CENTO (FE) – 07/12/21 ( DAL COMANDO DELLA GUARDIA DI FINANZA DI FERRARA) – ILLECITI CONTRO IL REDDITO DI CITTADINANZA: LA GUARDIA DI FINANZA DI FERRARAHA DENUNCIATO 10 INDEBITI PERCETTORI !
I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, nell’ambito della sistematica azione di
contrasto all’indebita percezione di risorse pubbliche, in sinergia e collaborazione con
l’INPS, hanno individuato, solo negli ultimi tre mesi, 10 soggetti che hanno illecitamente
ottenuto il reddito di cittadinanza, utilizzando dichiarazioni e/o documenti falsi, oppure
omettendo le informazioni dovute nella dichiarazione sostituzione unica (D.S.U.).
Oltre alla denuncia, i percettori del sussidio sono stati segnalati all’INPS per la revoca e/o
la sospensione del contributo e per il recupero delle somme già erogate, che si aggirano
ad una somma di circa 55.000 €. Un primo filone investigativo ha permesso di individuare attraverso con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo e delle informazioni messe a disposizione dall’INPS, la
posizione reddituale e patrimoniale di 2 cittadini stranieri, (1 brasiliano e 1 nigeriano), che
hanno falsamente autocertificato, nelle istanze prodotte per ottenere il sussidio, di essere,
da lungo periodo di tempo, residenti in Italia, percependo sussidi mensili dai 500 ai 700 €.
In questi casi la normativa richiede, per i cittadini stranieri, la sussistenza di un doppio
requisito per richiedere ed ottenere il “Rdc”: la residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui
gli ultimi due in modo continuativo al momento della presentazione della domanda e per
tutta la durata del beneficio erogato e il possesso della cittadinanza di un Paese U.E. o di
un permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo (per gli extra comunitari).
Fra le posizioni irregolari, ulteriori 6 sono riconducibili a persone tutte italiane condannate
in via definitiva nei dieci anni precedenti alla richiesta del contributo o tratte in arresto per
gravi reati (quali, l’omicidio, l’estorsione, la rapina, i maltrattamenti in famiglia, le gravi
lesioni, il porto abusivo d’armi, l’associazione a delinquere), alle quali la norma sul reddito
di cittadinanza non consente l’accesso al beneficio. Altre 2 posizioni non regolari sono tutte riconducibili a false attestazioni delle relative D.S.U. In particolare i richiedenti e i beneficiari del sussidio risultano 2 stranieri (1 magrebino e 1 nigeriano). In un caso, il nigeriano, con licenza di ambulante, aveva omesso di dichiarare
di essere titolare di un reddito d’impresa, dal quale traeva il sostentamento per il rispettivo
nucleo familiare, mentre nell’altro, il magrebino, non aveva comunicato la variazione della
propria situazione alloggiativa. Gli interventi complessivamente eseguiti, confermano l’impulso profuso della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto ad ogni forma di illecito nel settore della spesa pubblica, a
beneficio delle famiglie che hanno tutti i requisiti richiesti per ottenere i contributi, cui deve
essere prioritariamente indirizzata, soprattutto in questo particolare momento storico, ogni
azione economica di sostegno.