CENTO (FE) RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DALLA CONSULTA CENTO/ PENZALE: VERBALE N° 24 DELLA RIUNIONE SVOLTASI IN DATA 27/10/25…TANTO LAVORO PER I CONSULTORI !
Verbale n. 24 della riunione svoltasi in data 27/10/2025
Il giorno Lunedì 27 Ottobre 2025 alle ore 18:30, presso la “Sala dell’Identità Civica Albano Tamburini”, Palazzo del Governatore, sita in
Piazza Guercino n. 39, si è riunita la Consulta Civica di Cento e Penzale per discutere i punti all’ordine del giorno, come da convocazione
del Presidente della Consulta Lucio Russo del 15/10/2025 con numero di protocollo generale n° 0057419/2025.
Presenti: le Signore Consultrici, Balboni Edda, Baraldi Rosa Maria, Karaj Rozeta, Malaguti Donatella, Pellizzola Chiara (annunciata in
arrivo successivo) ed i Signori Consultori, Balboni Sandro, Gallerani Filippo, Leprotti Luca, Mattarelli Marco e Russo Lucio.
Assenti Giustificati: Nessuno.
Assenti Ingiustificati: Corticelli Simona.
Per l’Amministrazione Comunale non è presente alcun rappresentante. Polizia Municipale e Carabinieri hanno inviato mail per
impossibilità a presenziare.

FINITA LA NOSTRA STAGIONE AL MERCATO CONTADINO DI CENTO PER LA STAGIONE AGRARIA 2025 CI RIVEDIAMO IL PROSSIMO ANNO VI TENGO INFORMATI SULLE NOVITA’ 2O26
È presente qualche cittadino nel pubblico.
Il Presidente Russo Lucio nomina segretaria verbalizzante il consultore Sig.ra Malaguti Donatella.
Il Presidente Russo Lucio comunica che ha deciso di registrare la riunione allo scopo della redazione del verbale.
Si passa quindi alla discussione dei punti all’OdG.
1. Approvazione verbale della seduta precedente
• Il Presidente Russo Lucio comunica che, per agevolare la lettura dei documenti particolarmente lunghi, continuerà
l’invio “doppio” dei verbali (e-mail + WhatsApp), così da consentire a ciascuno la fruizione preferita su schermo o
su dispositivo mobile.
• Il Presidente Russo Lucio premette che il verbale precedente è stato giudicato “lungo”; a suo avviso, però, la lunghezza
è funzionale alla completezza descrittiva, tale da risultare comprensibile “anche se letto nel 2047”. Ricorda che, grazie
alla registrazione delle sedute (come in Consiglio Comunale), ciò che viene detto “resta”; ne deriva che
la trascrizione deve attenersi al contenuto espresso, salvo specifiche richieste di non verbalizzare frasi puntuali, che
devono però essere esplicitate in seduta.
INTERVENTI
o Il Consultore Balboni Sandro concorda: “quando è lungo è meglio che corto”, perché contiene
“tutte le notizie”.
o Il Consultore Mattarelli Marco avalla l’impostazione “fedele e trasparente”, scoraggiando i
“formalismi” del tipo “ho detto ma non ho detto”.
o La Consultrice Balboni Edda chiede conto della rettifica precedentemente proposta.
§ Il Presidente risponde che la rettifica non è stata accolta: quanto inserito nei
pdf/immagini condivisi nel gruppo (geolocalizzazione) è stato riportato dal segretario
“per come detto”; a suo giudizio non era necessario entrare in dettagli su luogo/ora
dell’incontro informale;
§ La Consultrice chiarisce che il suo intervento voleva richiamare “regole classiche del
verbale”: bozza aperta per qualche giorno per lettura/ossevazioni; evitare la
riproduzione integrale sbobinata (che porterebbe a 50 pagine); attenzione a
riferimenti personali/geolocalizzazioni; tono stringato come nelle delibere;
§ Conclude che, non essendo stata accolta la richiesta di rettifica, non approva il
verbale.
METODOLOGIA DI REDAZIONE E TEMPI DI REVISIONE
O Il Presidente Russo Lucio propone una linea più rigorosa:
1. il Segretario redige e firma;
2. il Presidente sottoscrive;
3. si protocolla e si invia;
4. eventuali modifiche si valuteranno dopo l’invio/protocollo.
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o La Consultrice Balboni Edda richiama un sondaggio pregresso che prevedeva 2 giorni di finestra;
propone di rifarlo se necessario, senza decisioni unilaterali.
o La Consultrice Karaj Rozeta chiede flessibilità (impegni variabili) e distingue tra la rapidità di
un avviso e il tempo richiesto per leggere un verbale.
o Il Consultore Balboni Sandro sottolinea che la priorità non è se siano 3-4-5 giorni, ma che
ciascuno possa leggere e segnalare parole o passaggi imprecisi.
o Il Consultore Mattarelli Marco porta l’esperienza dei verbali comunali e societari: possono
essere anche più dettagliati di una normale sbobinatura; elogia il lavoro svolto e propone una
regola pratica: dopo 48 ore dall’invio ai consultori, il verbale si intende approvato, per rispetto
del lavoro volontario.
§ La Consultrice Balboni Edda obietta che le 48 ore sono una valutazione
personale e non una regola; richiama la prassi di lettura/approvazione in sede.
o Si discute quindi sulla finestra temporale:
§ La Consultrice Karaj Rozeta : no 2 giorni;
§ La Consultrice Balboni Edda : 2 giorni lavorativi (esclusi sabati/domeniche);
§ Il Consultore Balboni Sandro: 3 giorni può andare;
§ Il Presidente Russo Lucio fa presente l’esigenza di tempi brevi per responsabilità,
coordinamento e memoria operativa.
ESITO (METODO/TEMPI):
o Finestra di revisione: indicata dal Presidente in “48 ore / 2 giorni lavorativi”; se l’invio avviene
di sabato, la scadenza è martedì.
o Approvazione del verbale precedente: La Consultrice Balboni Edda dichiara non
approvazione per mancato recepimento della sua rettifica; non risultano ulteriori dichiarazioni
formali di voto in questa fase della traccia.
o Il verbale n. 23 viene approvato a maggioranza.
2. Comunicazioni del Presidente
• Il Presidente Russo Lucio evidenzia che, per prassi e ufficialità, preferisce l’uso della mail rispetto a WhatsApp; se
necessario potrà chiudere la chat e operare solo via mail.
• Chiede inoltre che le mancate presenze dell’Amministrazione, quando convocata, siano comunicate per iscritto via
e-mail (non via WhatsApp), come già fanno Comandante Balderi e Carabinieri.
• Riferisce di chiedere sempre preventivamente le date dei Consigli Comunali per evitare sovrapposizioni e presenza di
rappresentanti dell’Amministrazione.
3. Sicurezza del Capoluogo ed episodio Parco del Gigante
3.1 Limiti di trattazione per attività in corso
o Il Presidente Russo Lucio ricorda che l’argomento era stato sollevato (dalla Consultrice Corticelli
Simona ed altri); tuttavia informa che, per ragioni di riservatezza e nel rispetto delle procedure in
corso da parte delle autorità competenti, non è possibile al momento affrontare nel merito l’episodio
verificatosi. Saranno forniti aggiornamenti non appena le circostanze lo consentiranno.
3.2 Richiesta di risposte e relazioni con l’Amministrazione
o Il Consultore Balboni Sandro elenca vari temi aperti nel biennio 2023–2024 su cui mancano
riscontri; propone di rafforzare i rapporti diretti con l’Amministrazione, eventualmente
anche senza pubblico, per facilitare un confronto franco ed efficace: non si chiede che dicano
sempre di sì, ma che motivino con chiarezza sì/no e per quali ragioni.
o Il Presidente Russo Lucio accoglie e indica di inserire la questione tra le “varie ed eventuali”.
3.3 Illuminazione e manutenzione del verde al Parco del Gigante
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o Il Consultore Balboni Sandro ribadisce che il buio è un problema persistente;
servono potature degli alberi e maggiore illuminazione. Secondo lui, più luce riduce “almeno del
50%” le criticità.
o La Consultrice Pellizzola Chiara ricorda che parte dell’illuminazione è stata ripristinata, ma
i corpi luminosi bassi sono stati manomessi e le chiome degli alberi coprono la luce; suggerisce
di verificare una manutenzione del verde più adeguata e, se necessario,
una modifica/miglioria dell’impianto (più fari per palo; eventuale incremento di potenza).
Avverte però dei costi per nuovi pali o interventi strutturali.
o La Consultrice Malaguti Donatella definisce la potatura “imbarazzante”; la Consultrice Karaj
Rozeta osserva che alcune luci sono state rotte; la Consultrice Malaguti Donatella sottolinea
che episodi critici possono avvenire anche di giorno.
o Sintesi operativa: la Consulta continua a chiedere:
§ potature regolari per liberare i corpi illuminanti;
§ illuminazione più efficace;
§ valutazioni tecniche su eventuali adeguamenti (più fari, potenze, layout) prima di
ipotizzare impianti nuovi più costosi.
3.4 Presidio e tempi di intervento della Polizia Locale
o La Consultrice Malaguti Donatella segnala tempi lunghi di intervento (“una sola macchina; 20–
40 minuti”), con episodi già esauriti all’arrivo delle pattuglie (risse
tra ragazzini, maltrattamenti e perfino lotta tra cani).
o Il Consultore Mattarelli Marco allarga il quadro: la sicurezza è tema sovracomunale; la Polizia
Locale non copre i turni notturni; servirebbero più agenti (stima 1/1000 ab.; per 25–35 unità) ma
le risorse sono limitate e “vincolate” da spese su altri capitoli (Carnevale, Teatro/Fondazione).
Conclude che l’Amministrazione non trascura per scelta politica ma per impossibilità
finanziaria.
o Rileva che l’Amministrazione “lo trascura perché fa altre scelte” e che “il sistema di sicurezza
nazionale sta tenendo con gli elastici”. Sostiene che chi si difende da una rapina rischia di essere
querelato dall’aggressore, afferma di aver subito tre rapine e che “l’impianto giudiziario italiano
tutela i criminali, non le persone incensurate”.
o Chiede inoltre di chiarire l’intento della Consulta sull’episodio del Parco del Gigante e sul tema
sicurezza: “Quali proposte vi sentite di fare?”.
o La Consultrice Malaguti Donatella richiede maggiore attenzione della Polizia Locale alle
chiamate dei cittadini: quando si segnala un fatto, occorre un riscontro più pronto.
o Il Presidente Russo Lucio riferisce di aver visto i vigili in piazza controllare i contrassegni
lungo via Matteotti, mentre un utente in monopattino passava “sfrecciando” senza essere
fermato: “Quello non è normale.”
o Il Consultore Balboni Sandro ribadisce la linea della Consulta: il parco va illuminato in modo
marcato nelle ore serali; le questioni di spaccio e condotte illecite “non sono problemi nostri” in
termini operativi, ma è compito della Consulta segnalare e chiedere più luce perché “quando c’è
la luce si vede di più”.
o Scambio su accadimenti di giorno. Balboni: “Di giorno c’è il sole.” Il Presidente incalza: se
succede qualcosa di giorno, cosa si fa? Balboni: si chiede al Comune più sicurezza; se il tema
dipende anche dal numero dei vigili, occorre assumerne invece che assumere altro personale.
o Il Presidente Russo Lucio segnala una diversa preoccupazione: volantini circolati su ronde di
cittadini (citato un articolo sul quotidiano online AreaCentese –
https://www.areacentese.com/cento-il-movimento-nazionale-la-rete-dei-patrioti-presenti-in-
citta/). Avverte che la “giustizia fai-da-te” creerebbe ulteriore caos; l’Amministrazione
deve prevenire l’innesco di gruppi che “vogliono sistemare le cose a modo loro”.
o Il Consultore Mattarelli Marco interpreta l’intervento del Presidente: esiste un clima di
esasperazione e insicurezza che induce alcuni cittadini a pensare a ronde, fenomeno definito
“ridicolo” ma figlio dell’esasperazione.
o Alla domanda di Mattarelli su come “abbassare l’esasperazione”, il Presidente Russo Lucio
risponde: “Più controlli.”
o Il Consultore Balboni Sandro torna sul tema: i controlli li fanno vigili o carabinieri; alla Consulta
compete chiedere più vigili.
o Il Presidente Russo Lucio: è stato fatto un concorso e assunzioni, ma “sono sempre pochi”.
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o Il Consultore Balboni Sandro: se “non possiamo”, allora si spende meno altrove e si investe
sulla sicurezza.
o Il Consultore Mattarelli Marco formula una proposta della Consulta: più
risorse per assunzioni di poliziotti municipali/comunali.
o Il Consultore Balboni Sandro aggiunge: il parco dev’essere illuminato “dalle 17 d’inverno
(anche dalle 16)” perché “è quasi buio”; in tre anni “hanno cambiato tre lampadine”, potature
invertite (alzati i rami alti, lasciati i bassi).
o La Consultrice Edda Balboni ricorda una seduta con Assessore Pedaci e Comandante Balderi:
si chiese di aumentare il corpo dei vigili e in generale la sicurezza (episodi di spaccio).
Chiede aggiornamenti.
o Il Consultore Balboni Sandro riporta che sarebbero stati intensificati i controlli; non ha però dati
su modalità e frequenza.
3.5 Interventi su illuminazione e verde
o La Cittadina Salvi Federica comunica che “L’ultima volta che ci siamo incontrati dalla Stazione di
Posta (io ed il Sindaco, che era con me in consulta) gli ho ricordato degli alberi di via Breveglieri,
in prossimità appunto della Stazione di Posta. Come in tante occasioni, anche in quella, aveva
promesso di tagliare gli alberi ma non attuato; il Comune ha un piano a zone e gli
alberi ricrescono coprendo le luci.
o Il Presidente Russo Lucio propone su via Breviglieri l’abbassamento, ed eventualmente, lo
spostamento dei punti luce di 1,5 m verso la strada, oppure l’installazione di punti luce alternativi.
o Il Consultore Balboni Sandro conferma criticità su via Breviglieri; “è al buio.”
o La Cittadina Salvi Federica replica comunicando che il problema è diffuso anche fuori centro; un
parco serale chiuso necessita in primis di luce; il buio favorisce assembramenti e condotte
improprie.
o Il Consultore Balboni Sandro ricorda di aver richiesto all’Amministrazione il programma
potature, mai pervenuto.
o Il Presidente Russo Lucio chiude qui il sotto-punto potature, per non dilatare.
4. Pulizia del capoluogo (portici, sfalcio, gestione CMV Città Verde; “vie di serie A / serie B”)
• La Consultrice Balboni Edda prende la parola per evidenziare un problema che, a suo dire, «forse osservano un
po’ tutti, perché è visibile». Segnala infatti lo stato di sporcizia sotto i portici del centro storico, che a suo avviso
rappresenta una questione non soltanto igienica, ma anche di decoro, ordine e pulizia generale. «Una cittadina
che si dichiara turistica dovrebbe prestare più attenzione anche all’immagine che offre, perché ciò influisce sulla
capacità di attrarre visitatori e sulla qualità della vita dei centesi stessi». Aggiunge che la questione era già stata
sollevata in passato, ma che poco sembra essere cambiato.
• Il Presidente Russo Lucio interviene riconoscendo la fondatezza dell’osservazione e amplia il discorso,
collegandolo anche allo stato delle pavimentazioni cittadine, in particolare nei tratti in porfido. Cita l’esempio
vicino casa della Consultrice Baraldi Rosa Maria, dove da tempo «manca la fine del marciapiede e non viene mai
sistemato, nonostante abitino disabili. Osserva inoltre con tono critico che, quando si lascia un buco per lungo
tempo, «la gente ci butta dentro il pattume», trasformando così un piccolo guasto in una fonte di degrado visivo
e igienico.
• La Consultrice Baraldi Rosa Maria segnala come la situazione relativa ai piccioni sia nuovamente peggiorata:
«L’ospedale era migliorato, poi adesso è tornato uguale a prima, impraticabile sui marciapiedi».
• La Consultrice Karaj Rozeta propone un’idea concreta: secondo lei, ciascun esercente o condominio potrebbe
occuparsi direttamente della pulizia dello spazio antistante alla propria attività o abitazione. Non serve farlo ogni
giorno, spiega, ma anche «una volta a settimana, se viene pulito, fa la differenza». Suggerisce che le imprese di
pulizie incaricate dai condomìni possano includere anche la parte esterna.
• Il Presidente Russo Lucio risponde apprezzando la proposta e cita come esempio positivo alcune pratiche adottate
in alcuni comuni della Sicilia, dove «chi si cura il suo pezzo davanti, il Comune gli abbassa anche le spese».
Commenta che «non ci vuole molto» per introdurre incentivi simili.
• La Consultrice Karaj Rozeta conferma l’interesse per l’idea e sottolinea che sarebbe disposta, come condomina,
a contribuire economicamente per mantenere pulito il fronte: «Io, se ci sono in questo condominio e faccio pulire,
metto una quota, cinque o dieci euro in più, ma quando entro e quando esco guardo una cosa pulita».
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• Il Presidente Russo Lucio aggiunge che è necessario responsabilizzare anche i proprietari di animali domestici,
invitandoli a pulire quando i propri cani sporcano. Inoltre, i negozianti dovrebbero poter richiamare chi non
rispetta le regole senza timore di reazioni aggressive: «Oggigiorno, nonostante ci vuole un secondo per litigare, è
necessario farlo presente», osserva.
• La Consultrice Chiara Pellizzola prende la parola ricordando che la pulizia straordinaria dei portici avviene solo
due volte l’anno, con un intervallo di almeno sei mesi tra un intervento e l’altro. «È chiaro, spiega, che in tutto
questo tempo, tra eventi e condizioni meteo, si accumula di tutto, e il vento porta sotto i portici lo sporco di mezza
città». Condivide la proposta di Rozeta, ma sposta il focus sulla mancanza di senso civico: «Facciamoci una
domanda sul senso civico dei nostri concittadini più che sull’Amministrazione, perché mi sembra una cosa da
poca civiltà». Propone di accompagnare le azioni di pulizia con una campagna di educazione civica: «Tu vuoi la
tua città più bella e più pulita? Allora fai parte del sistema».
• La stessa Pellizzola prosegue citando la carenza di cestini con sacchetti per cani nel centro cittadino, a differenza
di quanto avviene in alcune aree verdi. Racconta episodi pratici: «Può succedere che il cane faccia i bisogni più
volte, o che tu finisca i sacchetti: dove vai a prenderli?».
• La Consultrice Malaguti Donatella, insieme al Consultore Balboni Sandro, confermano che «mancano proprio
i cestini», non solo quelli per le deiezioni canine ma anche quelli ordinari; la Consultrice e Karaj Rozeta segnala
che la mancata raccolta e pulizia delle deiezioni liquide da parte dei proprietari di cani comporta un persistente e
sgradevole odore nei portici e negli spazi pubblici adiacenti. La Consultrice Pellizzola Chiara evidenzia altre
forme di inciviltà: gomme da masticare e mozziconi lasciati per terra, che sporcano il pavimento appena rifatto.
• L’atmosfera si fa concorde: il problema non è solo tecnico, ma culturale. Pellizzola afferma che non bastano due
pulizie straordinarie all’anno, troppo onerose per il Comune, ma serve «una campagna di sensibilizzazione seria
e continua».
• A questo punto interviene il Consultore Mattarelli Marco, che sposta il discorso su un piano gestionale più ampio.
Richiama l’attenzione sul ruolo della CMV Servizi, controllata al 97% dal Comune, che ha chiuso il bilancio
2024 con una perdita di 536.248 euro. «È una società che vive dei soldi dei cittadini, spiega, delle nostre tasse, e
che subappalta a Città Verde, cooperativa con vincoli di bilancio molto rigidi». Secondo Mattarelli, «il verde
pubblico fa schifo, non perché non si impegnino, ma perché non abbiamo i soldi per tenerlo come il livello di una
città che si proclama di Serie A».
• Con toni critici, paragona Cento ai paesi del Nord Europa, dove «il verde pubblico è curato come il vostro giardino
di casa», perché «ci destinano risorse adeguate e c’è una cultura civica secolare». Aggiunge che in Italia si
spendono risorse in «ludismo, divertimenti, carnevale, teatro e quelle robe lì», mentre il senso civico è crollato:
«Sessant’anni fa, se buttavi qualcosa per terra, tornavi a casa e prendevi due schiaffi. Oggi i genitori fanno causa
all’insegnante».
• Mattarelli conclude che la città è sporca perché «siamo peggiorati, non abbiamo più soldi e in più c’è una cultura
diversa che ci sta sopraffacendo». A suo parere, la soluzione è una: «Ripartire dall’educazione civica fin dai nidi»,
abbinandola a un piano di investimenti mirato per la pulizia e lo sfalcio, piuttosto che continuare a disperdere
risorse.
• Il Presidente Russo Lucio concorda e aggiunge che molti cittadini si lamentano delle “strade di serie A e di serie
B”, chiedendo perché alcune vie vengano curate e altre no. Spiega che spesso si tratta di strade private ad uso
pubblico, dove il Comune non può intervenire regolarmente con pulizia, luce o sfalcio.
• La Consultrice Pellizzola Chiara osserva che molti acquirenti non sono consapevoli di questi limiti: «Magari
comprano casa senza sapere che la loro strada non è pubblica, e poi si lamentano dei servizi che mancano».
• Il Consultore Mattarelli Marco porta l’esempio di via Margherite, urbanizzazione incompleta da trent’anni, e
denuncia «il solito sistema dei concambi e delle aree mai cedute al Comune». Secondo lui, è un segno di una città
che «vive sugli equivoci da trent’anni», e chiede che finalmente vengano chiusi questi procedimenti.
• A questo punto, la Consultrice Karaj Rozeta riprende la parola, concordando con le analisi precedenti ma
evidenziando un limite pratico: «Chi crea i problemi spesso non partecipa ai corsi». Porta la propria esperienza
personale: «Io sono l’unica donna straniera a Cento che partecipa a ogni corso e aggiornamento, ma gli altri non
vengono».
• Il Presidente Russo Lucio cerca di trovare una via costruttiva, sostenendo che basterebbe “invogliare un po’ di
più” le persone, mentre la Consultrice Pellizzola Chiara ricorda con entusiasmo un’esperienza vissuta a scuola
negli anni dell’introduzione della raccolta differenziata: «Vennero gli operatori CMV a spiegarci come
funzionavano i sacchetti. Sembrava una sciocchezza, ma ha funzionato: da bambini abbiamo imparato, e
attraverso noi anche i genitori».
• La Consultrice Karaj Rozeta concorda, ricordando che nelle scuole hanno tre cestini (blu, verdi e gialli)
“l’insegnante spiega sempre… i bambini imparano ogni giorno” ma ribadisce che è necessario insistere, e
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il Presidente Russo Lucio propone esplicitamente di promuovere attività di sensibilizzazione nelle scuole: «Se
insegni ai bambini, indirettamente insegni ai genitori, agli insegnanti, a tutti».
• Segue un breve scambio tra i presenti sull’importanza dell’educazione civica: la Consultrice Malaguti Donatella
ricorda che esiste già come materia scolastica, la Consultrice Karaj Rozeta conferma che viene insegnata «un’ora
a settimana», e il Presidente Russo commenta che è «troppo poco».
• La Consultrice Balboni Edda chiude il punto proponendo di unire tutte le prospettive emerse: «Ci vuole un
concorso di azioni che vada dalla sensibilizzazione all’educazione, ma anche all’investimento mirato». Spiega
che, se dopo una manifestazione le strade restano sporche, è segno di mancanza di attenzione, e invita
l’Amministrazione a una cura maggiore.
• Il Presidente Russo Lucio conclude osservando che le campagne dovrebbero essere promosse direttamente dal
Comune e non dalle ditte di smaltimento rifiuti, «perché suona diverso».
• La Consultrice Balboni Edda concorda e aggiunge che serve una collaborazione tra pubblico e privato, con
cittadini, condomìni e operatori coinvolti nella cura quotidiana della città.
• Infine, la Consultrice Karaj Rozeta ribadisce la propria disponibilità personale: «A me non costa niente pagare
tre euro in più per avere il posto pulito». La Consultrice Balboni Edda conclude, con tono realistico, che «non
tutti, però, sono uguali».
5. CLARA: nuove nomine, tariffe, valutazione uscita dalla compagine societaria
• Il Consultore Mattarelli Marco, che premette di aver già affrontato il tema quando era consigliere comunale,
«come abbaiare alla luna, perché una città sorda non sente la voce». Afferma che CLARA è «una società
inefficiente», dichiarandolo «pubblicamente» e chiarendo i termini: «inefficiente» (non fare le cose bene) e
«inefficace» (non fare le cose giuste). Ribadisce che, a suo giudizio, CLARA è insieme inefficiente e inefficace,
come sostenuto da lui in comunicati stampa e in commissione ambiente nel 2017, 2018 e 2019 (con le
amministrazioni Lodi e poi Toselli).
• Spiega quindi la sua critica al modello di differenziata: «come la fa CLARA è stupida», perché nei Paesi più
avanzati «la differenziata non la fa il cittadino ma la società». Porta poi l’esempio del Nord Europa – Svizzera,
dove «i bidoni non si vedono perché sono interrati e salgono con sistemi di elevazione; il cittadino conferisce
vetro nel vetro, carta nella carta, plastica nella plastica, ma non a casa sua e non col bidone davanti a casa come
qui, che è ridicolo, costoso e inefficiente».
• Passa poi al profilo economico-finanziario: chiede se i presenti abbiano mai visto il bilancio di CLARA,
insistendo che «se non conosci la finanza non puoi fare politica». Ricorda che la politica è «fare scelte», le scelte
«vanno finanziate» e la finanza «è limitata», specie in un Comune che «paga 3 milioni l’anno di rate di mutui per
debiti dal ’92». Da ciò deduce che le tariffe aumenteranno sempre, «come loro stessi dicono nel bilancio».
• Evidenzia che il Comune di Cento detiene circa il 16% di CLARA e rilancia la sua proposta: uscire dalla
compagine e vendere la quota. «Chi dice che non ci si riesce?» – domanda – citando la vendita della Cassa di
Risparmio di Cento «a 3 euro per azione quando ne valeva 12» per sostenere che «si fa tutto». Alla replica
del Consultore Sandro Balboni («si prende meno»), ribadisce: «si fa tutto».
• Approfondisce quindi alcuni vincoli e intrecci: richiama l’«immobile mastodontico» di via Modena dove ha
sede CMV Servizi, spiegando che il relativo mutuo (originario «di 5 milioni» nel 2004, «residuo circa 1 milione»,
«rata ~150.000€/anno») viene sostenuto di fatto da CLARA «con un accordo politico» (a suo dire risalente
all’amministrazione Toselli) per cui CLARA «paga ancora affitti per immobili che non usa più». «Io scioglierei
questo vincolo e uscirei da CLARA», aggiunge; «se fossi il sindaco metterei in atto tutti i meccanismi societari
possibili per farlo».
• Sul profilo crediti/insoluti, Mattarelli afferma che nel 2024 CLARA ha «messo a perdita 2.274.000 € di tariffe
rifiuti non incassate», cioè «cittadini che non pagano». Dato l’obbligo normativo di copertura integrale dei costi
con le tariffe, «le tariffe non possono che aumentare». Cita inoltre la discarica «Molino Boschetti»
(Sant’Agostino) come «cancro trentennale» e conclude che «i costi aumenteranno inevitabilmente», con tariffe
«fra le più care in Emilia-Romagna».
• Sul piano politico-istituzionale, sostiene che «non c’è più destra-sinistra»: «la maggioranza Toselli se l’è tenuta,
la maggioranza Lodi ha aderito», e «si fa business sulle tasche dei cittadini». Richiama nomine e ruoli:
«l’avv. Maccaferri (già CMV Servizi) nel CdA CLARA», e tra i sindaci revisori «Milena Cariani ed Stefano
Bonazzi», «nominati dalla destra», con compensi che «pagano i cittadini». «Non c’è più la logica del servizio
minimo costo/massima efficacia, ma occupazione di posti/potere/denaro», conclude.
• La proposta formale di Mattarelli è dunque: chiedere al Sindaco di intraprendere «tutte le azioni»
per liquidare la quota comunale (≈15–16%); non sa «quanto vale», «però poco, considerato il bilancio». Una
volta fuori, indire gara pubblica per un nuovo gestore (cita HERA o «società del Mantovano/Milanese»)
compatibile con un bacino anche di 40.000 abitanti; ammette però la criticità dimensionale («sotto i 250.000
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abitanti è difficile»), ricordando che CLARA «serve 237.000» includendo Comacchio con «picchi estivi di
insoluti».
• Segue un breve confronto tariffario: la Consultrice Karaj Rozeta riferisce che a Bologna (65 mq, 2 persone) si
pagano «≈240 €» contro «≈520 €» a Cento (4 persone). Il Consultore Balboni Sandro porta un dato personale:
«in dieci anni +56%» sulle sue bollette (7–8 mesi fa), forse «oggi 60%»; Mattarelli conferma e aggiunge
un confronto trentennale sulla propria utenza (acqua + rifiuti + T.U.): «da 4.200.000 lire (1995) a 6.000 € oggi»,
con «potere d’acquisto dimezzato». Alla domanda sul salario della Consultrice Rozeta, Mattarelli chiude: «non è
tema», riportando il focus sulla domanda politica: «possiamo proporre di uscire da CLARA
all’amministrazione?».
• Il Presidente Russo Lucio pone la proposta ai voti. Interviene la Consultrice Pellizzola Chiara dichiarando
di non sentirsi nelle condizioni di esprimere un sì/no «perché non ho chiara la situazione» e annuncia
l’astensione. Il Presidente prende atto che non sarà votazione all’unanimità ma a maggioranza.
• La Consultrice Balboni Edda osserva che, pur riconoscendo l’illustrazione «ampia» di Mattarelli, il rischio è
«cambiare e andare peggio»; chiede quindi, prima di decidere, di valutare alternative con una sorta di indagine
di mercato e preventivi di altre ditte. La Consultrice Karaj Rozeta concorda («vengono fatti i preventivi per
l’altra azienda»).
• Il Consultore Mattarelli Marco precisa due limiti:
o possibili vincoli parasociali (penali/obblighi) non noti;
o rischio che operatori terzi non siano interessati a Cento come bacino troppo piccolo.
• Il Presidente sintetizza: «la proposta è uscire da CLARA valutando le possibili soluzioni. Se non ce ne sono,
amen. Non “uscire e basta”». Il Consultore Balboni Sandro si allinea: «chiedere altre eventuali possibilità senza
dire che usciamo subito».
• Il Presidente precisa che la consulta propone, poi tocca all’Amministrazione cercare.
• Intervengono le Consultrici Malaguti Donatella e Pellizzola Chiara su pratiche di altre città (sgravi/centri di
raccolta), quindi il Presidente Russo Lucio chiede un aggiornamento al pubblico sulla Ceres;
• Il cittadino Bernardi Mauro critica aspramente l’assetto attuale («non sono capaci di raccogliere di più… porta
a porta non applicato… box di plastica che nascondono lo sporco… chiavi… conferimenti disagevoli»), richiama
la tariffa puntuale e lamenta scelte organizzative errate.
• Si torna alla linea operativa: la Consultrice Balboni Edda propone formalmente una via di mezzo: richiedere
un’indagine di mercato su alternative in previsione dell’uscita.
• Il Consultore Mattarelli Marco ridimensiona il peso deliberativo della consulta («non conta niente: è un parere
non vincolante»), ma riconosce l’impegno del Presidente («preciso, puntuale»).
• A chiusura, il Presidente Russo Lucio pone in votazione la formula compromissoria: “possibile uscita da
CLARA con identificazione di altra gestione”. Chiede «chi è contrario?», poi «chi si astiene e chi è
favorevole?». Nessun contrario. Il Presidente dichiara astenuta la Consultrice Pellizzola Chiara ed il
Consultore Leprotti Luca; tutti gli altri favorevoli.
• La proposta viene quindi approvata a maggioranza.
6. Aree industriali dismesse: situazione progetti in corso
• Il Presidente Russo Lucio introduce il punto segnalando l’assenza dell’Amministrazione: «io pensavo di parlarne
con l’Amministrazione che non c’è» e propone di procedere velocemente salvo contributi specifici («non so se
Mattarelli ha qualcosa da dire»).
• Il Consultore Balboni Sandro ribadisce che su questo tema «devono dirci qualcosa loro», posizione che
il Presidente conferma.
• Prende la parola il Consultore Mattarelli Marco. Precisa di aver trasmesso in chat un documento
ufficiale: determinazione n. 1457 del 9 dicembre 2015 (area Ex-Simbianca), «che ha 10 anni di profondità» e
che, riferisce, gli assessori Bozzoli e Salatiello hanno indicato come ancora l’unico atto ufficiale sull’area.
Invita i presenti a leggerlo con calma, richiamando in particolare pagina 4 di 5 e due passaggi che ha evidenziato:
o il punto 3, «di dare atto della conclusione del procedimento di bonifica del sito contaminato denominato
Ex Simbianca»;
o il punto 5, che stabilisce che «l’analisi di rischio […] conserva validità ed efficacia con il permanere
del modello concettuale contemplato» e che eventuali variazioni di tale modello «comportano un
riesame della situazione ambientale vigente».
• Collega questi elementi al progetto approvato dall’amministrazione (con voto anche di Orgoglio Centese)
sull’area Ex-Simbianca (proprietà Cento Leasing):
o scenario 1 con 179 appartamenti;
CONSULTA CIVICA DI CENTO – PENZALE
Organismo di partecipazione popolare del Comune di Cento
consultacento@comune.cento.fe.it 8
o scenario 2 con numero inferiore e quota di housing sociale.
• ll Consultore Mattarelli Marco dichiara di aver giudicato pubblicamente “assurdo” tale progetto, affermando
che avrebbe fatto più verde e non più case. Chiede inoltre quali elementi probanti, ufficiali e
scritti di autorità sanitarie attestino ufficialmente che l’area sia disinquinata.
• Il Presidente Russo Lucio ricostruisce i precedenti passaggi con ARPAE: riferisce di aver inviato due
richieste (la seconda ricevendo una risposta «abbastanza» perentoria nel senso di «smettila di fare richieste»).
Spiega di aver domandato se la situazione attuale sia uguale a quella di dieci anni fa, ricordando una lettera
redatta “a quattro mani” con Donatella Malaguti. Aggiunge di aver lasciato decantare alcuni mesi poiché
ARPAE ha indirizzato la risposta al Sindaco «e per conoscenza» al Presidente della Consulta, modalità che il
Presidente non reputa corretta. Anticipa che tornerà a chiedere chiarimenti, in particolare
su pozzetti/campionamenti («dalle immagini satellitari non si vede niente; uno mi deve spiegare dove hanno
fatto i campionamenti. Punto. Non me lo dicono, insisto»).
• Il Consultore Mattarelli Marco conclude che, su un tema così rilevante, è opportuno un confronto in presenza
degli amministratori di maggioranza. La Consultrice Pellizzola Chiara domanda chi siano i tecnici da
coinvolgere; Mattarelli richiama la firma in calce alla determina 2015 (ing. Piacuadio) e ricorda che
l’atto prevedeva un protocollo di rilevazione biennale 2015–2017 per verificare nel tempo quanto deciso in
Conferenza dei Servizi; dopo quel documento non è più uscito nulla. Per questo
giudica importante la presenza delle autorità sanitarie ai prossimi confronti: il progetto approvato attribuisce
al privato un interesse legittimo su un’operazione «da decine di milioni», con implicazioni se emergessero
criticità ambientali non opportunamente valutate.
• Il Consultore Mattarelli Marco amplia quindi il perimetro: oltre a Ex-Simbianca, cita l’area Ex-Pesci, l’area Ex-
Cinema (di fianco al teatro; progetto approvato in era Lodi per un centro commerciale con demolizioni e
abbattimenti), e ulteriori compendi minori (Ex-CIMAC, Ex-Morando, ecc.). Ricorda di aver proposto a suo
tempo (da consigliere) ipotesi progettuali su Ex-Pesci con investitori interessati, ritenendo non più
tollerabile il degrado umano che caratterizza alcune aree («ci muore della gente, ci vanno dei disperati»).
• La Consultrice Pellizzola Chiara puntualizza che si tratta di processi complessi: molte decisioni
sono macro (piani/varianti) e passano dal Consiglio Comunale, ma prima della cantierabilità vi sono ulteriori
passaggi tecnici: nuova Conferenza dei Servizi, pareri e verifiche (anche Vigili del Fuoco, ARPAE). Porta
l’esempio del progetto “Ex-Cinema”: il cambio d’uso è stato concesso, ma l’intervento non è stato realizzato;
ciò non abilita automaticamente chi presenti oggi un progetto alla realizzazione immediata, stante i passaggi
intermedi.
• La Consultrice Donatella Malaguti chiede se Cento non sia oggi a “edificazione zero”.
• Il Presidente Russo Lucio risponde di no: «tutto quello che è stato approvato fino alla data X si può fare».
• Il Consultore Mattarelli Marco domanda ai presenti se conoscano la genesi dell’area Ex-Simbiaca;
• La Consultrice Pellizzola Chiara propone di dedicare un punto specifico alla prossima seduta.
• Il Consultore Balboni Sandro ricorda che la Consulta aveva chiesto all’amministrazione di illustrare i progetti
prima degli iter decisionali; il Presidente conferma e risponde negativamente alla domanda se ciò sia successo.
Anticipa pertanto che il punto verrà riproposto. Mattarelli segnala di disporre del progetto e si dice disponibile
a condividerlo.
• Il Presidente Russo Lucio menziona il progetto di via Penzale (già avanzato), rilevando che, nonostante
importo >150.000 €, alla Consulta non è stata trasmessa documentazione; sarebbe stato indicato di accedere
all’albo pretorio e scaricare gli atti. Il Presidente lo stigmatizza: il regolamento prevede parere non
vincolante della Consulta per atti >150.000 €, ma «non c’è».
• In chiusura di punto, il Consultore Mattarelli Marco riferisce che il Consiglio Comunale (seduta 19 agosto
2024, proposta n. 91) ha deliberato l’autorizzazione (ex art. 25, c.2 L.R. 47/78) alla presentazione del Piano
Particolareggiato di riqualificazione urbana dell’area Ex-Simbianca con i relativi indirizzi. Precisa che siamo
«un passettino più indietro» rispetto a quanto ipotizzato, ma che l’autorizzazione a presentare il piano c’è; da
qui in avanti l’iter non torna in Consiglio, ma procede in Commissioni e uffici. La Consultrice Pellizzola
Chiara conferma: l’esame passa anche dagli uffici e se pareri tecnici (es. VVF, ARPAE) fossero negativi, «il
progetto muore lì».
• Il cittadino Resca Marco invita a coinvolgere i dirigenti («sono loro che contano») e a chiarire con precisione
le richieste nelle conferenze di servizi. Evidenzia che a Cento i fattori urbanistici sono dislocati senza un piano
di coordinamento (impatti su viabilità e misure come i dossi), e che occorre intervenire sui regolamenti
urbanistici. Segnala inoltre che l’illuminazione pubblica a Cento non è gestita da CLARA ma tramite Consip;
• Il Consultore Mattarelli Marco concorda che CLARA gestisce l’illuminazione in altri comuni, ricordando di
aver votato a favore del passaggio a gestore diverso a Cento.
CONSULTA CMCA DI CENTO- PENZALE
Organismo di partecipazione popolare del Comune di Cento
• Il cittadino richiama anche nonne su livelli di illuminazione e inquinamento luminoso, e ricorda che al Parco
del Gigante erano previste telecamere: chiede se funzionino e perché non vengano utilizzate.
• Su questo punto si apre una breve parentesi operativa: la Consultrice Pellizzola Chiara riporta che la risposta
già avuta in sede di Consulta è che per utilizzare le telecamere serve personale; il cittadino replfoa che si può
registrare e recuperare i filmati entro i termini di legge (indica «7 giorni») anche attraverso convenzioni con
i Carabinieri. Il Consultore Balboni Sandro ribadisce che la Consulta deve proporre: dà d
vogliono luce, potature e telecamere».
• TI Presidente raccoglie: <<proporlo non costa nulla e possiamo proporlo». Si registra ampio accordo dei
presenti.
• Tornando ai profili urbanistici/giuridici, il cittadino Resca Marco evidenzia che su urbanizzazioni non
chiuse il Comune non può intervenire (sarebbe danno erariale su beni privati); serve quindi un lavoro
d’archivio per chiudere quanto sospeso e allineare la situazione.
• In conclusione di dibattito, il Consultore Mattarelli Marco svolge una considerazione politica generale: a suo
avviso la città sarebbe amministrata da una “oligarchia ristretta” da 30 anni (con la vigente elezione diretta
del sindaco); sostiene che i candidati sindaci verrebbero selezionati in ambienti privati e richiama vicende
bancarie locali. Ritiene necessario cambiare la legge elettorale comunale, tornando all’elezione del
Consiglio che elegge il Sindaco, perché l’attuale sistema produrrebbe una maggioranza garantita (55%) su un
nome «non scelto dalla gente». Collega a ciò alcune scelte urbanistiche (PRG 1997) e sbilanci territoriali tra
frazioni, affermando di disporre di documentazione (rogiti, bonifici, atti bancari/giudiziari). Chiude con note
personali (cause, risarcimenti ricevuti, difesa legale).
• Il Presidente Russo Lucio interrompe per riportare l’ordine e chiudere il punto in vista del prosieguo dei
lavori.
Non essendoci altre osservazioni ed avendo affrontato tutti i punti ali’ ordine del giorno, il Presidente Russo Lucio ringrazia tutti i presenti
e dichiara conclusa la riunione alle ore 20:33.
Si richiede che le risposte da parte dell’Amministrazione vengano inviate entro la prossima riunione alla mail istituzionale.
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