Il commento di Gabriele “Uomo Gatto” Sbattella – “All’inferno e ritorno” o, se preferite, “Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare”. Si sintetizzano con una di queste due frasi i quaranta minuti del Pala Benedetto di Cento dove la Tramec, vincendo, ha conquistato due punti pesantissimi che valgono tanto oro quanto pesano. Due punti che, indubbiamente, sono un’iniezione di fiducia non indifferente per la compagine centese in vista del prosieguo della stagione.
Eppure, nella prima metà del terzo periodo, le cose si stavano mettendo male per Cento, con i toscani avanti addirittura di 11 lunghezze. Una sconfitta avrebbe potuto aprire scenari inimmaginabili per la Benedetto già provata da diverse lotte intestine in seno alla dirigenza.
Ma una grande parte l’ha fatta il pubblico che, capito il momento di difficoltà che i biancorossi stavano attraversando, ha iniziato a incitare a gran voce la squadra. E allora si è sentito il palasport ruggire come ai vecchi tempi. Ed è stato proprio grazie a questo ruggito, che la Benedetto si è riscattata e ha piazzato una rimonta incredibile. Rimonta che si è trasformata poi nella vittoria finale.
Ma andiamo con ordine: primo quarto con i centesi che giocano con grande entusiasmo chiudendo avanti di 5. Nella seconda frazione sbagli da una e dall’altra parte, con i toscani che vanno al riposo lungo capovolgendo il risultato a loro favore. Ed ecco il terzo periodo dai due volti, con i labronici avanti addirittura di 11. Qualcuno aspetta il colpo del ko, ma non è così. Cento inizia una rimonta incredibile chiudendo sotto di un punto. E’ il segnale, chiaro, che la reazione c’è stata. Anche grazie al pubblico. Il quarto periodo è un continuo giocare al gatto con il topo. Cento, nonostante un tentativo di rimonta da parte di Livorno, si riporta avanti e chiude la partita sul punteggio di 69-66.
Ci sia consentita però una piccola annotazione: i due falli antisportivi commessi dal team emiliano. Falli questi sicuramente che si potevano evitare e che denotano un po’ di insicurezza. Per ottenere la tanto agognata salvezza occorre non macchiarsi più di questi errori.
N.B: Ci scusiamo per il ritardo della messa in onda di questo servizio, ma sono sopraggiunti dei problemi tecnici inaspettati anche per noi.
La Redazione