CENTO (FE) 18/05/24 ( NOTA STAMPA) ALLUVIONE, BORCHIA (LEGA ID): “REGOLE DA CAMBIARE SU FONDI EUROPEI PER CATASTROFI CLIMATICHE, MIO IMPEGNO CONTINUA”
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“Ribadisco il mio impegno, e l’assoluta necessità, a cambiare radicalmente le regole di accesso ai fondi europei nei casi di catastrofi climatiche, come quella di questi giorni in Veneto. In caso di calamità naturali serve senza dubbio anche l’intervento dell’Europa e non lo dico da oggi: ricordo che già nell’agosto 2020 inviai una lettera al Commissario per l’Agricoltura Wojciechowski, contenente la proposta – che rilancio come mio preciso impegno – di modificare le regole di accesso al Fondo di Solidarietà abbassando la soglia di accesso”. Così l’europarlamentare della Lega Paolo Borchia, capolista alle prossime elezioni Europee nella circoscrizione Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. “Al fondo, infatti, si può attualmente attingere solo se l’ammontare dei danni raggiunge almeno l’1,5% del Pil regionale. Impraticabile. Nostro malgrado, gli ultimi eventi atmosferici hanno avuto conseguenze estremamente pesanti e sono ciclici, per cui è necessario che venga applicata la stessa deroga di cui beneficiano le regioni ultraperiferiche dell’Unione, come i dipartimenti d’Oltremare francesi, riducendo la soglia all’1%. Le problematiche idrogeologiche del Veneto non sono certamente meno gravi delle tempeste tropicali. Quindi, mia responsabilità sarà anche nella prossima legislatura lavorare per ottenere nuovi strumenti legislativi per riscrivere le regole perché quelle esistenti non tutelano il nostro territorio. È indubbiamente vero che in queste ore l’efficienza della macchina, insieme alle opere infrastrutturali dai bacini di laminazione alle diaframmature e ai 2.500 cantieri per difesa idrogeologica, hanno permesso di evitare il peggio vista la violenta perturbazione che si è abbattuta nelle scorse ore in gran parte del territorio veneto, ma non basta. Non solo, benissimo hanno fatto -e li ringrazio – i parlamentari veneti della Lega a unirsi alla Regione Veneto per chiedere al governo la dichiarazione dello stato di emergenza, ma serve rivedere le regole del Fondo di Solidarietà dell’Ue”.
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