OCCASIONE OCCASIONE
OCCASIONE PER IL BILANCIO 2019
FERRARA 23/06/20 – ( LA REDAZIONE) 246° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA: BILANCIO OPERATIVO DELLE FIAMME GIALLE FERRARESI DEL 2019 E DELL’EMERGENZA DA “COVID-19”
Nel 2019 la Guardia di Finanza di Ferrara ha eseguito in totale 3.300 interventi operativi
e 400 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della
propria missione istituzionale.
CONTRASTO ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, particolare attenzione è stata dedicata al
contrasto delle frodi all’I.V.A., meglio note come frodi “carosello”. Sono state infatti
condotte importanti indagini di polizia giudiziaria e polizia economico-finanziaria che
hanno portato all’individuazione di sodalizi criminali ramificati anche in altre province che,
attraverso l’interposizione fittizia di società cc.dd. “cartiere” create “ad hoc”, hanno posto
in essere articolati meccanismi illeciti finalizzati alla sistematica omissione degli
adempimenti tributari.
Nell’ambito delle frodi, sono anche da evidenziare le indagini svolte con riguardo alle
imprese cc.dd. “apri e chiudi”, caratterizzate da un breve ciclo di vita e create al solo
scopo di favorire a imprese terze l’evasione delle imposte dirette e dell’I.V.A. attraverso
l’emissione e/o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Sono stati complessivamente conclusi n. 2.260 gli interventi di natura amministrativa e
n. 32 indagini di polizia giudiziaria, con la denuncia alle competenti Autorità Giudiziarie
di n. 55 persone, di cui n. 25 per i reati più gravi connessi all’utilizzo e/o emissione di
fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili.
In relazione agli illeciti penali accertati e al fine di assicurare il pagamento delle imposte
evase, sono state avanzate alle competenti Autorità Giudiziarie proposte di sequestro
nella forma “per equivalente” su beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità
finanziarie riconducibili agli indagati per un valore complessivo di € 138.816.025,00 e
sequestrati beni per € 537.265,00.
Nel settore dell’evasione fiscale internazionale, è stata individuata una società
“esterovestita” e accertate violazioni agli obblighi sul monitoraggio fiscale e mancato
pagamento dell’imposta sul valore degli immobili situati all’estero.
Nel contrasto all’economia sommersa sono stati n. 59 i soggetti sconosciuti al fisco
individuati (cc.dd. “evasori totali”) e n. 28 i datori di lavoro verbalizzati per aver
impiegato n. 234 lavoratori in “nero” o “irregolari”.CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA
DI SPESA PUBBLICA E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è
finalizzata a individuare e reprimere quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la
correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse,
favorendo sprechi e malversazioni. Solo un equo e corretto impiego degli investimenti e
dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e la ripresa del tessuto
economico. Sono oltre 100 gli interventi amministrativi eseguiti oltre alle numerose
deleghe di polizia giudiziaria eseguite.
In questa prospettiva l’azione dei Reparti è stata svolta attraverso controlli mirati e indagini
di polizia giudiziaria nei settori degli incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e
locali, gli appalti, la responsabilità amministrativa, l’anticorruzione, le prestazioni
sociali agevolate con riguardo anche al reddito di cittadinanza e i ticket sanitari.
Nel settore degli incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali, sono stati eseguiti
n. 09 interventi e sono state n. 07 le persone denunciate all’A.G. per i reati di truffa
aggravata ai danni dello Stato. I contributi illecitamente percepiti sono pari a €
2.033.292,00, mentre quelli indebitamente richiesti e per i quali è stata bloccata
l’erogazione ammontano a € 451.860,00. Sono state anche avanzate proposte di
sequestro per un valore di € 453.715,00 ed eseguiti sequestri per complessivi €
361.248,00.
Con riguardo al settore degli appalti sono state accertate procedure contrattuali irregolari
per € 2.198.167,00 e n. 05 persone sono state denunciate per il reato di truffa aggravata
per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Sul versante dei danni erariali sono state segnalate alla Magistratura contabile condotte
illecite per € 3.505.903,00 a carico di n. 45 soggetti.
Nell’ambito dell’anticorruzione sono stati segnalati alla Corte dei Conti due dipendenti
pubblici per inosservanza degli obblighi sulla cumulabilità degli impieghi in quanto, pur
essendo vincolati da un rapporto di pubblico impiego a tempo pieno con l’amministrazione
di appartenenza, hanno svolto altre attività che, per natura e modalità di svolgimento,
erano in contrasto con il dovere di esclusività.
I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal
pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi d’irregolarità pari,
rispettivamente al 69% e al 92%.
IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA
Sul fronte del contrasto alla criminalità economica e finanziaria la strategia perseguita dalla
Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione della criminalità
organizzata ed economico – finanziaria nel tessuto economico-finanziario sano del
Paese, attività di rilevanza assoluta soprattutto nello scenario economico attuale della
delicata fase post emergenziale.
Al riguardo specifica attenzione è stata dedicata agli sviluppi degli accertamenti
patrimoniali in applicazione della normativa antimafia e alla prevenzione e repressione
del riciclaggio dei capitali illeciti.
Con riguardo alla normativa antimafia sono stati eseguiti accertamenti nei confronti di
soggetti e relativi nuclei familiari risultati gravati da precedenti di polizia per reati contro il
patrimonio, associazione per delinquere, spaccio di sostanze stupefacenti e che per
condotta e tenore di vita sono risultati vivere abitualmente, anche in parte, con i proventi
delle loro attività delittuose. Ammontano a € 1.288.676,00 le proposte di sequestro
avanzate alle competenti Autorità Giudiziarie su beni mobili, immobili, quote societarie e
disponibilità finanziarie risultate riconducibili ai “proposti”.
Al fine di impedire l’infiltrazione della criminalità comune e organizzata negli appalti
pubblici, sono stati eseguiti, su richiesta delle Prefetture, n. 22 accertamenti nei
confronti di imprese e relative compagini sociali, prodromici al rilascio della
documentazione antimafia necessaria ad attestare l’assenza di cause interdittive o
ostative, ovvero la presenza di tentativi di infiltrazione mafiosa.
Relativamente invece al riciclaggio dei capitali illeciti, sono state n. 65 le segnalazioni di
operazioni sospette approfondite, dalle quali sono emerse violazioni agli obblighi di
acquisizione e verifica dei dati identificativi e delle informazioni sui clienti, omessa
segnalazione all’Unità di Informazione Finanziaria di operazioni finanziarie sospette
intercorse con i clienti, nonché violazioni in materia di trasferimenti di denaro contante
oltre la soglia prevista. Inoltre due persone sono state denunciate per il reato di riciclaggio
con un valore del riciclaggio accertato di € 950.000,00.
Sono stati eseguiti inoltre, anche su attivazione del Comitato Analisi Strategica
Antiterrorismo, n. 39 interventi presso esercenti che svolgono anche servizi di rimessa di
denaro (cc.dd. “money transfer”), finalizzati a contrastare eventuali fenomeni di
riciclaggio di proventi illeciti e di finanziamento al terrorismo, con l’identificazione di n.
67 persone.
Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema
economico-imprenditoriale, ulteriore attenzione è stata dedicata a reprimere i reati
fallimentari, societari e bancari, nonché forme di abusivismo bancario e finanziario per
salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure. Sono
complessivamente n. 36 le persone denunciate con un valore delle distrazioni accertate di
€ 1.481.204,00 ed eseguiti sequestri per un valore di € 137.530,00.
Con specifico riguardo al settore dell’abusivismo bancario, si segnala il sequestro di circa
€ 70.000,00 eseguito presso un locale negozio etnico gestito da soggetti di origine
extracomunitaria che, avvalendosi di canali paralleli a quelli ufficiali, raccoglievano e
trasferivano denaro frutto dei risparmi dei connazionali presenti sul territorio estense.
Nel settore della tutela del mercato dei beni e servizi sono stati sequestrati n. 3.809
articoli recanti marchi contraffatti e n. 08 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria.
IL CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E IL CONCORSO ALLA
SICUREZZA INTERNA ED ESTERNA DEL PAESE
In aggiunta ai settori in precedenza specificati alla Guardia di Finanza è assegnato, quale
organo di polizia giudiziaria a competenza generale, un compito di natura c.d.
“strutturale”, finalizzato a prevenire e contrastare i traffici illeciti di armi, droga, al
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al concorso al mantenimento
dell’ordine e della sicurezza interna ed esterna del Paese.
In tale contesto si collocano le pattuglie impiegate nell’ambito del servizio di pubblica
utilità “117” che operano 24 ore su 24 su tutto il territorio provinciale, nonché quelle
programmate al fine di corrispondere a specifici piani d’intervento interforze disposti dalla
locale Prefettura.
In tale comparto si segnalano inoltre le attività svolte:
(1) nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti, con il sequestro di gr. 471 di
sostanze stupefacenti e n. 9 persone denunciate, di cui n. 5 tratte in arresto. Inoltre
n. 15 persone sono state segnalate alle competenti Prefetture ai sensi dell’art. 75 del
D.P.R. n. 309/1990;
(2) nel settore dell’immigrazione clandestina, con la denuncia all’A.G. di n. 9 persone
per l’inosservanza degli obblighi previsti per l’ingresso nel territorio dello Stato.
BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI ENERGENZA DA COVID-19
A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo, quale forza di polizia
economica finanziaria a competenza generale, ha adeguato il proprio dispositivo di
vigilanza in funzione dell’esigenza di sostenere l’economia sana del Paese e di attenuare
la situazione di sofferenza e di difficoltà manifestata da cittadini, imprese e professionisti.
Pertanto l’azione di controllo del territorio è stata orientata a garantire la salute dei
cittadini con l’esecuzione, unitamente alle altre Forze di polizia, di dedicati servizi volti ad
assicurare il rispetto delle limitazioni e misure di contenimento imposte con appositi
decreti e/o ordinanze statali, regionali e comunali, sia a individuare e reprimere condotte
più marcatamente illegali e fraudolente connesse all’emergenza quali, in particolare,
pratiche anticoncorrenziali, manovre speculative sui prezzi commesse approfittando
dell’aumento della richiesta e la vendita di dispositivi di protezione non sicuri.
In questo particolare momento storico, la Guardia di Finanza, per dare effettività ed
efficacia alle misure di sostegno messe in atto per le imprese, le famiglie ed i lavoratori, sta
attuando un intenso presidio economico del territorio, per garantire il corretto impiego
dei finanziamenti elargiti e il regolare funzionamento del mercato dei capitali e dei beni e
servizi.
Sono stati n. 10.800 i controlli svolti a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare
l’osservanza delle limitazioni e misure di contenimento imposte con appositi decreti od
ordinanze, statali, regionali o comunali, a seguito dei quali n. 30 persone sono state
denunciate all’Autorità Giudiziaria e n. 85 segnalate per violazioni amministrative. Sono
stati inoltre eseguiti n. 323 approfondimenti, di cui n. 47 irregolari, sulle comunicazioni
preventive inoltrate al Prefetto al fine di accertare l’effettiva esistenza di una relazione
economico-commerciale tra le attività d’impresa appartenenti alle filiere ritenute
essenziali.
Con specifico riguardo alla tutela dei consumatori, sono state sequestrate n. 8.653
mascherine in quanto in alcuni casi risultavano essere vendute applicando ricarichi
eccessivi (fino al 300% per i dispositivi di protezione individuale tipo FFP2) o al di sopra del
prezzo stabilito per decreto della Protezione Civile (mascherine chirurgiche), in altri prive
delle indicazioni del marchio CE o delle istruzioni per il corretto utilizzo in danno della
salute degli utenti.