Cento, 28/09/2013 – Da sempre a favore della raccolta differenziata porta a porta, ma da sempre con delle perplessità sul sistema di raccolta ideato dal comune di Cento e dalla CMV. Stiamo parlando del gruppo spontaneo Cento in Movimento che, dopo aver espresso delle riserve sulla permanenza del bidone grigio per le strade, ha voluto rivolgere pubblicamente alle istituzioni competenti delle domande.
“In generale siamo favorevoli al porta a porta: in occasione della Commissione Consiliare Ambiente del 07/03/2013, da noi convocata tramite il Presidente Cosma Tassinari, abbiamo anche proposto all’Amministrazione iniziative per il maggiore coinvolgimento della popolazione. Un progetto simile a quello utilizzato dal comune di Acerra, che premia i cittadini virtuosi e aiuta i commercianti. Progetto proposto al presidente della Commissione ambiente il 18/12/2012“, ha premesso il gruppo nel comunicato. “Purtroppo abbiamo il forte sospetto che le modalità attuative della raccolta di Cento la renderanno debole e inefficace, vanificando gli sforzi per la separazione e l’impegno economico dei cittadini“, continua Cento in Movimento.
- “Perché un sistema già abbondantemente sperimentato in una zona del Comune deve attendere diversi mesi per essere esteso a tutto il territorio? Questi ritardi porteranno ad un aggravio per i contribuenti, visto che all’aumentare del ritardo aumentano le sanzioni per i Comuni inadempienti.
- Non è ovvio che, lasciando i cassonetti della frazione non riciclabile incustoditi e su suolo pubblico, i cittadini preferiranno continuare a buttare lì la maggior parte dei rifiuti e soprattutto l’umido?
- Quali sono le voci di costo tenute in considerazione per l’avvio e l’esercizio del porta a porta?
- Dove andranno a finire i rifiuti suddivisi per varie frazioni, e soprattutto quelli delle frazioni indifferenziata e umida?
- E dove verranno smaltite le ceneri derivanti dalla combustione dei rifiuti dell’inceneritore di Ferrara correlate a Cento?
- Il nuovo sistema permetterà ai cittadini di Cento di evitare il pagamento delle multe che la Commissione Europea prevede per la mancata raccolta differenziata, e che il Comune riscuoterà tramite un aumento delle imposte?”.
Nel comunicato del gruppo spontaneo si legge che queste domande sono state rivolte anche alla prima riunione pubblica per il Lotto 1, ma le risposte “sono sempre state evasive“. Ad esempio: “Per i tempi lunghi e per la questione del cassonetto incustodito – continua Cento in Movimento – è stato evocata la necessità di dar tempo ai cittadini di riprendersi dallo shock del terremoto; inoltre ci dovrebbero essere non meglio specificati adattamenti del piano in corso d’opera, per svariati aspetti dello stesso“.
Viste le risposte “evasive“, spiega il comunicato, le domande non possono far altro che spostarsi sul lato politico:
- “La prima e più importante è: com’è stato possibile per l’amministrazione valutare ed approvare il piano nei suoi aspetti tecnici ed economici, se permangono tante incognite sullo stesso?
- Le incognite sono veramente tali oppure le risposte ci sono, ma si preferisce non renderle note perche sarebbe “scomode ” per Lodi, la Giunta e la CMV?
- La scelta di mantenere il cassonetto dell’indifferenziato in strada è stata veramente fatta per tutelare il cittadino? O piuttosto Lodi vuole tutelare l’interesse di HERA, che ha bisogno di rifiuti per mantenere redditizio l’inceneritore di Ferrara nonostante i dubbi emersi sulla salubrità delle emissioni e le normative europee che ne impongono la futura dismissione?
- Il terremoto del 2012, spesso evocato da Pedaci e da CMV, costituisce davvero un freno insormontabile per i cittadini oppure è banalmente usato come giustificazione per ritardare decisioni ormai inevitabili ma impopolari?
- Come mai la comunicazione ai cittadini è stata delegata a figure che, pur competenti, non ricoprono ruoli per cui possono rispondere ai quesiti?
- L’Amministrazione Lodi sembra per l’ennesima volta evitare intenzionalmente un confronto serio con la cittadinanza. Preferisce forse procrastinare decisioni che sono di sua esplicita competenza, per farle affrontare a giunte future ed evitare di esporsi personalmente?”
Il gruppo porta un esempio di porta a porta entrato in funzione in un lasso di tempo minore: “Altre Amministrazioni, come quelle del comprensorio Reno-Galliera, hanno tenuto un atteggiamento più trasparente e aperto; sarà forse per questo che nelle stese condizioni di disagio dovute al sisma la raccolta porta a porta è stata avviata in breve tempo ed è a regime senza particolari difficoltà, con un sostanziale consenso dei cittadini“. “Rimaniamo in attesa di ricevere informazioni, che sia l’Amministrazione o la CMV a fornirle per noi non fa differenza. Ci chiediamo però dove si sia verificato lo stop alla consegna di documentazione che, secondo la normativa ed il buonsenso, dovrebbe essere di dominio pubblico“, conclude Cento in Movimento.
La redazione