Emilia Romagna Ferrovie: Dell’Orco (M5S): Continui rallentamenti per passaggi a livello KO sulla linea Modena-Sassuolo Che fine hanno fatto i 50 milioni del Piano Nazionale della Sicurezza Ferroviaria? si chiede l’onorevole cittadino michele dell’orco
MODENA 24/01/18 (LA REDAZIONE) “Ancora disservizi ferroviari sulla linea Modena-Sassuolo ma questa volta le vittime non sono solo i passeggeri del treno ma anche gli automobilisti che devono attraversare i passaggi a livello”. Lo dichiara Michele Dell’Orco, deputato M5S, che si è trovato ad attendere l’attraversamento di Gigetto al passaggio a livello di Formigine. “Proprio in orario di punta, all’ora di pranzo –racconta Dell’Orco – ho atteso oltre 10 minuti il passaggio del treno. Tempi sopra la norma dovuti al malfunzionamento delle sbarre che sono state abbassate manualmente da operatori giunti appositamente sul luogo”. “Purtroppo –aggiunge il parlamentare- troppo spesso si verificano malfunzionamenti dei meccanismi legati ai passaggi a livello e recentemente avevo già segnalato all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria un pericolosissimo episodio in cui un treno aveva attraversato il passaggio a livello a sbarre alzate e senza alcun controllo. Sono lieto che, diversamente da quell’episodio, questa volta FER e TPER abbiano rispettato il Regolamento per la sicurezza ferroviaria assicurando, con la presenza degli operatori, l’assenza dei transiti lato strada prima di dare il via al treno ma il disservizio rimane e Regione e aziende ferroviarie devono spiegarci cosa stanno facendo per porvi rimedio. E’ inaccettabile e deprimente per un cittadino scontrarsi sempre con gli stessi problemi senza vedere soluzioni”. “A questo punto –conclude il pentastellato – è urgente chiedere conto a Bonaccini e Donini dei 50 milioni di euro previsti per l’Emilia Romagna dal Piano nazionale della sicurezza ferroviaria. Bisogna accelerare la programmazione degli interventi, i guasti dei passaggi a livello sono ormai troppo frequenti con conseguenti rallentamenti al servizio ferroviario e alla circolazione stradale, è impensabile programmare una fine dei lavori al 2020. Vogliamo avere un dettaglio di tempi e lavori previsti anche perché nel frattempo, a dicembre scorso, abbiamo avuto anche notizia dell’accordo firmato da Bonaccini per il passaggio a RFI della rete regionale gestita da FER. Non vorremmo infatti che nell’attesa di stabilire le competenze questi processi, che sulla carta promettono miglioramenti e nuovi fondi per le infrastrutture, di fatto finiscano per rallentare semplici e importanti azioni da programmare come appunto l’installazione di nuovi sistemi di protezione e controllo della marcia del treno e di supporto e protezione dei passaggi a livello”.