CENTO (FE) 19/10/25 ( COMUNICATO STAMPA) – VIOLENZA DI GENERE: SIGLATO IL PROTOCOLLO TRA PROCURA , UFFICIO DI ESECUZIONE PENALE ESTERNA ED AZIENDA USL PER IL RECUPERO DEGLI UOMINI MALTRATTATI !

In foto, da sx: Andrea Garau, procuratore della Repubblica di Ferrara; Barbara Paltrinieri, direttrice UO Affari Istituzionali AUSL-AOU; Rachele Nanni, direttrice UOC Psicologia Clinica e di Comunità; Barbara Cavallo, pm; Nicoletta Natalini, direttrice generale Aziende Sanitarie ferraresi; Aldo Scolozzi, direttore Ufficio di Esecuzione Penale Esterna; Valentina D’Accardo; direttrice aggiunta UEPE; Cristina Meneghini, responsabile MO Psicologia Cure Primarie.
È stato sottoscritto presso la sede della Procura della Repubblica di Ferrara, il
Protocollo operativo per l’attuazione dei percorsi di trattamento psicologico per
autori di violenza domestica tra la Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Ferrara, l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Bologna e
l’Azienda USL di Ferrara.
A firmarlo, il procuratore della Repubblica di Ferrara Andrea Garau, la direttrice generale
delle Aziende Sanitarie ferraresi Nicoletta Natalini, e per l’Ufficio di Esecuzione Penale
Esterna il direttore Aldo Scolozzi e la direttrice aggiunta Valentina D’Accardo. Presenti
per la Procura anche la pm Barbara Cavallo e per l’AUSL la direttrice UOC Psicologia
Clinica e di Comunità Rachele Nanni, la responsabile M.O. Psicologia Cure Primarie
Cristina Meneghini e la direttrice dell’U.O. Affari Istituzionali delle Aziende Sanitarie
ferraresi Barbara Paltrinieri.
Il protocollo nasce in un’ottica di prevenzione e contrasto della violenza di genere e
della recidiva nei comportamenti violenti all’interno delle relazioni affettive e
familiari, e sancisce un modello di collaborazione tra Autorità giudiziaria, Sistema
sanitario e UEPE per agire nei confronti degli autori di violenza domestica, per
portarli alla consapevolezza di ciò che fanno e per accompagnarli in un processo di
cambiamento e recupero.
L’obiettivo è favorire l’accesso degli uomini autori di violenza a programmi specialistici di
recupero presso i Centri Liberiamoci dalla Violenza (LDV) dell’AUSL di Ferrara
presenti sul territorio, presso le Case della Comunità di Bondeno, Comacchio e
Portomaggiore e presso l’ambulatorio psicologico di via Gandini 26 a Ferrara.
Il Centro LDV è un punto di accoglienza specializzato per gli uomini che agiscono
violenza verso mogli, partner o ex partner, per spezzare la dimensione di ritorsione
della violenza nelle relazioni familiari e d’intimità, a cui si accede in modo
volontario e spontaneo. Si tratta di un percorso strutturato, articolato in fasi valutative, trattamentali e di follow-
up, con l’obiettivo di promuovere la cessazione dei comportamenti violenti, incrementare
la consapevolezza sulla responsabilità delle condotte abusanti, prevenire la recidiva dei
comportamenti maltrattanti e garantire maggiore sicurezza alle vittime, anche attraverso il
monitoraggio del rischio.
Il protocollo definisce con precisione le modalità di invio da parte dell’Autorità Giudiziaria,
i criteri di ammissione al programma, le forme di raccordo operativo tra i servizi coinvolti
e il sistema di comunicazione interistituzionale, che include la trasmissione delle relazioni
periodiche sull’andamento del trattamento e l’immediata segnalazione di eventuali
violazioni.
Il trattamento, condotto da psicologi e psicoterapeuti formati specificamente, può
svolgersi in modalità individuale o di gruppo e prevede anche il coinvolgimento, nei
limiti consentiti, della persona offesa, in un’ottica di tutela integrata e prevenzione del
rischio.
“Con questo protocollo si implementa un presidio territoriale fondamentale per la
sicurezza delle vittime e per il recupero degli autori – dichiara la direttrice generale delle
Aziende Sanitarie ferraresi, Nicoletta Natalini –. Lavorare sul cambiamento consapevole
dei comportamenti violenti è un passaggio essenziale per la prevenzione di nuovi episodi
di maltrattamento”.
Dello stesso avviso l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna: “Attraverso la sottoscrizione
del presente protocollo, i soggetti pubblici intensificano la rete di collaborazione già in
essere – affermano il direttore Aldo Scolozzi e la direttrice aggiunta Valentina
D’Accardo –. La prevenzione e il trattamento di questo allarmante fenomeno sociale
sono una priorità per le istituzioni pubbliche trasversalmente coinvolte nel contrasto al
fenomeno della violenza di genere”.
Il protocollo ha validità triennale dalla data di sottoscrizione e prevede la possibilità di
aggiornamenti sulla base dell’esperienza applicativa.
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