CENTO (FE) 17/11/20 – ( LA REDAZIONE) MIRCO LEPROTTI C’INFORMA CHE IN QUESTI GIORNI A CENTO SI E’ COSTITUITA UNA NUOVA ASSOCIAZIONE. “CENTOSOLIDALE-APS … LEGGIAMO PER COSA!
Si è costituita Domenica 15 novembre 2020 la nuova associazione di promozione sociale. Nasce dalla
volontà di operatori delle Caritas cittadine e persone volenterose con l’obbiettivo di rinnovare l’impegno nel
contrasto alla povertà e alle fragilità del nostro territorio. I principi cardine su cui si fonda l’associazione
sono: promuovere la cultura della carità, l’ascolto delle nuove solitudini, la lotta allo spreco, l’ispirazione
alla dottrina sociale della Chiesa, l’apertura e il coinvolgimento verso l’intera comunità. In questi tempi,
segnati dalla pandemia e dalla crisi economica, è complesso avviare nuove iniziative ma come Associazione
il primo obiettivo sarà l’apertura di un Emporio Solidale che auspichiamo nei primi mesi del prossimo anno.
Una struttura (del tutto simile a un piccolo supermercato) dove persone bisognose potranno fare
gratuitamente una vera e propria spesa secondo le proprie esigenze. Le modalità di accesso saranno definite
con criteri che incrociano l’esperienza consolidata delle Caritas e la collaborazione con i Servizi Sociali del
Comune. Nel promuovere l’Emporio vogliamo mettere al centro la persona, la sua dignità e il suo rapporto con la comunità. Dignità perché se si è in condizioni di indigenza, di difficoltà, di fragilità, è importante ricevere un
aiuto il più strutturato, trasparente e coinvolgente possibile. Offrire uno spazio dove poter fare una spesa
secondo le proprie esigenze può essere un contributo importante nel miglioramento del rapporto tra assistito
e struttura caritatevole. Lo stesso regolamento di accesso razionalizza e rende più chiaro un percorso e
aggiunge l’ambizioso obiettivo di “assistenza a tempo” cioè si opera per con l’impegno affinché gli assistiti
possano trovare soluzioni e condizioni per l’autosufficienza. Il rapporto con la comunità è più complesso,
soprattutto perché è la comunità che deve cambiare e crescere. Quando parliamo di promozione culturale
della carità pensiamo anche ad una operazione di informazione e creazione di rete di contatti tali da rendere
più performanti e duraturi nel tempo gli aiuti che possono venire da aziende, enti, associazioni. Si fa cultura
della carità anche portando all’interno delle aziende del territorio la consapevolezza di “quanto” e “come”
sono diffuse povertà e fragilità e spingendo verso una maggiore presa di coscienza e messa in campo di ogni
risorsa possibile. Ma non ci sono solo le aziende e gli enti territoriali, ci devono essere le persone, le
famiglie. Sarà importante fare opera di informazione e coinvolgimento sulle persone, su ogni piccolo gesto o
contributo, l’obiettivo è di spingere l’intera comunità a farsi carico del tema della carità. Ci confortano e ci
guidano le parole di Papa Francesco: «Vorrei veder fiorire nella nostra città la solidarietà “della porta
accanto”, le azioni che richiamano gli atteggiamenti dell’anno sabbatico, in cui si condonano i debiti, si fanno
cadere le contese, si chiede il corrispettivo a seconda della capacità del debitore e non del mercato».