CENTO (FE) 24/08/23 ( NOTA STAMPA) DAL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI FERRARA: CARABINIERI E ARCIDIOCESI DI FERRARA-COMACCHIO SI UNISCONO PER TUTELARE GLI ANZIANI: FIRMATO UN PROTOCOLLO DI INTESA !
La Provincia di Ferrara, patrimonio di cultura, di eccellenze e di primati, ne vanta tra questi
ultimi uno abbastanza singolare: è la quinta Provincia d’Italia per “età media” della
popolazione. Non lo scopriamo certo oggi: accanto ai tanti giovani che ogni giorno, grazie
all’Università, popolano la nostra città, ci sono tanti anziani, alcuni dei quali soli, o con
parenti lontani. Una categoria vulnerabile e, come riportato costantemente dagli organi di
stampa, uno degli obiettivi preferiti dei tanti malintenzionati che, molto spesso
approfittandosi della buona fede o semplicemente del desiderio di potere parlare con
qualcuno, circuiscono e truffano le anziane vittime, spesso privandole dei risparmi di una
vita e, cosa ancora peggiore, spesso della dignità. Anziani che, realizzato di essere stati
vittime di truffe, spesso per vergogna ed imbarazzo decidono magari di non denunciare
quanto accaduto alle Forze di Polizia. È per contrastare questo fenomeno, tanto più odioso
perché rivolto alle categorie più indifese della popolazione, che nei decorsi mesi il
Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Alessandro Di Stefano, ha pensato di unire
due tra le risorse più importanti della giurisdizione: le Stazioni Carabinieri (37 in tutta la
Provincia) e le Parrocchie del territorio (169), accomunate dalla diffusa capillarità e dalla
comune caratteristica che le rende massima espressione di prossimità al cittadino. Valutata
l’alta partecipazione degli anziani alle S. Messe del territorio, l’idea del Comandante
Provinciale è stata quella di dedicare un piccolo momento di approfondimento al termine
delle celebrazioni domenicali, con i Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni
Carabinieri incaricati di spiegare brevemente a tutti i fedeli il fenomeno delle truffe agli
anziani insieme ai principali consigli sui comportamenti da adottare. L’intendimento, nelle
scorse settimane, è stato oggetto di un incontro dedicato tra il Comandante Provinciale e
S.E. l’Arcivescovo Gian Carlo Perego, che ha accolto con entusiasmo e piena condivisione
l’idea, fornendo un contributo fondamentale alla sua realizzazione.
L’impegno è stato formalizzato ieri 18 agosto, con la sottoscrizione di un protocollo
d’intesa, firmato negli uffici dell’Arcivescovado ferrarese.
I Carabinieri e l’Arcidiocesi fanno sapere che la progettualità, tesa a raggiungere il maggior
numero di utenti possibili, coinvolgerà nel tempo tutte le parrocchie del territorio.
Dal mese di settembre, pertanto, le celebrazioni religiose della Provincia di Ferrara
beneficeranno progressivamente di una conclusione “curiosa”, con protagonisti i Carabinieri
che impiegheranno i Comandanti delle Compagnie ed i Comandanti di Stazione.
L’auspicio, ha commentato il Col. Di Stefano, è che ciascun cittadino possa dedicare la
massima attenzione a questi momenti di approfondimento: “Invitiamo tutti a condividere
queste iniziative, perché siamo tutti figli, nipoti o conoscenti di persone anziane e
vulnerabili. Parlate con loro, invitateli a non fare entrare in casa sconosciuti, con
qualunque titolo si presentino, e soprattutto a non dare loro denaro o altri valori”.
ALCUNI CONSIGLI DEI CARABINIERI
I consigli dei Carabinieri.
Nonostante i criminali dimostrino costante notevole ingegno nell’inventare sempre nuovi
stratagemmi per circuire le vittime, le principali modalità realizzative delle truffe possono
sinteticamente riepilogarsi nelle seguenti:
Il finto appartenete alle Forze dell’Ordine/Avvocato: dopo aver contattato la vittima
inventando una grave situazione in cui si è venuto a trovare un familiare (incidente stradale,
arresto ecc.), alla stessa viene chiesto di consegnare delle somme di denaro a titolo di “cauzione”
od al fine di “risolvere il problema” ad un complice che, dopo poco, si presenterà presso
l’abitazione per ritirare quanto richiesto;
Il finto operaio luce/acqua/gas: il truffatore, fingendosi un rappresentante delle principali
società di servizi, con la scusa di dover effettuare delle verifiche agli impianti, accede presso
l’abitazione. Ivi, con artifizi e raggiri, senza che la vittima se ne accorga, riesce a sottrarre denaro
e monili preziosi, a volte chiedendo anche la corresponsione di una somma per il lavoro
effettuato;
Il finto operatore comunale/sanitario: il truffatore si presenta con la scusa di dover effettuare
delle verifiche sanitarie o per effettuare delle profilassi contro inesistenti virus o insetti. A tale
scopo chiede alla vittima di depositare denaro ed oggetti preziosi in un contenitore, invitandola
ad allontanarsi per evitare di inalare inesistenti vapori determinati dalla sanificazione;
Il finto operatore di banca/posta: il truffatore, spacciandosi per rappresentante della banca o
della posta della vittima, contatta telefonicamente la vittima segnalando inesistenti violazioni dei
propri conti correnti chiedendo di effettuare dei bonifici o comunicare le credenziali del conto
on-line/carte di credito per “salvare” i risparmi;
Phishing: i truffatori inviano e-mail o messaggi da indirizzi e-mail che sembrano provenire da
aziende/Istituzioni autentiche, chiedendo alle persone di fornire informazioni sensibili come
password o numeri di carte di credito. In alcuni casi i truffatori millantano di aver avuto accessi
alle cronologie dei siti internet visionati online dalle vittime, asserendo di avere scoperto accessi
a siti pornografici, chiedendo il pagamento di una somma di denaro per risolvere il problema.
I consigli dei Carabinieri:
non fate entrare sconosciuti in casa e riferire da dietro la porta che state chiamando i Carabinieri;
se per qualsiasi motivo lo sconosciuto ha avuto accesso all’abitazione, non consegnare mai
denaro né rilasciare informazioni personali. Nel caso i soggetti siano più di uno, non consentire
che si separino (anche se per andare in bagno). Anche in questo caso, in caso di sospetti, con
determinazione chiedere ai soggetti di allontanarsi e chiamare i Carabinieri;
non fidatevi dei tesserini di riconoscimento, spesso falsificabili con facilità. Gli interventi
manutentivi delle grandi Aziende vengono sempre preannunciati con avvisi pubblici. Nel dubbio,
contattate il gestore del servizio dall’interno dell’abitazione (evitando di chiamare numeri forniti
direttamente dai soggetti presenti all’esterno, ma cercando personalmente i recapiti);
non tenere troppi contanti o valori in casa;
non aderire a richieste di pagamento in contanti da parte di sedicenti appartenenti alle Forze di
Polizia, dipendenti pubblici in generale e dipendenti delle società fornitrici di servizi di luce,
acqua e gas.
chiamare sempre la linea d’emergenza 112, od un parente, per segnalare ogni situazione sospetta.
Ultimo invito, ma non per importanza, l’Arma lo formula ai parenti più giovani ed ai conoscenti
delle persone anziane. Figli, nipoti, semplici amici. Ognuno di noi ha un parente anziano e
vulnerabile: parlate con loro, spiegategli i rischi e consigliate di avere sempre un atteggiamento
guardingo. E, nel dubbio, registrare il 112 Carabinieri tra le impostazioni rapide dell’eventuale
cellulare dell’anziano.
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