nevicare.
Con tutti i SERI PROBLEMI che vengono ignorati da anni … adesso si pensa solo al “pattume” quando di questo passo sono sempre più i disoccupati senza stipendio e che potrebbero pure rimanere senza soldi per fare la spesa e quindi cosa ci mettono nell’ immondizia? … forse la “virtuosità” di chi ha messo al primo posto una cosa che era sicuramente da prendere in considerazione … ma dopo aver sistemato cose molto più importanti come le strade e la segnaletica a terra … visto che l’ inverno e le sue insidie sono alle porte … e che oramai tra buche e mancanza di segnaletica orizzontale a volte si fatica a capire se stiamo transitando nel centro abitato o sull’ argine del fiume Reno …
Ahhh le note statistiche “per sentito dire”!! Queste si che hanno fondamento! Allora probabilmente basterà passare il ponte e chiedere anche di là e sicuramente non saranno tutte rose e fiori. E comunque, anche il riciclaggio può dare lavoro… e considerando che è il problema del futuro, potrebbe anche essere una fonte sicura di occupazione, per chi vi volesse investire.
Probabilmente mi sono spiegato male quando ho scritto “un po’ qui ed un po’ là” in quanto mi riferivo ai nostri confinanti oltre il Reno e non un po’ da noi ed un po’ da loro.
Frequentando Pieve mi riferivo che molti non sono soddisfatti del servizio anche se si sa che accontentare tutti non è per nulla facile.
Sicuramente anche il riciclaggio può dare lavoro ma non si può certo iniziare a farlo senza i capitali che occorrerebbero a tante persone che possono avere tanta “buona volontà” … ma con le tasche vuote o giù di lì …
Le banche promettono nelle pubblicità … poi in realtà concedono prestiti solo a chi può dare ultrasolide garanzie e fra queste sappiamo tutti che la “buona volontà” non vi rientra e così la maggior parte di noi vengono tagliati fuori da nuove ed utili attività ancora prima di partire.
Quando dico “per sentito dire” riporto quello che trovo scritto sulla stampa e non quello che i perditempo da piazza si sono inventati per tenere un poco banco.
La storia di Casalecchio è riportata da tempo sul Resto del Carlino ed. di Bologna a cui si può pure aggiungere che a Budrio si deve essere costituito un comitato contro il porta a porta con raccolta di firme.
Avendole apprese dalla stampa non sono realtà che ho toccato con mano ma se se ne parla tanto … qualcosa che non funziona o che non incontra troppi favori vi deve pur essere visto che tali pubblicazioni coprono un’ intera e densamente popolata provincia e nessuno finora ha smentito …