Cento – Votato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dai consiglieri comunali centesi Cariani, Carlotti e Zappaterra con il quale si mette in guardia l’opinione pubblica dagli effetti negativi della dipendenza al gioco d’azzardo e si chiede al Sindaco Lodi di darne la massima diffusione all’interno del consiglio dell’Alto Ferrarese ma, leggiamo l’articolato OdG:
ORDINE DEL GIORNO
OGGETTO: “CONTRASTO, PREVENZIONE, RIDUZIONE DEL RISCHIO DELLA DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO, NONCHÉ DELLE PROBLEMATICHE E DELLE PATOLOGIE CORRELATE”
Premesso che
- in Italia, il gioco d’azzardo, con un fatturato annuo di oltre 79 miliardi di euro nel 2011 (fonte: Monopoli di Stato), rappresenta la terza azienda del Paese dopo Eni ed Enel (fonte: Mediobanca 2010); si tratta di un settore che ha fatto registrare una crescita costante e significativa negli ultimi anni, di pari passo all’intensificarsi della crisi economica che ha eroso i risparmi delle famiglie e cancellato un gran numero di attività imprenditoriali;
- nella sola Emilia-Romagna, il giro d’affari è stato di oltre 6,3 miliardi di euro nel 2011, con una spesa pro-capite di 1.442 euro, più alta della media nazionale (che si attesta a 1.323 euro);
Ricordato che
- la ludopatia è una patologia rientrante nel gruppo dei disturbi ossessivo-compulsivi e ha affinità con i comportamenti d’abuso e le dipendenze. Recentemente, con il decreto Balduzzi (D.L. 158 del 2012 recante “ Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute ”), il Governo ha stabilito che la ludopatia dovrà rientrare fra i LEA, da garantirsi a cura del Servizio Sanitario a partire dalla prossima revisione degli stessi;
- in Italia sono 15 milioni i giocatori abituali, di cui 3 milioni a rischio patologico e circa 800.000 già patologici. Gli studi sul fenomeno dimostrano inoltre che il gioco d’azzardo riguarda in maniera più consistente le fasce deboli della popolazione, con una bassa scolarizzazione e situazioni economiche e lavorative precarie;
Valutato che
il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro. Altera i presupposti morali e sociali degli Italiani sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui talenti. Sono a rischio la serenità, i legami e la sicurezza di tante famiglie e delle nostre comunità;
Sottolineato che
- spesso, intorno ai luoghi del gioco d’azzardo, si organizza la microcriminalità dei furti, degli scippi e dell’usura, ma anche la criminalità organizzata che, in maniera diretta o indiretta, gestisce il mercato del gioco e altre attività quali estorsione e riciclaggio. La commissione parlamentare antimafia dichiara che sono oltre 50 miliardi di euro all’anno, tra gioco legale e illegale, quelli su cui le mafie “mettono le mani”.
- le dimensioni assunte dal fenomeno ne fanno una vera e propria piaga che ha ricadute distruttive sulla vita di singoli cittadini e delle loro famiglie, ma ha anche un enorme costo sociale, calcolato in 5-6 miliardi l’anno solo per la cura di queste dipendenze;
- la diffusione di siti web per giochi online spesso sponsorizzati da testimonial conosciuti e popolari, con l’aggiunta di messaggi seduttivi come la disponibilità di fondi per iniziare a giocare, a cui si vanno unire siti web illegali, incrementano il problema perché è più difficile controllare e regolamentare chi fa uso di strumenti domestici di connessione in rete.
Evidenziato che
- già diverse regioni, fra cui l’Emilia-Romagna, hanno avviato, con risorse proprie e in collaborazione con il privato sociale, percorsi sperimentali di presa in carico delle persone con questa dipendenza (come, ad esempio, il progetto di accoglienza “Pluto” partito nel 2011);
- nel 2011, in Emilia-Romagna, 640 persone sono state seguite dai SerT perché dipendenti dal gioco d’azzardo (erano 512 nel 2010). Gli utenti che arrivano ai SerT sono in prevalenza uomini (79,5%) e abbastanza giovani. In almeno un quarto dei casi queste persone hanno altre patologie associate, come dipendenza da sostanze o patologie psichiatriche;
- l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, il 4 luglio 2013, ha approvato la legge regionale n. 5 “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate” ;
- nel mese di marzo 2014 il Comune di Cento ha promosso la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro-giochi d’azzardo”.
Considerato che
- Gli Enti locali chiedono maggiori poteri sulla regolamentazione di distanze ed orari degli esercizi che ospitano dispositivi per il gioco d’azzardo e di potere esprimere un parere vincolante sull’insediamento di queste attività, oggi completamente in capo ai Monopoli di Stato;
Rilevato che
- Il 26 agosto scorso, con ordinanza n.03845, il Consiglio di Stato riconosce alle amministrazioni locali “la possibilità di esercitare il proprio potere di inibizione delle attività per comprovate esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre che del diritto dei terzi al rispetto della quiete pubblica, in caso di accertata lesione di interessi pubblici quali quelli in tema di sicurezza, libertà, dignità umana, utilità sociale, salute”.
- Lo stesso provvedimento fa riferimento a una sentenza della Corte Costituzionale (220/2014) che ha ritenuto corretta l’interpretazione giurisprudenziale del Cds “nel senso che l’art.50, comma 7, d.lgs n.267 del 2000 autorizza i sindaci a disciplinare gli orari delle sale giochi (ed esercizi ove siano installate apparecchiature per il gioco) anche in funzione di contrasto dei fenomeni di c.d. ludopatia”.
tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Cento
INVITA
– il Parlamento ad emanare velocemente una normativa nazionale tesa a limitare la diffusione del gioco d’azzardo, che riconosca ampio potere ai Sindaci sulla regolamentazione di dette attività sul territorio e che destini parte del ricavato dal mercato del gioco d’azzardo ai Comuni ed al Servizio Sanitario Nazionale per la copertura dei costi sociali e sanitari legati alle ludopatie;
– il Parlamento a dare, al più presto, idonea ed effettiva copertura ai LEA individuati dal Decreto Balduzzi attraverso ulteriori stanziamenti in sanità;
– il Sindaco e la Giunta:
- ad avviare una campagna attraverso le associazioni di categoria dei commercianti e il sito del comune, per informare che chi sceglie di non installare nel proprio esercizio le apparecchiature, può avvalersi del marchio regionale “Slot freE-R”;
- a sensibilizzare il mondo della scuola sul problema della ludopatia e delle problematiche sociali ad essa connesse;
- a informare i propri dirigenti in merito all’ordinanza del Consiglio di Stato e della sentenza della Corte Costituzionale, affinchè si rispetti nel territorio centese quanto riconosciuto;
- a informare il Consiglio Comunale, tramite la Commissione Consigliare competente, in merito alla situazione nel territorio centese.
Si chiede inoltre al Sindaco Lodi, quale Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alto Ferrarese, di dare risalto al presente ordine del giorno in sede di Giunta dell’Unione, invitando i Sindaci a portare analogo testo in discussione nei propri consigli.
Firmato
Marcella Cariani (Capogruppo PD)
Denis Zappaterra (Gruppo PD)
Cinzia Carlotti (Capogruppo FdS)