L’inizio del “Macello” – Risale al 1925 la costruzione dell’edificio adibito alla macellazione della carne, chiamato “Macello”, posto dove lo vediamo ancora adesso, o almeno quello che ne resta. Il posto è certamente fatiscente, ma rimane comunque un sito storico per la città, un luogo dove per tanti anni hanno prestato la loro opera tanti nostri concittadini.
Il cambiamento – Poi le cose sono cambiate, la struttura da quando è stata abbandonata ha subito un lento e inesorabile declino e, come altri luoghi storici, ha subito il completo abbandono: una fine segnata. Ma se tutto questo avviene per motivi a noi ignoti, non capiamo perché almeno all’esterno non venga evitato di renderlo ancora più fatiscente permettendo che i muri che costeggiano la strada vengano imbrattati da manifesti pubblicitari che si vanno ad aggiungere a geroglifici che qualcuno usa per mandare messaggi di varia natura con bombolette di vernice o altri mezzi “artistici” di pessima qualità.
Domanda: almeno i manifesti si potrebbe evitare di affiggerli e magari lasciare che le storiche mura del “Macello” possano vedere la luce e noi vedere loro?
di Franco Vergnani