Cento: Grande successo il 12 febbraio in Pandurera del musical “C’era una volta.. dentro nel bosco” ( Into the woods), una produzione della scuola bolognese “The Bernstein School Of Musical Theatre” diretta da Shawna Farrell, eccellenza italiana in grado di fornire una preparazione completa nel campo della recitazione, canto e danza secondo il modello anglosassone. Sul palcoscenico un cast di numerosi giovani talenti, diretti dal regista Mauro Simone, si sono esibiti, con professionalità ed impegno nell’interpretazione del musical maggiormente rappresentato di Stephen Sondheim, il compositore più impegnato di Broadway. Una sorta di “favola delle favole” nella quale personaggi, provenienti dai testi dei Fratelli Grimm, interagiscono, si incontrano/scontrano , instaurano relazioni ed affrontano problematiche nel contesto del “bosco”, esplicita metafora della vita. In scena quindi figure conosciute quali Cenerentola, Raperonzolo, Cappuccetto Rosso, il lupo, la nonna, principi vari, la classica strega, unitamente ad altri personaggi di fantasia . Due atti intensi di azioni, movimenti, colori e significati; la trama “classica” delle favole conosciute e tramandate da generazioni, acquista, sul palcoscenico della Pandurera, una struttura diversa con intrighi, percorsi e finalità che conducono ai problemi della vita reale, affrontati attraverso l’uso di inaspettate ed originali forme simboliche e rappresentative. Uno spettacolo quindi adatto ai piccini ma anche agli adulti in quanto molti sono i messaggi trasmessi. Viene quindi naturale soffermarsi sull’aspetto educativo e morale delle fiabe: in questo “mondo incantato”, come definito dal noto psicoanalista Bruno Bettelheim, i personaggi e gli eventi personificano i conflitti interiori e suggeriscono ai bambini il modo di risolverli, permettendo loro di affrontare i problemi della vita con la fiducia necessaria per superare difficoltà e per accettare anche le eventuali sconfitte che la vita può riservare. Tre ore di spettacolo che hanno trasmesso agli spettatori molte emozioni, tanta allegria, stupore ed ammirazione nei confronti dei giovani attori/cantanti/ballerini e, in ultimo ma assolutamente non per importanza, dei bravissimi musicisti ( novità assoluta per questo genere di spettacolo che utilizza generalmente basi musicali ) che hanno accompagnato “dal vivo “ l’intera opera.
Mariarita Atti